- Alla presenza del Primo Ministro giapponese è stata
posata, in India, la prima pietra di una nuova
fabbrica di batterie agli ioni di litio, testimonianza dell’impegno di
sviluppo tecnico di motorizzazioni alternative da parte del costruttore di
Hamamatsu, frutto della joint venture tra Suzuki,
Toshiba e Denso. - Nell’occasione è stata festeggiata, anche, la recente
apertura dello stabilimento Suzuki Motor Gujarat, non lontana dal futuro
impianto.
La simbolica posa della prima pietra dello stabilimento che
produrrà in India batterie agli ioni di litio nell’ambito della recente joint
venture con Toshiba e Denso (in cui Suzuki detiene una quota del 50% mentre a
Toshiba e a Denso restano rispettivamente il 40 e il 10%) è stata, per Suzuki,
l’occasione per celebrare anche l’avvio della produzione nel nuovo stabilimento
della controllata Suzuki Motor Gujarat (SMG).
La cerimonia si è svolta presso il centro congressi
internazionale Mahatma Mandir di Gandhinagar, nello stato del Gujarat. Tra le
molte personalità intervenute spiccano il Primo
Ministro giapponese Shinzo Abe e il Primo Ministro indiano Narendra Modi,
accompagnati da funzionari di entrambi i governi.
La Casa di Hamamatsu è stata rappresentata dal Chairman
Osamu Suzuki e dal Presidente, CEO e COO, Toshihiro Suzuki, mentre per
l’indiana Maruti Suzuki sono intervenuti R.C. Bhargava e Kenichi Ayukawa,
rispettivamente Chairman e Direttore Generale.
Continua dunque a ritmo incessante il processo di espansione
dell’operatività di Suzuki in India. Dopo l’apertura dell’impianto produttivo
nello stato di Gujarat, l’investimento nel settore della produzione di
accumulatori sottolinea l’impegno della casa di Hamamtsu in uno dei più
interessanti mercati mondiali per volumi presenti e prospettive future.
Maruti Suzuki si attesta a una quota di mercato del 47,4%
nel FY 2016 (da aprile 2016 a marzo 2017), con programmi ancora più ambiziosi.
Opinione pubblica e governo indiani pongono, infatti, un’attenzione crescente
alle tematiche ambientali e alle emissioni di CO2. Tutto ciò dovrebbe portare a
un maggior interesse per le auto compatte e a basso impatto ambientale, proprio
come quelle che Suzuki sviluppa e propone sul mercato.
La realizzazione di una fabbrica per la costruzione di
batterie agli ioni di litio da parte di questa joint venture rientra proprio in
quest’ottica. Renderà infatti disponibili quei componenti indispensabili a dare
un impulso decisivo all’affermazione sul mercato di auto ecologiche.
Il tutto avverrà tra l’altro nel contesto dei piani “Make in
India” e “Skill India”, varati dal Governo indiano per promuovere un’economia
d’impresa responsabile e lo sviluppo di una cultura industriale e professionale
nel Paese e che vedono in Suzuki il principale sostenitore in ambito
automotive.
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