domenica 24 novembre 2013

IVASS: INDAGINE SUI PREZZI R.C.A. AL 1 OTTOBRE 2013


L’IVASS esegue  un monitoraggio  trimestrale  dell’andamento  dei  prezzi  dell’assicurazione r.c.a. praticati in 21 provincie italiane, di cui, 18 capoluoghi di regione, le 2 province autonome del Trentino Alto Adige e la provincia di Reggio Calabria. Gli assicurati-tipo che rientrano nel monitoraggio dell’Istituto sono i seguenti:


tipo 1 un diciottenne di genere maschile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di ingresso (C.U. 14), massimale minimo di legge;

tipo 2 un quarantenne di genere maschile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe di massimo sconto Bonus-Malus (C.U. 1), massimale minimo di legge;

tipo 3 un diciottenne di genere maschile, con ciclomotore di 50 cc. alimentato a benzina, assicurato per la prima volta, Bonus-Malus C.U. 14, massimale minimo di legge;

tipo 4 un diciottenne di genere maschile, con motociclo di 250 cc. alimentato a benzina, assicurato la prima volta, Bonus-Malus C.U. 14, massimale minimo di legge;

tipo 5 un diciottenne di genere femminile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di ingresso (C.U. 14), massimale minimo di legge;

tipo 6 un quarantenne di genere femminile, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe
Bonus Malus di massimo sconto (C.U. 1), massimale minimo di legge;

tipo 7 un cinquantacinquenne di genere maschile, con autovettura di 1.200 cc. alimentata a benzina, a guida estesa a minori di 26 anni, in classe Bonus-Malus di massimo sconto (C.U. 1), massimale minimo di legge;

tipo 8  un cinquantacinquenne di genere maschile, con autovettura alimentata a gasolio di 1.900 cc, a guida esclusiva, in classe Bonus-Malus di massimo sconto (C.U. 1), massimale minimo di legge;

tipo 9  un diciottenne di genere femminile, con ciclomotore di 50 cc. alimentato a benzina, in classe Bonus- Malus di ingresso (C.U. 14), massimale minimo di legge;

tipo 10 un quarantenne di genere maschile, con motociclo di 200 cc, alimentato a benzina, in classe Bonus- Malus di C.U. 4, massimale minimo di legge;

tipo 11 un quarantenne di genere femminile, con motociclo di 200 cc. alimentato a benzina, in classe Bonus- Malus di C.U. 4, massimale minimo di legge.



     I profili campione sono stati individuati sulla base dei criteri utili ai fini degli adempimenti assegnati  all’Istituto  dall’art.  136 del Codice  delle Assicurazioni  che indirizza  l’analisi  dei prezzi r.c.a.  verso  particolari  categorie  di  assicurati,  zone  geografiche  e  il  sistema  bonus  malus, quest’ultimo per monitorare nel tempo anche l’andamento degli sconti localizzati nelle diverse aree geografiche.

     A titolo esemplificativo, alcuni  profili,  quali i diciottenni  alla guida di autovetture  in classe Bonus-Malus di ingresso o motocicli/ciclomotori,  così come il quarantenne o il cinquantacinquenne alla guida di un’autovettura in classe di massimo sconto, possono considerarsi degli assicurati-tipo rappresentanti rischi di natura opposta (rispettivamente, ad alta e bassa sinistrosità) e quindi particolarmente  sensibili per monitorare  le variazioni  di prezzo per le categorie  individuate  dalla legge. Ad alcuni profili-tipo di genere maschile (diciottenne e quarantenne – tipi 1, 2, 3 e 10), sono affiancati gli speculari profili di genere femminile.

