I veicoli elettrici
hanno mantenuto la promessa di mobilità sostenibile per il futuro, ma la
tecnologia attuale ha ancora alcuni limiti: la breve autonomia di guida e i lunghi tempi di ricarica. Ad oggi,
dunque, questi veicoli non costituiscono ancora un’alternativa efficace ai
veicoli a motore tradizionale. Davanti a questa prospettiva numerosi
ricercatori stanno sviluppando approcci innovativi che connettano non solo
viaggi di breve e lunga tratta, ma anche interazioni tra mezzi di trasporto
pubblico e privato.
Proprio in questa direzione è nato il progetto V-Charge ideato dai
gruppi di ricerca dell’Istituto di Tecnologia
di Zurigo (ETH), delle università di Braunschweig, Oxford, Parma e in
collaborazione con Bosch e Volkswagen AG. Il nome deriva da “Valet parking and recharge” e ha
ottenuto il finanziamento di oltre 5 milioni di euro dall’Unione Europea. Le
sperimentazioni sono iniziate nel giugno 2011 e si concluderanno il 30
settembre 2015.
V-Charge ha l’obiettivo di porre le basi per un mondo in cui
i viaggiatori compiano la maggior parte degli spostamenti interurbani
utilizzando una rete di trasporto per le lunghe distanze ben sviluppata, per
passare, poi, al comfort dei veicoli elettrici nell’ultimo tratto fino a
destinazione. A supporto di questo progetto, i ricercatori stanno sviluppando i
sistemi di parcheggio V-Charge, dove i veicoli elettrici potranno trovare
colonnine di ricarica e appositi posti auto. I viaggiatori potranno utilizzare
un’app dal proprio smartphone per inviare alla propria auto il comando di
ricaricarsi. A ricarica avvenuta, gli utenti
potranno semplicemente richiamare il veicolo attraverso l’applicazione.
I veicoli eviteranno
incidenti
Il progetto, lanciato nel giugno 2011, ha raggiunto un
importante sviluppo, con la presentazione dell’ultima versione della funzione
di guida e parcheggio automatico nel parcheggio Bosch dell’aeroporto di
Stoccarda. I ricercatori sono riusciti a presentare un assistente al parcheggio
automatico azionato da un’app per smartphone. Ricevuto il segnale, l’auto si
connette al server del garage, individua un posto auto libero e lo raggiunge da
sola. Se incontra un altro veicolo sul suo percorso, è in grado di fermarsi per
farlo passare o di deviare per evitarlo.
Sinergia di
competenze per una soluzione economicamente vantaggiosa
Non essendo possibile usare il GPS per localizzare i veicoli
all’interno dei garage, poiché la struttura dell’edificio ostacola o blocca i
segnali dei satelliti, gli scienziati hanno realizzato un sistema video basato
su visione artificiale, unendo le competenze dei team nei campi della robotica
e rilevazione della percezione dell’ambiente. Il veicolo innanzitutto si
connette all’infrastruttura del garage e, per determinare la propria posizione,
scarica una mappa apposita che contiene una descrizione dei dintorni ed è
progettata specificatamente per essere usata con video camerale telecamere per
la visione artificiale. La vettura
determina quindi la propria
posizione confrontando i dati raccolti dalle sue telecamere con quelli presenti
sulla mappa. Tutti gli ostacoli vengono rilevati da una sistema di visione stereoscopico e successivamente identificati
come fermi o in movimento. L’auto ricalcola più volte al secondo la sequenza
ottimale di manovre di guida che le consentono di evitare tutti gli eventuali
ostacoli sul proprio percorso.
L’obiettivo è rendere queste funzioni economicamente
vantaggiose per essere poi integrate nella produzione di serie dei prossimi
anni. Per questo motivo, gli ingegneri non hanno preso in considerazione
sistemi e sensori che non fossero adatti alla produzione su larga scala. Hanno lavorato con dispositivi già
disponibili sul mercato come sensori a ultrasuono, telecamere stereoscopiche, e applicazioni come
l’assistente di parcheggio e sistemi di frenata d’emergenza.
Fino alla conclusione del progetto, fissata per settembre
2015, il gruppo di ricerca continuerà a rifinire tutti gli aspetti di questo
sistema. Un elemento fondamentale è l’accuratezza delle manovre di parcheggio.
Per caricarsi automaticamente, i veicoli elettrici del futuro dovranno
avvicinarsi alle colonnine di ricarica con estrema precisione. La navigazione
affidabile è un altro dei cardini del progetto. Bisogna assicurare che i
veicoli possano fronteggiare in modo
sicuro qualsiasi situazione, anche in caso di scarsa luminosità, di aree
parzialmente pedonali e di traffico intenso in cui ci siano altri veicoli
ancora controllati manualmente.
Ulteriori informazioni sul progetto, immagini e video sul
sito: www.v-charge.eu/?p=614
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