giovedì 8 giugno 2017

Obiettivo SEAT: ridurre il proprio impatto ambientale del 50% entro il 2025

 
Alla fine del 2016, l’Azienda ha ridotto il consumo di energia e acqua, nonché la produzione di rifiuti, composti volatili e CO2 del 33,6 % - Sotto l’ECOMOTIVE FACTORY Plan, lanciato nel 2011, la SEAT massimizzerà le risorse, producendo il livello minimo possibile di emissioni in tutti i processi di produzione - Rispetto ad altri Costruttori europei, SEAT consuma in media la metà dell’energia, il 23% di acqua e il 65% di emissioni di CO2 in meno per costruire una vettura

 
La SEAT punta, entro il 2025, a dimezzare il proprio impatto ambientale rispetto ai dati di consumo ed emissioni del 2010. Già alla fine del 2016, l’Azienda ha segnato un miglioramento dei 5 principali indicatori medio ambientali (consumo di acqua ed energia, così come generazione di rifiuti, composti volatili e CO2) del 33,6%. Con questi dati, la SEAT ha vinto la sfida di migliorare il proprio impatto ambientale del 25% entro il 2018, esattamente due anni prima di quanto previsto nel programma.
 
Il miglioramento di questi indicatori è da contestualizzare nell’ambito dell’ECOMOTIVE FACTORY Plan, piano strategico ambientale della SEAT sviluppato per la produzione di automobili. Il Piano prevede una serie di misure e progetti che puntano a massimizzare le risorse, minimizzando contemporaneamente le emissioni, in tutti i processi di produzione del Marchio.

Grazie all’implementazione del Piano nel 2011, la SEAT ha abbassato con successo le proprie emissioni di CO2 del 66,2% grazie a misure come il recupero di calore durante i processi, l’efficiente controllo degli impianti di climatizzazione e di isolamento termico, l’approvvigionamento di calore esterno alimentato dalla biomassa o l’acquisto di energia verde, tra gli altri.

Inoltre, la Casa di Martorell ha generato il 41,4% in meno di rifiuti e il 16,2% in meno di composti volatili organici, grazie all’accurata selezione degli imballaggi o alla sostituzione di alcuni solventi e cere utilizzati nel processo produttivo. I consumi di acqua ed energia sono stati ridotti del 21,7% e del 22,5% rispettivamente, grazie all’introduzione di misure come l’abbassamento della temperatura in alcuni processi produttivi o l’installazione di nuovi filtri nella prova a pioggia durante la verifica della tenuta idrica delle auto.

Il Vicepresidente di Produzione SEAT, Dr. Andreas Tostmann, ha sottolineato l’impegno della Marca per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le risorse, che ha portato anche a un aumento degli investimenti e dei progetti sulla sostenibilità. “Nel 2016 abbiamo investito circa 23 milioni di Euro per migliorare le nostre performance medio ambientali. È quindi una grande soddisfazione per noi, oggi, poter affermare di aver già raggiunto l’obiettivo che ci eravamo posti per il 2018 e che abbiamo dei target molto ambiziosi per il 2025”.

L’ECOMOTIVE FACTORY Plan è stato inserito nel contesto della strategia SEAT PQT (Produzione, Qualità e Team), disegnato per poter aumentare la produttività e la qualità degli stabilimenti di Martorell, Barcellona e SEAT Componentes, e rispondere così alle sfide del futuro del settore dell’automobile.
Questa strategia è un successo collaudato e già oggetto, nel 2015, del riconoscimento Lean & Green Management Award, che ha premiato lo stabilimento di Martorell come il più efficiente nell’industria dell’automobile in Europa. Una menzione speciale alla qualità è stata fatta anche tramite il riconoscimento Factory of the Year Awards nel 2016, sia per l’efficienza che per la sostenibilità nei processi.

SEAT al Sol e altri progetti di riferimento
Le azioni combinate che fanno parte dell’ECOMOTIVE FACTORY Plan hanno permesso la riduzione di circa il 20% del consumo di energia per vettura prodotta dal 2010. Rispetto alla media del settore in Europa, la SEAT impiega circa la metà dell’energia, il 23% in meno di acqua e il 65% in meno di emissioni di CO2 per la produzione di un’auto.

L’implementazione dell’illuminazione a LED, un miglior isolamento termico delle officine o il recupero di calore e freddo per i condizionatori dell’aria sono alcune delle misure implementate. Inoltre, il 50% dell’energia consumata da SEAT arriva da fonti rinnovabili e la percentuale sale al 100% nel caso dell’elettricità.

Una menzione speciale merita anche l’ottimizzazione dell’acqua e il livello di risparmio raggiunto grazie ad azioni come il recupero delle acque attraverso una seconda fase d’inversione osmotica, che permette di sfruttare parzialmente l’acqua di scarico; oppure l’utilizzo dell’acqua di condensa dei condizionatori, piuttosto che alcuni miglioramenti introdotti nel test di purificazione e sistemi di filtro di acque piovane, tra gli altri.

SEAT al Sol è il progetto più emblematico del Marchio per quanto riguarda la propria strategia medio ambientale. Inaugurato nel 2013, è l’impianto fotovoltaico più esteso dell’industria automotive, con una superficie di 276.000 m2, l’equivalente a 40 stadi di calcio. Lo stabilimento di Martorell è attrezzato con circa 53.000 pannelli solari e, in un anno, produce energia sufficiente per caricare 3 milioni di telefoni al giorno. Inoltre, ha evitato anche 8.300 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno, pari a 10 volte la quantità assorbita da Central Park, a New York.

Un ulteriore progetto di riferimento è costituito dai ponti di accesso auto-illuminanti presso lo stabilimento di Martorell: a illuminare i ponti di accesso Este 1 ed Este 2, infatti, vi è una combinazione di piastrelle che generano 0,1 KWh/giorno e piastrelle che catturano l’energia solare. E, ancora, elemento chiave tra le misure introdotte nel 2016 è il progetto di recupero energetico, che prevede l’installazione di celle nelle pile di vernici per convertire il calore in elettricità. Inoltre, l’Azienda sta attuando azioni volte ad aumentare la consapevolezza della strategia ambientale tra i dipendenti, anche attraverso la creazione di punti di informazione sparsi per lo stabilimento.

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