Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, a settembre il mercato italiano dell’auto
totalizza 106.393 immatricolazioni, il 2,9% in meno rispetto a settembre 2012
(109.543 unità). Nei primi nove mesi dell’anno, i volumi complessivi ammontano a 1.000.032 unità, in flessione
dell’8,3% allo stesso periodo del 2012 (1.091.073 unità).
“Al rientro
dalla pausa estiva, il mercato risulta ancora in frenata e si posiziona poco
sopra i livelli del 1976 (93.786 unità)1, nonostante il confronto con un
settembre
2012 che aveva accusato una delle flessioni più pesanti
dell’anno (-25,5%) – ha commentato Roberto
Vavassori, Presidente di ANFIA. Seppur in recupero rispetto ad
agosto, che aveva chiuso a -6,6%, la contrazione
relativamente contenuta di settembre
è in buona parte determinata dall’accelerata delle
immatricolazioni a fine mese, per effetto del temuto aumento dell’IVA entrato
in vigore oggi, in assenza del quale, il mercato sarebbe sceso ancora più in
basso.
Ma al di là di questo risultato e della chiusura del 2013, che sarà attorno a 1,3 milioni di
immatricolazioni, con una contrazione tra il 7% e il 9% – ha proseguito
Vavassori – desta preoccupazione, guardando in prospettiva, che ai problemi
strutturali irrisolti del Sistema Paese, ora si aggiunga l’aggravante di una
forte instabilità politica.
Per il nostro settore, gravato da un carico fiscale
decisamente pesante e continuamente
in crescita negli ultimi anni, anziché l’alleggerimento più
volte invocato per dare una spinta alla domanda – ad esempio con la recente
richiesta, da parte delle associazioni dell’automotive, dell’abolizione del
superbollo, che tra
minori entrate fiscali
e mancato introito, nel solo 2012 ha determinato una perdita di 140
milioni di Euro per l’Erario - sono in arrivo nuove vessazioni, tra cui anche
l’inasprimento delle accise sui carburanti previsto dal Decreto del Fare a
partire da gennaio 2014”.
Nei primi otto mesi del 2013, la media delle emissioni di CO2 delle
nuove autovetture vendute si attesta a
121,7 g/km contro 127 g/km nei primi otto mesi del 2012, con un ribasso del 4,2% (5,3 g/km in meno). La
media annua del 2012 è, per l’Italia, di 126,2 g/km, tra le più basse d’Europa
(al di sotto di quella dell’UE27, pari a
132,2 g/km e
dell’UE15, pari a 131,6 g/km) e già
inferiore al limite
previsto dal
Regolamento europeo per il 2015 (130 g/km). Un risultato
positivo a cui hanno concorso
sia il fattore peso dell’auto, per cui l’Italia è al quarto
posto in Europa, sia la potenza dei motori (secondo posto) e la diffusione di
auto a GPL e a metano.
C’è da dire,
tuttavia, che la
riduzione dei volumi
di vendita ha
determinato una
costante diminuzione del tasso di sostituzione delle vetture
(dal 6,3% del 2007 al 3,9% del 2012), causando un progressivo invecchiamento
del parco circolante italiano, che a sua volta produce effetti negativi in
termini di emissioni e di sicurezza.
Secondo l’indagine ISTAT,
a settembre l’indice
del clima di
fiducia dei consumatori (base
2005=100) aumenta, passando da 98,4 del mese di agosto a 101,1. Migliorano
i giudizi sulla situazione economica del Paese, con il saldo che passa da -117
a
-108, mentre per le attese si registra un peggioramento (da
-7 a -11 il saldo). Riguardo all’acquisto di beni durevoli, le valutazioni
sull’opportunità attuale di acquisto e sulle intenzioni future di spesa
migliorano: i saldi aumentano rispettivamente da -90 a -79 e da -121 a -101.
