Completata la spedizione iniziata 100 anni fa
dall’esploratore britannico Shackleton
* Insieme a Hyundai,
Patrick Bergel, pronipote dell’esploratore Sir Ernest Shackleton, ha
portato a termine l’impresa iniziata dal bisnonno più di 100 anni fa: la
traversata dell’Antartide, continente più freddo e secco del mondo
* Un’avventura di 30 giorni a bordo di una Hyundai Santa Fe
2.2 diesel che, con poche modifiche tecniche, ha attraversato il continente da
Union Camp a McMurdo e ritorno
Patrick Bergel ha
fatto la storia insieme a Hyundai, portando a termine la prima spettacolare
traversata dell’Antartide a bordo di un ‘normale’ SUV: una Hyundai Santa Fe 2.2 diesel. Bergel ha completato la spedizione
intrapresa oltre 100 anni fa dal suo bisnonno – l’esploratore britannico Sir
Ernest Shackleton – in 30 giorni, da Union Camp a McMurdo e ritorno.
La traversata è stata organizzata nel dicembre 2016, in
occasione del centenario dell’eroica traversata trans-antartica originale,
avvenuta tra il 1914 e il 1916. È stato proprio il coraggio dimostrato da Sir
Shackleton a spingere Hyundai a sposare questa incredibile avventura, diventata
oggetto di uno short film firmato Hyundai, presentato ieri sera in anteprima
mondiale a Londra.
“Conosciamo molto bene la storia di Sir Ernest Shackleton e
ci siamo lasciati ispirare dal suo spirito pioneristico” commenta Scott Noh, Responsabile Overseas Marketing
Hyundai. “Il nostro film celebra questo coraggio e con l’aiuto di Patrick,
pronipote di Sir Shackleton, abbiamo realizzato il sogno di attraversare
l’Antartide – 100 anni dopo il primo tentativo”.
La spedizione di 30 giorni, resa possibile grazie al
contributo di Hyundai, ha visto Patrick percorrere circa 5.800 km su superfici
difficili e tracciati ghiacciati. Con l’aiuto di un team di professionisti a
supporto, non solo ha affrontato lunghe distanze con temperature polari fino a
-28°C , ma ha anche tracciato nuovi percorsi su calotte di ghiaccio
galleggianti, mai attraversate prima da semplici veicoli a quattro ruote.
“Non sono un esploratore polare e di certo non ho lo spirito
avventuriero del mio bisnonno. Questo viaggio è stato per me un’esperienza
fenomenale!” racconta Patrick Bergel, che lavora come imprenditore nel settore
tecnologico. “Sapere di trovarmi negli stessi luoghi che il mio bisnonno aveva
cercato di raggiungere con ogni mezzo mi ha regalato una sensazione
indimenticabile, nonostante la fatica del nostro viaggio non sia paragonabile
alle avversità affrontate dall’equipaggio del mio bisnonno!”
Il viaggio, che ha visto il team partire da Union Glacier e attraversare l’Antartide fino a McMurdo,
è stato accuratamente tracciato tramite segnali GPS; nonostante molte aree di
pericolo fossero state identificate prima della partenza, il percorso è stato
comunque costellato di insidie. “Ad un certo punto, trovandoci vicino ad un
crepaccio, siamo stati obbligati a legare le vetture l’una all’altra, per
essere pronti all’eventuale caduta di un mezzo. La tensione era alle stelle:
l’abbiamo superato con la massima concentrazione.”
La preparazione dei veicoli e la guida dell’intera
spedizione è stata affidata a Gisli Jònsson di Arctic Trucks, uno degli
maggiori esperti di guida in Antartide, che racconta: “Chi conosce questo
mestiere sa quali sono i rischi per un veicolo qualsiasi: molto semplicemente,
ogni componente tecnica va in pezzi, anche le auto più solide cedono. Per
questo l’impresa di Bergel è stata epica: per la prima volta la traversata
dell’Antartide è stata affrontata nella sua interezza, andata e ritorno, in
auto. Molti pensavano che non ce l’avremmo mai fatta: siamo riusciti a stupire tutti!”.
Hyundai Santa Fe e la
spedizione in Antartide
Hyundai ha lavorato ad un modello solo leggermente
modificato del SUV Santa Fe, studiato appositamente per affrontare le difficili
condizioni della superficie antartica: un viaggio di circa 5.800 km su terreno
ghiacciato, con temperature fino a -28°C, uniti alla necessità di testare
percorsi mai affrontati prima su mezzi a quattro ruote.
“I paesaggi attorno a noi erano belli da togliere il fiato:
solo poche persone hanno l’opportunità di vedere le montagne trans-antartiche,
il limite oltre il quale nessun veicolo a quattro ruote si era mai spinto”
commenta Bergel.
Le principali modifiche alla Hyundai Santa Fe hanno
riguardato gli pneumatici: per essere montati correttamente, il corpo della
vettura è stato rialzato modificando la struttura delle sospensioni e dei
sottotelai. Inoltre sono stati adottati nuovi mozzi ruota con ingranaggi di
riduzione per far fronte alle diverse forze e per permettere di sterzare più
delicatamente mantenendo invariata la velocità.
Altri piccoli interventi hanno riguardato l’aumento della
capacità del serbatoio, la conversione della vettura per permetterle di
viaggiare con carburante Jet A-1 – l’unico disponibile sul continente, e
l’installazione di un sistema di pre-riscaldamento interno per le basse
temperature.
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