Il presidente dell’Automobile
Club d’Italia in audizione al Senato:
“La vicenda Volkswagen evidenzia la necessità di armonizzare
le normative UE sull’omologazione dei veicoli e sui controlli di gas di
scarico”
“L’Automobile Club d’Italia si candida a svolgere prove su
strada dei veicoli per il controllo dei gas di scarico con un protocollo di
test il più vicino possibile al loro utilizzo quotidiano”. Lo ha annunciato il
presidente dell’ACI, Angelo Sticchi
Damiani, in audizione al Senato, sottolineando il know how e le capacità
tecniche del Club degli automobilisti oltre che la disponibilità di circuiti
dove poter effettuare le prove, per le quali sarà necessario il coinvolgimento
del Cnr di Napoli con i suoi laboratori specializzati, della Motorizzazione
Civile e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
“E’ imprescindibile l’armonizzazione di tutte le normative
europee sull’omologazione dei veicoli e sui controlli dei gas di scarico – ha
aggiunto Sticchi Damiani nel suo intervento alle Commissioni riunite di
Industria, commercio, turismo e Territorio, ambiente, beni ambientali – perché
non ha senso che l’Italia si comporti in modo virtuoso quando continuerebbero
comunque a circolare anche sulle nostre strade auto omologate all’estero con
leggi differenti”.
“La normativa prevede infatti che le prove di laboratorio
possano essere svolte da qualunque membro dell’Unione Europea con
riconoscimento degli altri Paesi – ha concluso il presidente ACI a Palazzo
Madama – ma la vicenda dieselgate è imputabile alle smagliature nel sistema di
controllo e di omologazione delle vetture, oltre che a comportamenti distorti
tra venditori ed acquirenti”.
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