La proclamazione è avvenuta nell’Hospitality Porsche dopo la
disputa di Round 9 a Vallelunga. Il pilota veneto dell’Antonelli Motorsport –
Centro Porsche Padova potrebbe essere seguito anche da Mattia Drudi, 17 enne
riminese che ha vinto Gara 2 a Vallelunga risultando il più giovane della
storia della Carrera Cup Italia e che è stato proposto come wild card per uno
dei due posti che sono stati lasciati ancora liberi nella Finale
Internazionale.
“Sono molto soddisfatto – ha ammesso Riccardo Agostini –
quello di essere il rookie scelto da Porsche Italia era l’obiettivo che mi ha
spinto a puntare quest’anno sulla Carrera Cup Italia, oltre all’ambizione di
voler vincere il Campionato. L’opportunità di andare al confronto
internazionale è molto importante non solo perché può aprire uno sbocco nella
Mobil 1 Supercup, ma anche perché garantisce una grande visibilità nel mondo
Porsche che sto imparando ad apprezzare. Spero di rappresentare l’Italia nel
migliore dei modi per ripagare tutti gli sforzi che sono stati fatti a supporto
dello Scholarship Programme”.
Cosa hai avuto modo di imparare con lo Scholarship
Programme?
“I quattro assessment che si sono svolti al di fuori delle
gare sono stati degli approfondimenti utili per affinare molte caratteristiche
che devono essere ben chiare in un pilota che vuole diventare professionista e
che non aveva alcuna conoscenza con le corse GT. Ho apprezzato molto gli
esercizi yoga grazie ai quali è possibile controllare la tensione prima della
gara e più in generale quale deve essere il coretto comportamento con i media
nelle più svariate situazioni”. Matteo Cairoli l’anno scorso si è meritato il
bonus di 200 mila Euro di supporto per partecipare alla Mobil 1 Supercup: “Darò
il massimo per non deludere chi sta credendo in me…”.
Nello Scholarschip Programme quest’anno sono stati seguiti
otto piloti, con una nutrita partecipazione internazionale, segno che la
Carrera Cup Italia è considerata una delle “scuole” più formative: oltre a
Riccardo Agostini e Mattia Drudi, hanno fatto parte del team di rookie anche
Stefano Colombo, Andrea Fontana, il finlandese Aku Pellinen, il francese Côme
Ledogar, il giapponese Takashi Kasai e il cinese Da Sheng Zhang.
Mattia Drudi dopo
aver regalato alla Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna il primo
successo non si aspettava la nomination per un posto da wild card: “Sono
felicissimo perché fra i primi a congratularsi è stato proprio Cairoli al quale
ho tolto il primato di pilota vincente più giovane. Matteo su Facebook ha
scritto: “Da te lo accetto con piacere”. Devo dire che è stato molto carino nei
miei confronti e lo apprezzo molto”. Ti aspettavi di poter forse giocare questa
chance al primo anno? “Sinceramente no, perché non avevo alcuna esperienza di
corse a ruote coperte e sapevo che il livello degli avversari era molto
elevato, ma ho trovato un ambiente molto favorevole dove imparare è stato
coinvolgente”. Con quale spirito andresti allo shoot-out? “Con l’orgoglio di
essere valutato dagli specialisti di Porsche Motorsport, ma anche con la
consapevolezza che avrò tempo di tornarci nei prossimi anni, dopo aver maturato
altra esperienza in Carrera Cup Italia. Per me non sarebbe un esame, ma
un’opportunità…”.
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