domenica 11 dicembre 2016

Gennaio – novembre 2016: analisi dettagliata del mercato auto

 
Nel mese di novembre sono state immatricolate 145.985 autovetture, +8,3% (elaborazioni ANFIA su dati Ministero Infrastrutture e dei Trasporti in data 5/12/2016). Le vendite ai privati nel mese aumentano del 3,9% e quelle alle società del 16% rispetto a novembre 2015. Nel cumulato da inizio anno le nuove registrazioni sono ammontate a 1.700.290 autovetture con un rialzo del 16%.
Il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (incluso Ferrari, Maserati) ha ottenuto un risultato migliore di quello del mercato: nel mese di novembre l’incremento è stato dell’11%; le nuove registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles sono state 41.600, pari al 28,5% del mercato, l’incremento maggiore è stato registrato dal brand Alfa Romeo +36% circa, seguito da Jeep +27%, Fiat + 7,8% e Lancia +2,3%. Volano le vendite di Maserati e Ferrari nel mese rispettivamente del 157% e del 39%.

In gennaio-novembre il Gruppo FCA ha immatricolato 493.374 autovetture, +19%, con una quota del 29%. Seguono FCA nella classifica per gruppi dei primi 11 mesi: Gruppo VW con il 13% di quota (+15% l’incremento dei volumi), Gruppo Renault con il 9% (+21%), Gruppo PSA con il 9% di quota (+12%), Ford con il 7% (+14%) e GM con il 5% (+6%). I costruttori giapponesi complessivamente pesano per il 10% del mercato (+14%), mentre i costruttori coreani pesano per il 6% (+19%). 6 modelli FCA nella Top Ten di novembre con Panda e Ypsilon, rispettivamente al 1° e 2° posto. 6 modelli FCA nella Top Ten di Gennaio-Novembre, nelle prime 4 posizioni: Panda, Ypsilon, 500L e 500, seguono in 7° e 8° posizione 500X e Punto.


Prezzi carburanti in Italia
A novembre 2016, il prezzo medio ponderato dei carburanti è salito di qualche centesimo. Il prezzo della benzina senza piombo è salito a € 1,475 litro da € 1,473 di ottobre 2016, quello del gasolio per autotrazione a € 1,327 da € 1,321/litro del mese precedente e quello del GPL a € 0,580 da € 0,566/litro di ottobre. Il prezzo medio industriale è salito rispetto al mese precedente di ottobre, l’incidenza delle accise sul prezzo alla pompa è leggermente, attestandosi a: .67,4% sul prezzo della benzina .64,6% sul prezzo del gasolio .43,4% sul prezzo del GPL
Consumi di carburante
Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero dello Sviluppo Economico, i consumi di carburante registrano i seguenti andamenti nel mese di ottobre 2016: -5,6% la benzina senza piombo; -4,1% il gasolio; 0,0% il gpl. Nei primi 10 mesi i consumi medi risultano in calo per benzina, -2,4% e per diesel -0,1 % e in aumento gpl +2,2%. I consumi di carburante sono progressivamente scesi dal 2006, a causa della riduzione del potere d’acquisto negli anni più pesanti della crisi, del rincaro dei carburanti (antecedente al ribasso del prezzo del petrolio), della riduzione della percorrenza media chilometrica e dell’utilizzo di mezzi alternativi all’auto nei viaggi di media e lunga percorrenza, grazie alle offerte low cost dei viaggi in aereo, in treno e in autobus e anche delle miglior performance in termini di resa chilometrica e consumi dei nuovi modelli di auto.

Mercato per alimentazione
Le immatricolazioni delle auto a benzina aumentano a novembre dell’8% circa con il 31% del mercato; le auto diesel invece registrano un incremento dell’11% e una quota del 59%. Il mercato delle auto ibride registra un aumento mensile del 36%; le auto a gpl e a metano invece perdono rispettivamente l’8% e il 27% del mercato. Complessivamente le vendite di auto ad alimentazione alternativa si riducono del 6% rispetto a novembre 2015 e pesano per il 10% del mercato totale, erano il 13,5% un anno fa.
In gennaio-novembre 2016 le auto a trazione diesel crescono del 19% e quelle a benzina del 23%, le vetture ibride registrano un incremento del 47% circa, mentre le elettriche calano del 12%. Segno negativo del 17% per il mercato delle auto a gpl pari 2,3 punti in meno di quota, mentre le vetture a metano perdono il 31% dei volumi e 1,6 punti di quota.

Mercato per modalità d’acquisto
Le vendite ai privati, in crescita dal mese di luglio 2014 e con incrementi a due cifre da marzo 2015 fino a maggio 2016, rallentano a partire dal mese di giugno (+5,2%) e registrano a luglio il primo segno negativo da due anni: -5,7%. Ad agosto registrano un rialzo del 18,5% e a settembre del 4,8%, mentre ad ottobre ritorna il segno meno (-4,7%), seguito da +3,9% di novembre. Le vendite ai privati sono il 61% di tutte le immatricolazioni del mese. Le vendite alle società aumentano del 16% a novembre.
Nel cumulato le auto intestate ai privati crescono del 13% e quelle intestate alle società del 21%. La quota delle auto intestate ai privati supera il 60% del mercato nei primi 11 mesi, le società invece hanno quasi il 40% del mercato.

Mercato per segmento
Il segmento dell’alto di gamma registra un aumento tendenziale del 15% nel mese e del 23% circa nel cumulato.
Le vendite di SUV di tutte le dimensioni, che totalizzano oltre 447mila unità da inizio anno (+26%) e conquistano il 26% del mercato. Nel mese le vendite dei segmenti A/B crescono del 2%, la quota scende al 42% contro il 45% di novembre2015. A gennaio-novembre 2016 il peso dei segmenti A/B è pari al 44% circa del mercato (era il 46% un anno fa). Crescono le vendite di auto del segmento C (medie-inferiori) del 26% nel mese e del 27% circa nel cumulato e del segmento D (medie) del 21% nel mese e del 20% nel cumulato.

Mercato per area geografica
Nel mese di novembre le vendite aumentano in Valle d’Aosta (+32%), ma calano in Trentino Alto Adige (-7%). Nei primi 11 mesi del 2016, in queste due regioni viene immatricolato il 17,3% del mercato complessivo, che vale 1,5 punti in più della quota realizzata dalle regioni del Sud-Isole, che è pari al 15,8%. La modifica alla disciplina dell’imposta provinciale di trascrizione, che consentiva di eseguire le formalità relative all’IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d’imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio), non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli.



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