Presentata
ufficialmente a Milano la Fondazione Italiana Sommelier Lombardia alla
presenza di Franco M. Ricci,
Presidente della Fondazione Italiana Sommelier, Daniele Rigillo, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier
Lombardia e Maurizio Zanella,
Presidente del Consorzio Franciacorta
Dietro ogni bottiglia
di vino si nasconde una storia. Una storia di vigne e di tradizioni
millenarie. E tra il produttore e il consumatore ci sono i Sommelier modo
impeccabile, ambasciatori dell'arte del “bere giusto”, per far conoscere e
diffondere la cultura del vino.
Questi sono anche gli obiettivi della Fondazione Italiana
Sommelier Lombardia, presentata oggi a Milano presso l'Ata Hotel Executive nel
corso dell'incontro “Parole che raccontano, vino che riluce”, al quale hanno
partecipato Daniele Rigillo, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier
Lombardia, Franco M. Ricci, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier,
Maurizio Zanella, presidente del Consorzio Franciacorta.
“Il nostro obiettivo è dare visibilità a tutte le zone
lombarde che producono vino di qualità ma che sono sconosciute, perché piccole,
come la San Colombano Doc - spiega Daniele Rigillo -. “Ma non solo. Vogliamo
trasmettere la passione, oltre che i contenuti. Perché bere vino significa
andare a vedere cosa c’è dietro la bottiglia. Per imparare o approfondire la
cultura nel mondo del vino noi proponiamo corsi ad hoc e serate di
degustazione, oltre a mini corsi come quelli sui vitigni e i territori e sul
peperoncino. Lo scorso febbraio, inoltre, abbiamo organizzato il primo corso
sommelier dedicato all'olio d'oliva. Perchè cibo e buon vino vanno di pari
passo. Sono uniti dalla comune tradizione della qualità”.
“ In Lombardia ci sono tante “regioni” diverse, ed è questa
varietà locale che va valorizzata partendo proprio dalla Lombardia– aggiunge
Franco M. Ricci. “Ma poiché il vino è, insieme al cibo, ambasciatore
dell’Italia nel mondo, è importante ampliarne la conoscenza coinvolgendo la
politica locale e nazionale, a vari livelli, con progetti che coinvolgano la
gente e il territorio. Il vino è arte e cultura. E deve essere considerato una
materia di insegnamento. Per questo motivo, abbiamo presentato al Governo un
progetto che prevede l’introduzione di corsi sul vino anche nelle scuole, negli
istituti professionali alberghieri e turistici”.
“La Lombardia è la prima regione italiana per vino di
qualità prodotto, pur non essendo primo produttore – aggiunge Gianni Fava -.
“Esportiamo più della Francia ma il volume d’affari è minore, quindi dobbiamo
recuperare questo divario sfruttando anche la comunicazione e la divulgazione, come quella che
costantemente viene fatta dalla Fondazione Italiana Sommelier”.
Un impegno costante, che viene perseguito da diversi anni anche
del Consorzio Franciacorta: “nel 2014 abbiamo avuto un incremento delle
esportazioni ma c’è ancora molta strada da fare, perché collocare un prodotto
come il nostro a un prezzo adeguato non è facile. Noi chiediamo solamente che
venga capito e pagato per quello che vale, che venga compresa e pagata la
qualità”.
Al termine della presentazione, la serata è proseguita con
una degustazione di prodotti tipici lombardi (olio, salumi e formaggi) e un brindisi con i vini di 31 cantine della
Lombardia.
Credit photo: Dario Raimondi
fondsommelier.lombardia@moodagencyconsulting.com
www.fondazionesommelierlombardia.com
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