     Si osserva che la presente  rilevazione  è la quarta verifica trimestrale  del recepimento,  da parte  del mercato  italiano,  della  sentenza  della  Corte  di Giustizia  Europea  del marzo  2011  in materia di parità di trattamento tra uomo e donna nell’accesso ai servizi assicurativi. A partire dal 21 dicembre 2012, infatti, non vi possono più essere differenze nei premi e nelle prestazioni dei contratti assicurativi dovute al genere. Nella presente rilevazione si possono apprezzare quindi gli effetti di tale sentenza, che ha comportato, essenzialmente per gli assicurati diciottenni, rispettivamente di genere femminile e maschile, incrementi e decrementi dei prezzi medi, in misura variabile nelle differenti provincie oggetto di indagine.

Di seguito  si fornisce  un estratto  dei risultati  dell’indagine  al 1° ottobre  2013 in cui sono riportati, per i ventuno centri:
i prezzi medi di listino, vale a dire la media aritmetica dei prezzi praticati dalle imprese in ogni singola provincia. A livello nazionale è indicata la media aritmetica dei 21 capoluoghi rilevati; i prezzi medi corrisposti, vale a dire per ogni provincia i prezzi medi di listino ponderati con la quota di mercato r.c.a. delle imprese presenti. I prezzi medi di listino, così ponderati, rappresentano una proxy dei prezzi medi “effettivamente pagati” dagli assicurati-tipo. Per questo motivo, nelle tavole statistiche,  a fianco dei prezzi medi di listino, i prezzi medi di listino  ponderati  sono  indicati  come  “stima  dei  prezzi  pagati”  (ad  esempio,  se  in  una provincia sono presenti l'impresa A con prezzo pari a 1000 euro e quota di mercato pari a
70% e l'impresa B con prezzo pari a 500 euro e quota di mercato pari al 30%, nelle tavole, alla prima colonna è indicata la media aritmetica  – pari a 750 euro - dei prezzi di listino offerti alla clientela dalle due imprese, mentre nella seconda colonna la stima dei prezzi in media pagati dalla clientela - 850 euro - ottenuta ponderando i prezzi offerti con le quote di mercato detenute dalle due imprese); per entrambe le tipologie di prezzo sono indicate sia le variazioni percentuali annuali del periodo 1.10.2012 - 1.10.2013, sia i valori assoluti.

Le tavole sono organizzate per coppie di profili speculari, di genere maschile e femminile, onde avere immediatamente percezione dell’uniformità dei premi in base al genere a seguito della richiamata sentenza della Corte di Giustizia della U.E., nonché delle variazioni tariffarie con le quali si è giunti a tale uniformità.

Alcune considerazioni sui risultati dell’indagine
Tenuto  conto  dell’avvenuta  parificazione  tariffaria  per genere,  nel periodo  ottobre  2012  – ottobre 2013, i prezzi di listino medi nazionali hanno mostrato variazioni comprese tra -9,0% (per il profilo tariffario 1, relativo ad un diciottenne di genere maschile, con autovettura di 1.300 cc., alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus  di ingresso C.U. 14, massimale minimo di legge) e +7,2% (per il profilo tariffario 5, relativo ad un diciottenne di genere femminile, con autovettura di 1.300 cc., alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di ingresso C.U. 14, massimale minimo di legge).

     Anche la stima dei prezzi medi “pagati” (prezzi di listino ponderati con la quota di mercato di ogni impresa) evidenzia variazioni significative comprese tra -8,0% (per il profilo tariffario 1, relativo ad un diciottenne di genere maschile, con autovettura di 1.300 cc., alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus  di ingresso C.U. 14, massimale minimo di legge) e +6,7% (per il profilo tariffario 5, relativo ad un diciottenne di genere femminile, con autovettura di 1300 cc., alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di C.U. 14, massimale minimo di legge).

Autovetture
     Su base nazionale, si riscontra un livello medio dei prezzi di listino (media aritmetica) in diminuzione del 4,0% e del 3,3% negli ultimi dodici mesi per gli assicurati quarantenni, rispettivamente  di genere maschile  e femminile,  con vetture  di 1.300 cc. in classe  di massimo sconto (CU 1), alimentate a benzina. La diminuzione è più contenuta (-1,8%) nel caso di assicurati cinquantacinquenni  in classe di massimo sconto (CU 1), con guida estesa a conducenti minori di 26 anni, per vetture di 1.200 cc. alimentate a benzina. Per quanto riguarda, invece, gli assicurati cinquantacinquenni  in classe di massimo sconto (CU 1), con guida esclusiva, per vetture di 1.900 cc. alimentate a gasolio, la diminuzione raggiunge il 4,1%.

