E’ ancora il Regno
Unito a trainare l’Europa occidentale. A giugno il mercato europeo
dell’auto riporta una nuova flessione. Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel
complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA1 a giugno sono
state immatricolate 1.175.363 unità, il 6,3% in meno rispetto allo stesso mese
del 2012 (1.254.022 unità).
Nei primi sei mesi dell’anno, le immatricolazioni
complessive si attestano a 6.436.743 unità, con una contrazione del 6,7%
rispetto ai primi sei mesi del 2012.
“Alla cattiva notizia dell’ulteriore calo del mercato
europeo nel suo complesso – ha dichiarato Roberto
Vavassori, Presidente di ANFIA - fa da contraltare un piccolo segnale
positivo per i cinque principali mercati, che a giugno hanno immatricolato il 75,2%
del totale delle registrazioni dell’area EU27 + EFTA (la quota era del 71,6% a giugno
2012), con una contrazione dell’1,5% rispetto a un anno fa, inferiore, quindi a
quella dell’intero mercato. A trainare la performance dei major markets a
giugno è ancora il Regno
Unito (+13,4%), seguito,
nell’ordine, da Spagna
(-0,7%), Germania (-4,7%); Italia
(-5,5%) e Francia (-8,4%).
Per quanto riguarda
l’Italia – ha proseguito il Presidente - è di ieri l’annuncio, da parte del
Ministero dello Sviluppo Economico, dell’avvio dei lavori della Consulta
automotive, task force operativa proposta da ANFIA come sede in cui le
componenti pubblica e privata condivideranno e proporranno politiche
industriali volte alla salvaguardia, al rilancio e alla crescita del settore”.
Passando all’analisi dei singoli mercati, in Italia a giugno le immatricolazioni si
attestano a 122.008 unità (-5,5%) e nei primi sei mesi del 2013 raggiungono le
731.203 unità (-10,3%). La piccola attenuazione del calo di mercato nel
mese consegue all’andamento positivo della raccolta ordini ad aprile (+6%) e a
maggio (+4,2%).
Secondo i dati ISTAT, a giugno l’indice nazionale dei prezzi
al consumo aumenta dello
0,3% rispetto al mese
precedente e dell’1,2% rispetto a
giugno 2012 (era
+1,1% a maggio). Si tratta di una
lieve accelerazione dell’inflazione, imputabile alla ripresa dei prezzi dei
beni energetici non regolamentati, che crescono su base mensile dello 0,5%,
mostrando una sensibile attenuazione della flessione su base
annua (-1,8% da -4,8% di maggio).
1 EU 27 + EFTA. I dati per Malta non sono al momento
disponibili flessione dell’1,5% rispetto a giugno dello scorso anno (in
sensibile attenuazione dal -5% di maggio 2013.). Il prezzo del Gasolio segna un
rialzo su base mensile dell’1% e una flessione su base annua dell’1,7% (anche
in questo caso, in attenuazione dal -5% del mese precedente). I prezzi degli
Altri carburanti diminuiscono del 2,8% su base mensile
– per effetto del marcato calo dei prezzi del GPL – e del
5,7% su base annua (da -8,3% di maggio).
Le marche
italiane hanno registrato,
in Europa, 69.027
immatricolazioni nel mese
(-13,6%). Nel
primo semestre 2013, i volumi immatricolati ammontano a 409.142 unità (-10,3%).
La Spagna
totalizza a maggio
72.766 immatricolazioni, in
ribasso dello 0,7% rispetto a giugno 2012. Per il terzo
mese consecutivo risultano in crescita (+13,6%), sempre grazie agli effetti del
Plan PIVE 2, le vendite di vetture ai privati, che si mantengono attorno al 46%
del totale immatricolato nel mese. Prosegue, invece, il crollo delle
immatricolazioni di vetture aziendali, in calo del 24,4% nel mese con una quota
di mercato scesa al 25% circa. Nei primi sei mesi dell’anno, il mercato
spagnolo registra una flessione del 4,9%, con una contrazione del 22,8%, delle
vendite di vetture aziendali, mentre per il noleggio il calo si attesta al 2,5%
(a seguito di una crescita del 3% a giugno). Il
Plan PIVE 2, secondo quanto
dichiarato dall’Associazione spagnola
dei Costruttori ANFAC pochi
giorni fa, ha ormai superato le 115.000 prenotazioni, pari a oltre il 70% del
budget previsto. In base alle stime degli operatori del settore, i fondi
stanziati per il piano entro fine mese saranno esauriti, ad appena sei mesi
dall’entrata in vigore della misura. La media giornaliera degli ordini
raccolti, infatti, è passata da 1.000 a quasi 2.000. ANFAC ribadisce
l’importante impatto economico del piano, anche in termini di entrate
tributarie: si stima, infatti, che la sola domanda aggiuntiva generata dal
provvedimento abbia portato alle casse dello Stato più di 100 milioni di Euro
di extra-gettito.
