In crescita tutte le famiglie eccetto quella dei materiali
di consumo, che segna una contrazione a due cifre - Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione
statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo
dell'andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a
livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket registra un
decremento del 3,6% nel 2016 rispetto all’anno precedente, che era risultato in
crescita del 4,3%.
Ad un primo trimestre negativo (-2,8%), ha fatto seguito un
secondo trimestre stabile (+0,03%), mentre nella seconda parte dell’anno si
sono susseguiti un terzo trimestre in calo del 5% e un quarto trimestre
ulteriormente in flessione del 6,4%.
Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto,
riportano la crescita maggiore i componenti elettrici ed elettronici (+4,7%),
che recuperano il calo del 7,4% registrato nel 2015. Seguono i componenti di
carrozzeria e abitacolo, in rialzo del 2,8% dopo un 2015 che aveva chiuso a
+13,4%, e i componenti motore, che riportano una crescita del 2,5% (+9,4% nel
2015), mentre i componenti undercar chiudono a +1,4% (+4,6% nel 2015). L’unica
categoria in calo è quella dei materiali di consumo, con una contrazione a due
cifre del 10,7% contro il risultato positivo del 2015 (+2,5%).
“Nel 2016 riscontriamo un andamento positivo per tutte le
famiglie prodotto eccetto i materiali di consumo, che avevano già evidenziato
una contrazione dell’11,1% nel primo semestre dello stesso anno - commenta Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione
Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA.
Guardando al trend di mercato delle nuove auto, il 2016 ha
proseguito sulla scia di un 2014 considerato come anno di svolta – il primo in
crescita dopo 6 consecutivi in flessione – e un 2015 proiettato in avanti verso
la ripresa. Con 1.825.210 immatricolazioni e una crescita del 16% rispetto al
2015, che a sua volta aveva riportato un aumento analogo rispetto al 2014,
infatti, lo scorso anno ha fatto avvicinare l’Italia – quarto mercato dell’UE
dopo Germania, Regno Unito e Francia – a volumi di immatricolazioni adeguati
alle potenzialità di sviluppo del Paese, un target che si colloca tra 1,8 e 1,9
milioni di immatricolazioni annuali.
Questo processo di progressivo svecchiamento del parco
circolante, la sempre più agguerrita concorrenza con la rete autorizzata delle
Case auto – decisamente orientate a proporre ai clienti contratti di
manutenzione ed estensioni della garanzia – e la crescente diffusione dei
fenomeni di condivisione dell’auto, che può aver influito sul ribasso delle
percorrenze chilometriche di una parte dei veicoli privati, sono gli elementi
che, probabilmente, hanno inciso sfavorevolmente sulla sostituzione di alcuni
prodotti.
La flessione del mercato aftermarket nel 2016, comunque, non
è da leggere come un fenomeno preoccupante, bensì congiunturale e legato ad un
comparto dall’andamento ciclico. Il settore dei ricambi, di per sé, è in forte
evoluzione e mantiene un elevato grado di innovazione e di qualità dei
prodotti, come richiesto dall’elevata competitività del suo mercato.
Ricordiamo, a questo proposito, che l’orientamento alla
qualità, all’efficienza e all’affidabilità dei prodotti, caratterizza, in
primis, l’approccio delle Case costruttrici, a cui è conseguito un allungamento
del ciclo di vita di alcuni componenti. L’innovazione tecnologica e il ruolo
sempre più centrale dell’elettronica e della telematica, inoltre, hanno
contribuito a ridurre il margine d’errore umano negli interventi di
manutenzione e riparazione o montaggio, implicando anche un importante
adeguamento delle competenze del mondo dell’autoriparazione, sempre più
impegnato nel posizionamento su un alto livello di servizio per la
fidelizzazione dei clienti.
La qualità dei
prodotti rimane al centro del sistema dei valori che le aziende della
Sezione Aftermarket di ANFIA condividono e va di pari passo con la loro
costante attenzione agli investimenti in ricerca e sviluppo, ai migliori
standard tecnologici, alla professionalità e alla sostenibilità ambientale.
ANFIA-Aftermarket si impegna incessantemente nel comunicare questo sistema di
valori agli altri attori della filiera, in particolare il mondo della
distribuzione, il cui contributo è determinante nell’orientare il comportamento
dei consumatori finali e abbattere, così, i rischi che le varie forme di
contraffazione ancora presentano nei loro confronti”.
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