Presentati ieri a Roma i risultati della campagna VACANZE
SICURE, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione. A commentarli il
Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe
Bisogno e il Direttore di Assogomma Fabio
Bertolotti.
Oltre 9.000 i controlli effettuati in 7 regioni (Basilicata,
Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria) tra metà
maggio e metà giugno che sono stati elaborati su modello del Dipartimento di
Meccanica del Politecnico di Torino.
La campagna, frutto della storica collaborazione tra il
Ministero dell’Interno Servizio Polizia Stradale e le Associazioni dei
produttori e dei rivenditori di pneumatici, quest’anno ha riscontrato un trend
fortemente negativo su tutti gli aspetti controllati. Il risultato è un
abbassamento drastico dei parametri di sicurezza delle gomme degli italiani.
Rappresentando l’unico punto di contatto tra il veicolo ed il suolo questo dato
è molto preoccupante per la sicurezza stradale in generale.
Le regioni coinvolte
rappresentano circa il 27% del parco circolante nazionale e le principali
direttrici del traffico nord-sud costiero, sia tirrenico sia adriatico. Dal
2003 ad oggi sono oltre 130.000 i controlli specifici su strada, lungo tutto lo
stivale, per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del pneumatico
come elemento di sicurezza attiva.
I dati raccolti e analizzati sono allarmanti perché dicono
che la percentuale di vetture che
circolano con gomme lisce è passata dal 3,03% dello scorso anno al 5,63% di
quest’anno con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise (10,14%).
Con gomme lisce ed asfalto bagnato, la frenata si allunga fino al doppio del
normale, ed è una tra le prime cause di tamponamento.
Il numero di
pneumatici danneggiati visibilmente sui fianchi si attesta al 3,83%. Questo
dato è altrettanto preoccupante perché il pneumatico danneggiato visibilmente,
associato al sottogonfiaggio, può portare al cedimento strutturale, comunemente
indicato come scoppio del pneumatico, proprio quando le temperature sono
elevate come in questi giorni e generalmente in estate. Il rischio è alto
soprattutto se si considera che oltre il 50% degli automobilisti viaggia con
gomme sottogonfiate. Assogomma e Federpneus ricordano che soprattutto in vista
dei lunghi viaggi e degli esodi estivi con auto sovraccariche e alte
temperature, è fondamentale ripristinare la corretta pressione presso uno degli
oltre 5.000 gommisti sul territorio che offrono gratuitamente questo servizio.
È utile ricordare di controllare anche lo stato e la pressione della ruota di
scorta oltre che le gomme di roulotte, camper e carrelli appendice.
La non omologazione
si attesta al 2,32%. Da sottolineare in questo caso il fenomeno della
Liguria al 5,01%, più del doppio della media, con una punta sopra il 10% di
Genova, che già nelle indagini degli anni passati presentava numeri molto più
alti di quella nazionale. Grazie ai numeri raccolti dall’iniziativa VACANZE
SICURE, ci fu un
approfondimento di indagini
che portarono anche
al sequestro di
pneumatici non omologati in
arrivo ai porti liguri.
Anche la non
omogeneità per asse è cresciuta e si attesta al 3,41% mentre la non
conformità alla carta di circolazione è al 2,85% con punte del 4%, ad esempio
in Friuli Venezia Giulia. A rendere chiaro l’aumento esponenziale del fenomeno,
basti ricordare che nel 2013 la percentuale era dello 0,85%. Non omogeneità e
non omologazione dimostrano come l’automobilista adotti soluzioni di ripiego
per motivi sicuramente economici, senza però considerare l’aumento del rischio
per la sicurezza stradale. Per legge gli pneumatici dello stesso asse devono
essere identici, la ratio di questa disposizione è tecnica ed è dettata da
considerazioni di sicurezza stradale.
In forte aumento
anche il numero di vetture controllate che montavano ancora gomme invernali in
mesi estivi che è al 17,18% con picchi vicini al 30% nelle Marche e in
Basilicata. Con temperature estive elevate, il pneumatico estivo riduce lo
spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25% rispetto all’invernale,
mentre su asfalto bagnato, la differenza è circa del 18% sempre a favore
dell’estivo. Importante sottolineare che dei pneumatici invernali montati, i
2/3 sono marcati col pittogramma alpino per condizioni invernali severe.
Inoltre il 5% dei pneumatici invernali montati non era conforme a quanto
riportato in carta di circolazione.
Quest’anno 309
vetture sulle oltre 9.000 controllate (3,41%) presentavano un equipaggiamento
non omogeneo. Il che vuol dire che avevano sullo stesso asse gomme diverse
per marca e/o modello/misura, oppure montavano due invernali e due estivi.
Questo equipaggiamento misto estivi/invernali non è vietato dal Codice della
Strada ma è sconsigliato dalla Direttiva del Ministero dei trasporti del 30
gennaio 2013.
Il parco circolante
italiano è molto vecchio e continua a invecchiare con i suoi 11 anni e un
mese, e più del 50% delle automobili in circolazione hanno più di 10 anni.
