lunedì 4 marzo 2013

ANFIA e ACI dedicano uno studio al settore Trasporto merci su strada


E’ stato presentato il 1° marzo scorso a Transpotec Logitec 2013 – in occasione della sessione plenaria del Forum internazionale della logistica e dell’autotrasporto, dedicato al tema Logistica e trasporti sostenibili – lo Studio  ANFIA-ACI  Trasporto merci  su strada. Analisi  economico-statistica delle potenzialità e criticità di un settore  strategico per lo sviluppo sostenibile.

I  numerosi  fattori  di  criticità  del  nostro  sistema  dei  trasporti    come  l’inefficienza  logistica, l’anzianità del parco circolante, la carenza di soluzioni intermodali e di piattaforme logistiche verso l’Europa e verso l’Africa, oltre alla situazione di crisi che investe sia i produttori di autoveicoli e rimorchi, sia le aziende di autotrasporto – hanno spinto ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria   Automobilistica)   e   ACI   (Automobile   Club   d’Italia)   a   mettere    sotto    la   lente d’ingrandimento l’intero  settore,   analizzandone  con   attenzione   le  attuali   dinamiche  e cercando  di coglierne le tendenze di sviluppo.

      “Il settore dei veicoli industriali leggeri e pesanti sta vivendo una fase di forte sofferenza – ha dichiarato Roberto  Vavassori,  Presidente  ANFIA – come mostra l’andamento del mercato domestico, nel 2012 in flessione del 32% rispetto all’anno precedente. I livelli di produzione 2012, secondo i dati preliminari, hanno subito una contrazione meno marcata, del 10% circa rispetto al
2011, grazie al sostegno dell’export. La quota di prodotto destinata alle esportazioni, infatti, negli ultimi anni è progressivamente cresciuta, raggiungendo l’85% del totale nel 2012, e il saldo della bilancia commerciale del comparto, nel 2011, è risultato positivo (+1,7 miliardi di euro) e in crescita rispetto al 2010 (+1,3 miliardi di euro).
Per salvaguardare e rilanciare questa porzione di industria, in uno scenario globale di estrema competitività, occorre avviare  un  concreto processo di  riposizionamento del  sistema  dei trasporti  italiano,   in  direzione   di  una  maggior   efficienza   e  integrazione  delle  diverse modalità  di trasporto. Basti pensare che, ad oggi, nella classifica ‘Logistic Performance Index’ della Banca Mondiale, l’Italia si posiziona al 24° posto, dopo tutte le maggiori economie europee e
internazionali.
Con questo Studio, abbiamo voluto fornire un nostro primo contributo in tal senso, suggerendo i possibili  percorsi  da  intraprendere per  centrare  gli  obiettivi  strategici  del  processo.  A  ciò  si aggiunge  la  proposta,  in  qualità   di  rappresentanti  della  filiera   automotive,  di  lavorare, insieme  agli altri comparti coinvolti, alla definizione di un piano articolato, da presentare  al Parlamento”.

      “Sulle nostre strade viaggia l’85% delle merci – ha affermato Angelo  Sticchi  Damiani, presidente dell’ACI – ma l’Italia sconta ancora la mancanza di una politica della mobilità che interpreti il settore della circolazione e dei trasporti come un fattore strategico per la crescita economica e sociale del Paese.
Non servono  solo risorse  economiche per dare competitività ed efficienza  ai nostri  sistemi di  trasporto, ma anche  un  nuovo  approccio dei  decisori nazionali  e locali:  lo studio ACI- ANFIA propone un sistema integrato di misure che spaziano dalla competitività delle aziende alle politiche per il rinnovo del parco circolante, dal rilancio della produzione nazionale allo sviluppo delle reti infrastrutturali.
L’Automobile Club d’Italia guarda con preoccupazione soprattutto alla battuta d’arresto del rinnovo
del parco circolante, perché un veicolo  moderno  inquina  50 volte meno di un mezzo obsoleto non  catalizzato  e troppi  camion  viaggiano privi  di ABS e degli altri sistemi per la sicurezza stradale”.



Nella realizzazione dello studio si è voluto adottare un approccio induttivo e pragmatico – basato  su  un’importante  ricerca  bibliografica  di  fonti  informative  e  sull’analisi  dei  principali database di settore – e un obiettivo focale concentrico, che partendo da uno scenario internazionale, con particolare attenzione all'Europa, si concentrasse, poi, sul piano nazionale e sulle priorità di intervento per il nostro Paese.

I principali argomenti trattati nei cinque capitoli sono: l’analisi dello scenario internazionale degli scambi di beni e servizi e del ruolo della strada, passando dalla mobilità globale al trasporto merci nell’Europa a 27, fino allo scenario Italiano; l’andamento dell’industria automotive nell’economia mondiale, europea e nazionale, descritto attraverso i dati di produzione e di mercato dei veicoli commerciali e industriali; l’analisi dell’evoluzione del parco autocarri italiano (veicoli commerciali fino a 3.500 kg, autocarri sopra i 3.500 kg, rimorchi e semirimorchi sopra i 3.500 kg); l’analisi delle condizioni di mobilità e sicurezza della rete stradale in Europa e della rete stradale e autostradale in Italia; infine, la descrizione del contesto mondiale e nazionale dell’efficienza logistica.

In base al quadro tracciato da queste analisi, si sono individuati i principali obiettivi da raggiungere per garantire uno sviluppo al sistema del trasporto merci italiano: accrescere la competitività delle imprese di trasporto e dei loro servizi, per reggere la concorrenza del mercato europeo; favorire l’aumento del mercato potenziale dei veicoli industriali italiani in Italia e nel mondo; svecchiare il parco circolante italiano e ridurre l’impatto ambientale dei veicoli; aumentare la sicurezza sulle strade e ridurre drasticamente il numero degli incidenti stradali; accrescere l’efficienza logistica del sistema Paese e potenziarne le infrastrutture.

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