     Sul territorio le variazioni presentano andamenti differenziati che, in taluni casi, vanno a penalizzare particolarmente le donne e i giovani. Ad esempio, un assicurato diciottenne di genere femminile  con un’autovettura  di 1.300 cc in classe B/M d’ingresso  (CU 14), ha visto negli ultimi dodici mesi il proprio premio medio aumentare del 16% a Potenza e Campobasso (che, in media, raggiungono  rispettivamente  2.394€ e 2.188€). In deucasi – Napoli e Reggio Calabria – ove le tariffe medie per questa tipologia di assicurati avevano già raggiunto livelli particolarmente  elevati (superiori ai 3.000€), si sono registratediminuzioni  tariffarie, pari rispettivamente  al 6% e al 1%. In crescita, sempre per tale tipologia di assicurati, risultano le tariffe medie in tutte le altre province monitorate,  con aumenti  superiori  o uguali  al 10% a Milano,  Aosta,  L’Aquila,  Bolzano,  Trento, Perugia, Venezia, Torino e Roma.

     Permane il divario tra le tariffe praticate nelle regioni settentrionali  con quelle nelle regioni centro-meridionali.  Sui prezzi medi di listino, che già risultano  in assoluto più elevati nel blocco delle  province  centro-meridionali,   gravano  spesso  anche  le  variazioni  meno  favorevoli.   Ad esempio, un cinquantacinquenne  di genere maschile alla guida di un’autovettura di 1.200 cc. con guida estesa ai minori di 26 anni, a Napoli pur se in classe B/M di massimo  sconto, paga una tariffa  media  di 1.212€,  sostanzialmente  invariata(-0,5%)  rispetto  a quella  dello  scorso  anno. Simile appare la situazione a Roma, ove il medesimo assicurato pagherebbe una tariffa media di 675€ +( 1%), a fronte di tariffe medie inferiori ai 350€ a Bolzano o Aosta, che risultano peraltro in continua diminuzione, che, negli ultimi dodici mesi, è stata rispettivamente  pari al 3,6% ed al 3,5%.

Motocicli e ciclomotori
   Per i motocicli  con  cilindrata  di  200  cc.,  i prezzi  nazionali  medi  di  listino,  hanno  subìto incrementi  del 2,5% per gli uomini e sono rimasti invariati (+0,2%) per le donne quarantenni  in classe B/M di C.U. 4. I diciottenni con ciclomotori di 50 cc. in classe B/M d’ingresso hanno visto le tariffe medie nazionali per gli assicurati di genere maschile in flessione (-1,7%), mentre quelle degli assicurati di genere femminile hanno registrato un aumento (+6,7%).

     Sul territorio, le tariffe medie praticate alle diciottenni che guidano un ciclomotore di 50 cc. assicurato in classe B/M d’ingresso, aumentano del 12,0% a Campobasso  (410€) e del10,5% a Potenza (486€). In queste medesime località, le tairffe per un assicurato di genere maschile sono, invece, aumentate rispettivamente soltanto del 1,8% e del 2,2%.

Il quarantenne con motociclo di 200 cc. in classe B/M di C.U. 4 vede la propria tariffa media in costante aumento soprattutto nelle grandi città del centro-sud, con una crescita che raggiunge un picco del 5,6% a Roma (531€), del4,8% a Potenza (344€), del4,7% a L’Aquila (305€) e del
4,5% a Napoli  (1.033€),  dove  continua  a registrarsi  la tariffa  media  più elevata,  mentre  tariffe medie non superiori a 230 euro si osservano ad Aosta, Bolzano, Trento e Perugia ove si registrano tariffe in diminuzione o con aumenti inferiori all’inflazione.



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