Sempre secondo le stime preliminari ISTAT, inoltre, a
settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra una diminuzione
congiunturale dello 0,3% e un aumento dello 0,9% su base annua, in rallentamento
rispetto alla dinamica rilevata ad agosto (+1,2%). Il rallentamento
dell’inflazione è imputabile ai beni energetici, al netto dei quali la crescita
tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo resta stazionaria all’1,3%.
Infatti, nonostante i prezzi dei beni energetici non regolamentati registrino,
su base mensile, un aumento relativamente significativo (+1%), questo risulta
molto più contenuto rispetto a quello rilevato tra agosto e settembre 2012.
A livello
congiunturale, si rilevano rialzi dei prezzi di tutti i carburanti nel mese.
Il
prezzo della Benzina aumenta dello 0,8% rispetto al mese
precedente, mentre risulta in flessione del 5% su base annua (era -2,1% ad
agosto), per via del confronto con un settembre 2012 che aveva segnato un
aumento congiunturale più marcato (+3,9%). Il prezzo del Gasolio segna un
rialzo su base mensile dell’1,2%, mentre registra una diminuzione su base annua
del 4,5% (dal -2,8% del mese precedente), sempre per effetto del confronto con
settembre 2012, quando il rialzo congiunturale fu del 3,1%. I prezzi degli
Altri carburanti – a causa del rialzo del GPL – aumentano in termini
congiunturali dell’1,4% e segnano una flessione del 2,2% su base tendenziale
(dal +2,8% registrato nel mese di agosto).
A settembre
2013, le immatricolazioni di 8 regioni
su 20 hanno conseguito un risultato positivo. Si segnalano, in particolare,
il Piemonte a +9,5%, la Lombardia a +3%, la Toscana a +29% e il Veneto a +1,4%.
Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e
UNRAE, a settembre 2013 gli ordini sono stati 115.000, l'1% in più rispetto a
settembre 2012.
Nei primi 9 mesi del 2013, gli ordini ammontano quasi
973.000, oltre il 5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012.
Le marche
nazionali, nel complesso,
totalizzano nel mese
29.284 immatricolazioni (-11,7%). Nei primi nove mesi dell’anno, i
volumi immatricolati si attestano a 290.507 unità (-10,5%).
I marchi di Fiat
Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 29.227 immatricolazioni nel mese (-11,7%).
Risultato positivo, a settembre, per i marchi Jeep
(+19,9%) e Maserati (+111,1%).
Nel progressivo da inizio anno, le immatricolazioni dei
marchi di Fiat Group Automobiles
(escludendo Ferrari e Maserati) ammontano a 289.755 unità
(-10,5%).
Anche nel cumulato da inizio anno, andamento positivo per
Maserati (+64,4%).
Cinque i modelli italiani nella classifica
delle auto più vendute a settembre. Nuova inversione per i primi due posti
della top ten, rispetto al mese di agosto, con Fiat Panda in testa (8.682 unità) e Fiat Punto in seconda posizione (4.636), seguite da Fiat
500L (3.560) e Lancia Ypsilon (3.454), stabili al
terzo e al quarto posto rispettivamente.
Si colloca, infine, in ottava posizione Fiat 500 (2.514).
Quattro i modelli italiani nella top ten diesel, che vede
Fiat 500L confermarsi in testa alla classifica (2.427 unità), mentre risale di
cinque posizioni Fiat Panda, che si colloca al terzo posto (1.748). In ottava
posizione, troviamo Fiat Punto (1.320 unità), seguita, al
nono posto, da Alfa Romeo Giulietta (1.297).
Il mercato dell’usato, in calo del 7,4%
nel mese di agosto, a settembre torna a crescere, per un totale di 329.466
trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari (+6,5%).
Nel periodo gennaio-settembre 2013, i volumi complessivi ammontano a 3.049.116
trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, l’1% in
più rispetto ai primi nove mesi del 2012.
Nessun commento:
Posta un commento