Per la fine del 2013
si prevede un mercato poco sotto le 700.000
unità immatricolate, il
55% delle quali nel canale dei privati.
In Francia, a giugno 2013 – che ha
contato un giorno lavorativo in meno rispetto a giugno 2012 (20 giorni contro 21), le
immatricolazioni si attestano
a 191.355 unità (-8,4%), mentre nei primi sei mesi
dell’anno (123 giorni lavorativi contro i 125 del primo semestre 2012), i
volumi complessivi ammontano a 931.476 unità, con una contrazione dell’11,2%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo l’AVERE (l’Associazione nazionale per lo sviluppo
della mobilità elettrica), nei primi sei mesi del 2013, in Francia, sono state
vendute 4.779 vetture elettriche, ovvero circa il doppio rispetto allo stesso
periodo del 2012, mentre le vendite di vetture ibride hanno raggiunto le 22.702
unità, volumi cinque volte superiore a quelli di un anno fa.
In occasione della conferenza stampa di metà anno, tenutasi
a Berlino il 2 luglio scorso, il
Presidente dell’Associazione tedesca dell’industria
automotive VDA ha commentato l’andamento del mercato domestico riferendosi da
un lato all’ineludibile influenza della
crisi in atto in Europa occidentale – che alimenta un clima
di insicurezza e induce i
consumatori tedeschi a rimandare le decisioni d’acquisto -
dall’altro ricordando che il primo semestre 2013 si confronta con una prima
metà del 2012 ancora positiva (+1% nel
primo semestre 2012 e +3% a giugno 2012). I cali di mercato
a cui si è assistito negli ultimi mesi dovrebbero quindi attenuarsi nella
seconda parte dell’anno, confrontandosi con una seconda metà del 2012 in cui il
mercato aveva registrato una flessione del 7%. VDA prevede una chiusura d’anno
tra 2,9 e 3 milioni di nuove auto immatricolate e si aspetta che nei prossimi
anni il mercato tedesco si stabilizzi attorno ai 3 milioni di unità
l’anno, anche contando sugli effetti dell’attuale posticipo
degli acquisti da parte dei privati e delle imprese. Intanto, ad oggi, l’età
media delle vetture circolanti in Germania
è salita a 8,7 anni (era 7,7 anni nel 2007), con un nuovo
record negativo.
Per il mercato
inglese, infine, giugno è il sedicesimo mese consecutivo in crescita, con
214.957 immatricolazioni (+13,4% su giugno 2012) e un rialzo del 21,3% delle
vendite nel canale dei privati. Questo risultato ha spinto i volumi totalizzati
nel primo semestre oltre la soglia del milione di unità, con 1.163.623
immatricolazioni complessive (+10%) e una crescita del 17,1% nel canale dei
privati. A giugno le vendite di vetture ad alimentazione alternativa hanno
registrato un incremento del 26,2% e nel primo semestre 2013 la media delle
emissioni di CO2 delle vetture nuove si attesta a 129,1 g/km, il 3,7% in meno
rispetto alla prima metà del 2012.
La crescita dei livelli occupazionali e un’attenta politica
monetaria hanno risollevato il clima di fiducia dei consumatori, inducendoli a
tornare ad acquistare vetture nuove dopo
un lungo periodo post-recessivo di fermo, e a distanza di
tre anni dagli ultimi incentivi
all’acquisto, complici anche le allettanti formule di
finanziamento proposte dai Costruttori e l’opportunità di ridurre i consumi
approfittando dell’offerta di modelli sempre più efficienti.
Si segnala, infine, che lo scorso 12 luglio, SMMT ha annunciato
l’avvio, per iniziativa congiunta dell’industria automotive inglese e del
Governo, di un piano strategico di investimenti per oltre un miliardo di
sterline, come finanziamento aggiuntivo per i prossimi 10 anni, volto ad
assicurare lo sviluppo dell’industria degli autoveicoli e della componentistica.
Sviluppato sotto la guida dell’Automotive Council, il piano
di investimenti prevede l’istituzione di un Advanced Propulsion Centre per
l’R&D e di una Automotive Investment Organization per indirizzare gli
investimenti sul territorio da parte dei player globali
della componentistica automotive, oltre alla creazione,
sempre nell’ambito dell’industria automotive, di 7.600 apprendistati e 1.700 opportunità
di lavoro per
i laureati nei prossimi 5 anni.
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