L’indagine ha dimostrato ancora una volta che più una macchina è vecchia e
maggiori sono le sue non conformità relative ai pneumatici. L’età media delle
automobili controllate dalla Polizia Stradale è risultata essere ben al di
sotto della media nazionale, cioè 7 anni e 10 mesi. Quindi la situazione reale
è probabilmente ben più grave rispetto a quanto già appare da questa indagine.
Inoltre, in una situazione come quella italiana, è da
guardare con grande preoccupazione la mancanza di revisione, indice
inequivocabile di mancata manutenzione, che anche quest’anno cresce, e si
attesta al 7,09% contro il 5,68% rispetto all’anno precedente. Un punto
percentuale, traguardato sui numeri del parco circolante italiano, equivale a
370.000 veicoli, quindi il 15% di vetture con non conformità relative ai
pneumatici si traduce in oltre 5 milioni di autoveicoli non conformi per le
sole gomme. Se poi si aggiunge anche la mancanza di revisione i veicoli non
conformi sarebbero oltre 7,5 milioni.
“Nonostante i dati ACI ISTAT indichino lievi cali previsionali
nell’incidentalità stradale (1.62%) – dice Fabio
Bertolotti Direttore di Assogomma – siamo convinti che il trend virtuoso si
stia invertendo ed i risultati di questa indagine non possono che confermarlo,
come anche altre autorevoli fonti, quali ad esempio le Assicurazioni,
affermano. Se poi sono corrette le stime di un calo del 18% delle percorrenze,
ne deriva che purtroppo gli incidenti stradali, sia mortali sia con feriti, non
sono affatto in calo, ma bensì in aumento. Bisogna correre ai ripari e, vista
la crisi, permettere agli automobilisti di mettere in deduzione le spese di
manutenzione e di acquisto di prodotti che favoriscano la sicurezza stradale,
come i pneumatici, così come si fa già da tempo per le ristrutturazioni.”
“I risultati della campagna
VACANZE SICURE evidenziano
come siano ancora
troppi i conducenti
che circolano con pneumatici lisci o danneggiati e che utilizzano
pneumatici non omologati. – ha commentato Giuseppe
Bisogno Direttore del Servizio Polizia Stradale – Gli strumenti che abbiamo
a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a
360 gradi: nella prevenzione, nei controlli, nell’informazione, per promuovere
un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade. Non si tratta solo di
evitare la sanzione pecuniaria, in gioco vi è un interesse certamente
superiore: la nostra e l’altrui sicurezza. In questo senso dobbiamo continuare
a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta
manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, per viaggiare sicuri.
L’obiettivo è quello di contrastare gli incidenti stradali e con questo
limitare la sofferenza umana e i costi sociali”.
I numeri della campagna di controlli 2015 non premiano o
castigano una regione o una provincia più di altre, ma a seconda dell’aspetto
controllato distribuiscono moniti da nord a sud, con un solo dato comune: dove
sono stati fatti controlli specifici in passato, sono generalmente migliorate
le situazioni di non conformità sui pneumatici.
I numeri dell’edizione
2015 di Vacanze Sicure
Auto controllate: 9.058
Età media del campione: 7 anni e 10 mesi (dato nazionale 11
anni e 1 mese)
Periodo del controllo: metà maggio – metà giugno 2015
Agenti impegnati: circa 300
Regioni coinvolte: 7 (Basilicata, Campania, Friuli Venezia
Giulia, Marche, Molise, Lazio, Liguria)
Province coinvolte: 27
Gomme lisce: 5,63% (nel 2014 3,03%)
Gomme danneggiate: 3,83% (nel 2014 4,35%)
Gomme non omologate: 2,32% (nel 2014 3,96%)
Gomme non omogenee: 3,41% (nel 2014 2,98%)
Gomme non conformi: 2,85% (nel 2014 3,36%)
Gomme invernali: 17,18% (nel 2014 12,44%)
Vetture non revisionate: 7,09% (nel 2014 5,68%) Province
virtuose:
Spessore battistrada: Venezia (0%), Pordenone (0,75%),
Viterbo (0,80%)
Danneggiamenti: Imperia/La Spezia (0%), Campobasso (0,34%),
Viterbo (0,80%)
Omologazione: Viterbo/Venezia/Roma/Benevento/Fermo/Rieti
(0%), Napoli (0,28%), Potenza (0,63%)
Omogeneità per asse: Pordenone (0,38%), Fermo (0,59%),
Benevento (0,82%)
Conformità alla carta: Benevento (0,54%), Salerno (0,78%),
Pesaro Urbino (0,82%)
Invernali in estate: Caserta (2,40%), Avellino (2,59%),
Benevento (4,62%)
Maglie nere:
Spessore battistrada
Caserta (19,61%), Imperia (14,10%), Napoli (14,08%)
Danneggiamenti
Pordenone (11,32%), Genova (8,72%), Caserta (7,78%)
Omologazione
Genova (10,26%), Avellino (8,29%), Campobasso (5,17%)
Omogeneità per asse
Potenza (10,69%), La Spezia (7,21%), Viterbo (7,20%)
Conformità alla carta
Viterbo (8,80%), Pordenone (7,92%), Genova (7,18%)
Invernali in estate
Ascoli Piceno (39,55%), Fermo (32,54%), Potenza (30,82%)
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