- Trentacinque anni dopo la vittoria del 1978, il ritorno di
Alpine alla 24 Ore di Le Mans si
rivela un successo. - L’interesse suscitato dal progetto della partecipazione
di Alpine A450 alla corsa di resistenza nella Sarthe è la chiara dimostrazione
dell’entusiasmo e della passione che circondano il Marchio di Dieppe. - Tristan Gommendy, Nelson Panciatici e
Pierre Ragues concludono al nono posto in categoria LM P2. - L’équipe Signatech Alpine riceve il 38°
Premio ESCRA per la migliore assistenza tecnica alla 24 Ore di Le Mans. - Prossimo appuntamento per l’équipe
Signatech Alpine in Austria, per la terza manche dell’European Le Mans Series, il 19 e 20 luglio.
Il primo obiettivo è raggiunto con il ritorno di Alpine in
competizione. Annunciata l’8 marzo, questa partecipazione alla 24 Ore di Le
Mans 2013 in categoria LMP2 ha permesso di misurare l’inarrestabile sostegno
del pubblico.
In pista, Tristan Gommendy, Nelson Panciatici e Pierre
Ragues hanno raggiunto il traguardo. Rallentati da un inizio di corsa
complicato, con due interventi del team Signatech Alpine in pit lane, sono poi
passati dal cinquantunesimo al quindicesimo posto nella classifica generale
finale, e al nono posto in categoria LM P2.
Prova dell’efficacia dell’équipe Signatech Alpine, una
giuria ha consegnato il 38° Premio ESCRA (Ecole Supérieure du Commerce des
Réseaux de l’Automobile – Scuola superiore del commercio delle reti
automobilistiche) per la migliore assistenza tecnica della 24 Ore di Le Mans ai
meccanici Michaël Bimont, Pierre Gaches, Benoît Hamel e Denis Motot, capo
vettura. Il premio era già stato attribuito all’équipe Renault Alpine, vincitrice
nel 1978.
«La prima certezza è
la qualità della nostra équipe», sottolinea Philippe Sinault, Team Principal di
Signatech Alpine. «Il lavoro effettuato in queste ultime settimane, e ancor più
in queste 24 Ore, è stato eccezionale. Siamo fieri di vedere i nostri meccanici
premiati da una giuria. È importante, perché è con loro che vogliamo costruire
il futuro. Abbiamo anche potuto valutare il desiderio del pubblico di veder
continuare la storia di Alpine. La corsa è stata moralmente difficile. Abbiamo
dimostrato di avere un grande potenziale. La frustrazione è stata attenuata dal
bel recupero realizzato: dovevamo dimostrare di cosa siamo capaci! Ma solo la vittoria è bella, e faremo tutto
il possibile per raggiungere questo nuovo obiettivo il più rapidamente
possibile!».
Nelson Panciatici: «Penso che siamo stati efficaci. I tempi
al giro mostrano che eravamo in linea. Sono ovviamente deluso del risultato
finale. Il mio ultimo turno è stato il più difficile, ma non avevamo più niente
da giocarci. Abbiamo un potenziale con questa équipe e l’Alpine A450… Lo
abbiamo dimostrato!».
Tristan Gommendy: «È stata un’edizione particolarmente
difficile. Abbiamo commesso qualche piccolo errore, non siamo rimasti nel
plotone durante la prima parte della corsa. Abbiamo fatto il massimo per
ritornare in gara. È alla fine della corsa che mi sento meglio e che posso
correre di più. Il mio ultimo turno è stato realmente gradevole. Credo di
essere rimasto circa tre ore nell’auto, ma conserveremo un ottimo ricordo di
questa edizione, che segnava il ritorno di Alpine a Le Mans!».
Pierre Ragues: «Credo che sia stata l’edizione più difficile
delle sette cui ho partecipato. Non ho fatto neanche un turno senza pioggia. Le
condizioni della pista cambiavano costantemente. Per il ritorno di Alpine a Le
Mans, le condizioni avrebbero potuto essere più favorevoli! Dovevamo
assolutamente arrivare al traguardo, soprattutto dopo i problemi che abbiamo
avuto all’inizio della corsa. Per quanto mi riguarda, ho fatto il massimo, ma
sono un po’ deluso e frustrato, perché le nostre ambizioni per il podio erano
raggiungibili».
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