martedì 21 maggio 2013

Auto: gli italiani non rinunciano al nuovo. E’ la Punto la più amata dal bel Paese


A differenza delle aspettative, il comportamento d’acquisto degli italiani nei confronti delle quattro ruote è rimasto pressoché invariato negli ultimi due anni: dei veicoli che circolano sulle strade dello Stivale il 6% sono nuovi e il 54% made in Italy. L’auto più amata dagli italiani? La Punto. Mentre le case automobilistiche piangono miseria, dall’ultima indagine sulle assicurazioni auto condotta dall’Osservatorio SuperMoney, portale per il confronto tariffe online, emerge un fenomeno inatteso: non cambiano le abitudini degli italiani, che non rinunciano a comprare un’auto nuova.

Dall’analisi dei preventivi richiesti da 500mila automobilisti, si rileva che il loro comportamento d’acquisto nei confronti delle quattro ruote è rimasto pressoché invariato negli ultimi due anni: ovvero il 6% delle polizze è per auto nuove, di cui italiane il 26%.
Tabella 1 – Percentuali di polizze per nuove auto da maggio 2011 ad aprile 2013

Nuove auto                          2011-2012      2012-2013
nuove/totale                           6,10%               5,57%
nuove italiane/nuove             26,47%            26,40%

Lo studio SuperMoney ha poi analizzato le preferenze del bel Paese in fatto di marche e modelli. Anche in questo caso, si rileva un’attitudine sorprendente, considerati i bollettini dell’industria automobilistica italiana: più del 50% delle auto che circolano nello Stivale è made in Italy, con una doppietta Fiat sul podio. Nella classifica dei dieci modelli più diffusi troviamo stabili nelle prime tre posizioni, le nostre care utilitarie: la Punto (27%); la Panda (12,6%) e la Fiesta (9,7%).
 “Quando abbiamo avviato la nostra analisi sul comportamento d’acquisto degli italiani in fatto di auto, ci aspettavamo di tuffarci nell’ennesimo bagno di sangue – commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney -. Ci siamo, invece, ritrovati nel mare calmo della sera, ovvero in una confortante stabile sobrietà. Sicuramente non c’è da fare salti di gioia, ma non riscontrare trend negativi è una notizia confortante, in questo momento: a differenza dei bollettini di guerra cui siamo abituati dal fronte dell’industria automobilistica italiana, i nostri dati confermano stabili le percentuali del nuovo, del made in Italy e del tipo di modelli prediletti”.



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