È stato sottoscritto il nuovo Contratto Integrativo
Partecipazione delle rappresentanze sindacali nella
gestione dell’Azienda
Cinque commissioni paritetiche al lavoro sui processi
organizzativi
La
consociata Italiana del Gruppo Volkswagen annuncia di avere firmato il
Contratto Integrativo di Partecipazione Aziendale con le organizzazioni
sindacali. La sigla dell’accordo non ha semplicemente ufficializzato un atto consolidato
come un fondamento della vita aziendale, bensì ha dato il via a una nuova era
per le relazioni di lavoro all’interno di Volkswagen Group Italia (VGI). Quanto
sottoscritto si basa infatti sull’inedita Charta
dei rapporti di lavoro, in linea con quanto definito tra il Gruppo Volkswagen e
il Consiglio di Fabbrica Europeo e Mondiale, che prevede una politica del
personale centrata sulla cultura del contributo attivo e della partecipazione.
“La declinazione italiana della Charta –
dice Goffredo di Palma, Direttore Personale e Organizzazione di VGI – introduce i diritti di partecipazione delle
rappresentanze dei lavoratori: diritto di informazione, di consultazione e di
cogestione. Partecipazione significa coinvolgimento attivo dei Collaboratori
nel processo di sviluppo dell’Azienda e il nuovo documento regola le questioni
normative e la condivisione delle scelte strategiche con le rappresentanze
sindacali”.
Il modello,
ispirato alla cogestione, prevede che il lavoro di Azienda e rappresentanze
sindacali, fianco a fianco, sia principalmente svolto da cinque commissioni paritetiche,
quindi con uguale numero di membri per ciascuna delle due parti.
La
componente più innovativa è certamente rappresentata dal Laboratorio per le Relazioni di Lavoro, che ha il compito di
formulare o valutare proposte innovative e condurre sperimentazioni in tema di
rapporti di lavoro.
La Commissione Organizzazione Aziendale garantisce
il diritto di partecipazione relativamente alle attività riferite a sistemi di
retribuzione, organizzazione aziendale, informazione e comunicazione, sicurezza
sul lavoro e tutela della salute, analisi e controllo dei processi aziendali, nonché
sostenibilità sociale ed ecologica.
Ancora più importante
è l’attività della Commissione Tecnica
Produttività che valuta le performance del Personale del Centro di
Distribuzione Ricambi ai fini
dell’assegnazione
del premio individuale di produttività. Questa gestione personalizzata
dell’importo del bonus (che prima prevedeva una cifra uguale per tutti i
Collaboratori), è una delle novità introdotte dal Contratto Integrativo che,
inoltre, ha confermato i due premi di produttività annuali, collettivo e
individuale, per il Personale degli uffici.
La Commissione Conciliazione Lavoro e Famiglia
è dedicata ai temi della differenza di genere e delle pari opportunità tra
uomini e donne. Esisteva già da diversi anni una Commissione Pari Opportunità,
ora la focale si allarga alle nuove forme di flessibilità dell’orario di lavoro
(la banca tempo in VGI è già in vigore da dieci anni) e di part-time, ai programmi di supporto ai genitori, al
telelavoro e, in generale, alla pianificazione di interventi a favore del
corretto equilibrio tra vita privata e vita professionale dei Collaboratori. A tal
proposito, va sottolineato l’aumento del fondo istituito nel 2006 a supporto
del costo che i Collaboratori sostengono per l’asilo nido (attualmente sono 23
le strutture convenzionate con l’Azienda).
La Commissione per il Lavoro in Somministrazione,
infine, annovera tra i compiti principali l’equiparazione assoluta dei
lavoratori interinali con i dipendenti dell’Azienda. Viene attivato un
monitoraggio per individuare i settori in cui si fa maggiore ricorso al lavoro
in somministrazione, occupandosi anche di definire percorsi di stabilizzazione
e valutare la congruenza tra inquadramenti e mansioni effettivamente svolte.
“Ascolto, condivisione
e coesione sociale sono gli assi portanti del nuovo Contratto Integrativo –
sottolinea di Palma – che si inserisce
nel solco della tradizione del Gruppo Volkswagen; anche le diverse misure
normative, quali i 3 giorni addizionali di permesso retribuito garantiti al
padre alla nascita del figlio o l’aumento del contributo dell’Azienda ai fondi
di previdenza integrativa, confermano l’approccio pragmatico e la visione
internazionale che le rappresentanze sindacali e aziendali perseguono in ogni
momento di confronto”.
Soddisfatti i segretari di categoria di Verona: “Il
nuovo contratto è innovativo”, affermano
congiuntamente Andrea Sabaini, Fisascat CISL, e Floriano Zanoni, Filcams CGIL, “e può avviare un concreto processo di
evoluzione delle relazioni di lavoro, in cui la partecipazione, e non la
riduzione dei diritti, diventa la strategia vincente anche per aumentare la
competitività dell’impresa. L’approvazione quasi unanime da parte dei
lavoratori (92% dei votanti), sottolinea positivamente la nascita di un modello
che considera il coinvolgimento dei lavoratori stessi, attraverso le
rappresentanze, un valore primario”.
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