sabato 3 ottobre 2015

E’ nata la Fondazione Italiana Sommelier Lombardia


 
Presentata ufficialmente a Milano la Fondazione Italiana Sommelier Lombardia alla presenza di Franco M. Ricci, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier, Daniele Rigillo, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Lombardia e Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta

 
Dietro ogni bottiglia di vino si nasconde una storia. Una storia di vigne e di tradizioni millenarie.  E tra il produttore e il consumatore ci sono i Sommelier modo impeccabile, ambasciatori dell'arte del “bere giusto”, per far conoscere e diffondere la cultura del vino.
Questi sono anche gli obiettivi della Fondazione Italiana Sommelier Lombardia, presentata oggi a Milano presso l'Ata Hotel Executive nel corso dell'incontro “Parole che raccontano, vino che riluce”, al quale hanno partecipato Daniele Rigillo, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Lombardia, Franco M. Ricci, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier, Maurizio Zanella, presidente del Consorzio Franciacorta.

  Ospiti dell'evento l'Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, l'Amministratore generale del Gruppo Atahotel, Walter Comelli e il Rappresentante AISO, Associazione Italiana Sommelier dell’Olio, Fausto Borrella
 
“Il nostro obiettivo è dare visibilità a tutte le zone lombarde che producono vino di qualità ma che sono sconosciute, perché piccole, come la San Colombano Doc - spiega Daniele Rigillo -. “Ma non solo. Vogliamo trasmettere la passione, oltre che i contenuti. Perché bere vino significa andare a vedere cosa c’è dietro la bottiglia. Per imparare o approfondire la cultura nel mondo del vino noi proponiamo corsi ad hoc e serate di degustazione, oltre a mini corsi come quelli sui vitigni e i territori e sul peperoncino. Lo scorso febbraio, inoltre, abbiamo organizzato il primo corso sommelier dedicato all'olio d'oliva. Perchè cibo e buon vino vanno di pari passo. Sono uniti dalla comune tradizione della qualità”.
 
“ In Lombardia ci sono tante “regioni” diverse, ed è questa varietà locale che va valorizzata partendo proprio dalla Lombardia– aggiunge Franco M. Ricci. “Ma poiché il vino è, insieme al cibo, ambasciatore dell’Italia nel mondo, è importante ampliarne la conoscenza coinvolgendo la politica locale e nazionale, a vari livelli, con progetti che coinvolgano la gente e il territorio. Il vino è arte e cultura. E deve essere considerato una materia di insegnamento. Per questo motivo, abbiamo presentato al Governo un progetto che prevede l’introduzione di corsi sul vino anche nelle scuole, negli istituti professionali alberghieri e turistici”.
 
“La Lombardia è la prima regione italiana per vino di qualità prodotto, pur non essendo primo produttore – aggiunge Gianni Fava -. “Esportiamo più della Francia ma il volume d’affari è minore, quindi dobbiamo recuperare questo divario sfruttando anche la comunicazione  e la divulgazione, come quella che costantemente viene fatta dalla Fondazione Italiana Sommelier”. 

Un impegno costante, che viene perseguito da diversi anni anche del Consorzio Franciacorta: “nel 2014 abbiamo avuto un incremento delle esportazioni ma c’è ancora molta strada da fare, perché collocare un prodotto come il nostro a un prezzo adeguato non è facile. Noi chiediamo solamente che venga capito e pagato per quello che vale, che venga compresa e pagata la qualità”.
Al termine della presentazione, la serata è proseguita con una degustazione di prodotti tipici lombardi (olio, salumi e formaggi)  e un brindisi con i vini di 31 cantine della Lombardia.

Credit photo: Dario Raimondi
fondsommelier.lombardia@moodagencyconsulting.com
www.fondazionesommelierlombardia.com

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