Nel 1984 Peugeot
associa il proprio nome a quello del Roland
Garros, il principale torneo francese di tennis e tra i più importanti a
livello internazionale. Quella che all'inizio poteva essere una semplice, seppure
importante, operazione di marketing, si trasforma rapidamente in un rapporto
talmente stretto da influenzare da quel momento la gamma del Marchio.
Il modello maggiormente coinvolto in questa operazione è
quella 205 che dal 1983 rivoluziona
l'immagine di Peugeot presso i suoi Clienti, andando a conquistare con sempre
maggior successo e con sempre maggiore incisività proprio quella fascia che
costituisce la parte più consistente dei praticanti della racchetta.
Ed ecco che la 205, la vettura giovane per i giovani, si
propone in allestimenti e serie speciali che si rifanno chiaramente al mondo
del tennis, a partire, come ovvio che sia, dalla versione battezzata Roland Garros (denominazione che in seguito
sarà riproposta anche per altri modelli della Casa) per proseguire con la
collaborazione con un certo René Lacoste.
Nato nel 1904, René
Lacoste fu il tennista numero uno del mondo nel 1927, collezionando
vittorie su vittorie nei tornei del Grande Slam e facendosi notare per
l'eleganza del suo abbigliamento in campo.
Il soprannome
"Coccodrillo" iniziò ad essere associato a René Lacoste nel 1927.
«Il soprannome – raccontò in seguito - mi venne dato dai miei compagni di
squadra. A Boston, dove ci trovavamo per affrontare l'Australia in una
semifinale di Coppa Davis, mi accadeva ogni giorno di passare di fronte ad un
negozio chic che esponeva una borsa in pelle di coccodrillo, ideale per
contenere le mie racchette. La mia ammirazione per la borsa suscitò il
divertimento generale, tanto che Pierre Gillou, il nostro capitano, mi promise
che, se avessi vinto i miei due singolari, me l'avrebbe regalata. L'immagine
del coccodrillo divenne un simbolo fortunato, tanto che lo feci ricamare sui
blazer bianchi da tennis e, in seguito, sulle camicette».
Nel 1933 Lacoste appese la racchetta al classico chiodo per
fondare con l'amico e collega André Gillier un'azienda che ebbe subito per
marchio un piccolo coccodrillo verde e la cui attività produttiva spaziò
dall’abbigliamento ai profumi, agli occhiali, arrivando persino a vestire uno
yacht.
Per certi versi l’incontro tra Peugeot e Lacoste fu
inevitabile. L'ex tennista cercava una vettura da “vestire”, una vettura
certamente particolare ma, soprattutto, nuova e giovanile, piena di vitalità.
Proprio come la 205.
E così nacque la 205
Lacoste, prima serie speciale del modello, caratterizzata da diversi
riferimenti al mondo della racchetta, come gli adesivi posti nei montanti
posteriori che rimandano alla rete del campo di tennis, mentre il bianco
pastello della carrozzeria e dei copriruota con i listelli verde scuro, insieme
ai tre coccodrilli, ricordano le famose “chemise” Lacoste. Ma c’è un punto dove
il Coccodrillo e il Leone si incontravano: era al centro del volante.
Presentata nel 1984,
la 205 Lacoste fu un vero successo, tale da replicare la produzione nel 1985 e
nel 1986.
Conclusa la collaborazione con René Lacoste, Peugeot
continuò a legare la 205 al tennis con altre serie speciali. Come l'Italian
Open con cui il Leone iniziò nel 1992 la collaborazione con la manifestazione
tennistica più importante d'Italia.
Una collaborazione che recentemente è diventata una vera e
propria partnership che si ripropone anche per l'edizione 2018 degli
Internazionali BNL d'Italia, in corso di svolgimento al Foro Italico di Roma
fino al 20 maggio.
Come ormai tradizione, la presenza del Leone avviene in
molteplici modi. Il più evidente è nelle strade della capitale dove la sua
ampia flotta assicura per tutta la durata dell'evento gli spostamenti degli
atleti, dei Vip e dei vari addetti ai lavori. Protagonista del villaggio
sportivo al Foro, Casa Peugeot, una struttura realizzata come hospitality ma,
soprattutto, per esporre tre dei modelli più importanti della casa del Leone:
in anteprima nazionale la Nuova 508,
un esemplare unico di 3008 GT con
tinta Grigio Platinium opaca e la regina dei rally italiani, la 208 T16 vincitrice del 10° titolo nel
Campionato Italiano Rally.
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