Le trasmissioni rappresentano l’interfaccia tra il motore, il veicolo e guidatore e pertanto rivestono una sempre maggiore importanza nell’ambito della progettazione di una vettura.
Una trasmissione moderna deve mediare tra le richieste dei clienti e i recenti trend nell’evoluzione delle vetture e dei motori.
Ad oggi il mercato europeo è dominato dalle trasmissioni manuali (MT) che, come punti di forza, presentano alta efficienza, bassi costi e soprattutto lasciano il pieno controllo del guidatore sull’auto.
Le tradizionali trasmissioni automatiche (AT) sono invece preferite dal mercato nordamericano, mentre quello giapponese è dominato dai cambi a variazione continua (CVT). In questi mercati il comfort e la praticità sono privilegiati a fronte di una minore efficienza, maggiori consumi e maggiore peso. Inoltre questi tipi di cambio penalizzano la guida sportiva, aspetto che non è apprezzato dal mercato europeo.
LA TECNOLOGIA DUAL CLUTCH
I primi tentativi di riempire il vuoto tra cambi automatici e manuali, hanno portato allo sviluppo delle trasmissioni robotizzate (AMT), ambito nel quale il Gruppo Fiat è stato pioniere. Questa tecnologia garantisce un’alta efficienza della trasmissione, con un utilizzo ottimale della mappa di consumo specifico del motore, ma presenta un’inaspettata interruzione della coppia nella modalità automatica, penalizzando così il comfort di marcia.
La trasmissione a doppia frizione è un notevole passo avanti: elimina infatti l’interruzione di coppia migliorando efficienza e qualità di guida e soprattutto ottimizza le prestazioni del motore e il consumo di carburante.
Alfa TCT: OBIETTIVI DI SVILUPPO
La trasmissione Alfa TCT è stata progettata tenendo conto dei nuovi trend del mercato automobilistico e delle tecnologie dei motori, nello specifico sono stati tenuti in considerazione i seguenti aspetti:
· Aumento della coppia motore
· Riduzione delle cilindrate
· Riduzione dei giri massimi
· Aumento delle dimensioni dei pneumatici
· Esigenza delle quattro ruote motrici
Tutto questo tenendo conto di richieste quali:
· Alta efficienza
· Basso peso
· Divertimento di guida
TECNOLOGIE A CONFRONTO: CAMBIO CON FRIZIONI A SECCO O IN BAGNO D’OLIO
Efficienza, peso e compatibilità con lo Start&Stop sono state le principali linee guida che hanno portato la scelta sulla tecnologia dual clutch. Le frizioni a secco sono notoriamente più efficienti di quelle in bagno d’olio: dissipano energia solo quando sono attivate durante lo spunto e nel cambio marcia.
Le frizioni in bagno d’olio, al contrario, dissipano energia anche quando non sono in azione, causando le cosiddette “perdite per attrito viscoso”.
Inoltre le frizioni a secco sono raffreddate per naturale convezione dell’aria che le circondano. Le frizioni in bagno d’olio, data la loro natura, hanno bisogno di un flusso forzato di olio per il raffreddamento.
Questo richiede una pompa aggiuntiva, con relativa perdita di energia, una quantità quasi tripla di olio e un radiatore dedicato. Tutti questi elementi aggiungono inefficienze e aumentano il peso, caratteristiche che si evitano nel caso della frizione a secco Alfa TCT.
ALFA TCT: COME FUNZIONA
L’idea del cambio a doppia frizione, come l’Alfa TCT, è piuttosto semplice.
Il modo migliore per descriverlo è immaginare due trasmissioni, posizionate in parallelo (anche se fisicamente sono concentriche), ognuna delle quali ha la propria frizione.
Una gestisce le marce dispari (1, 3 e 5) e l’altra quelle pari (2, 4 e 6). Il cambio tra due marce consecutive avviene innestando la marcia desiderata, mentre la precedente è ancora inserita, e quindi trasferendo il flusso di potenza da una “metà trasmissione” all’altra, scambiando gradualmente le due rispettive frizioni.
Il grande vantaggio di questo processo è che il motore è meccanicamente sempre collegato alle ruote, dando la sensazione di un’immediata reazione del veicolo ai comandi del guidatore. Non è solo una sensazione: è un fatto reale, che minimizza la tipica dissipazione di energia dei convertitori di coppia delle trasmissioni automatiche tradizionali durante lo spunto e le scalate.
ALFA TCT: COME È FATTO
L’Alfa TCT è una trasmissione a sei marce con un’ampia apertura.
Pesa soltanto 81 kg, olio, cablaggi e unità di controllo inclusi: tutto ciò rappresenta una significativa riduzione di peso, circa 10 kg, se rapportata - a parità di coppia - con una trasmissione automatica o a variazione continua.
L’architettura della trasmissione è a tre assi, con scatola di alluminio a due pezzi. I rotismi del cambio sono caratterizzati da un albero secondario superiore di lunghezza ridotta per soddisfare i requisiti di sicurezza nei crash test.
L’UNITÀ DUAL CLUTCH E L’INNESTO DELLE MARCE
Il sistema di attuazione delle frizioni e dell’innesto marce dell’Alfa TCT si basa sulla tecnologia elettro-idraulica.
L’unità a doppia frizione dell’Alfa TCT è un benchmark ingegneristico per quanto riguarda la compattezza. La sua principale caratteristica è l’adozione di un’asta coassiale per l’attuazione della frizione delle marce dispari. Quest’asta è connessa a un attuatore a pistone idraulico, posizionato sul lato posteriore della scatola del cambio.
La frizione delle marce dispari (K1) è normalmente chiusa, come nelle convenzionali trasmissioni manuali, scelta dettata anche da considerazioni di risparmio energetico: poiché l’utilizzo della frizione per le marce dispari è statisticamente maggiore nel ciclo urbano e extraurbano, la potenza idraulica per mantenerla chiusa rappresenterebbe uno spreco.
La frizione per le marce pari (K2) è azionata con un cilindro idraulico convenzionale ed è controllata in forza, sempre per ragioni di compattezza.
La dispersione di calore dall’unità a doppia frizione è stata studiata nel dettaglio: il risultato è un modello fisico accurato, che risiede nell’unità di controllo della trasmissione e che forma la base delle strategie di controllo e della protezione termica del gruppo frizione.
IL SISTEMA ELETTROIDRAULICO DI ATTUAZIONE FRIZIONI E MARCE
L’Alfa TCT è una tecnologia elettroidraulica che garantisce prestazioni, efficienza e compattezza.
Il sistema comprende una pompa idraulica, un accumulatore e un modulo di attuazione marce e frizioni.
La pompa elettrica dell’olio, nella guida urbana, è raramente attiva per più del 20%, indice dell’efficienza del sistema.
Il sistema di azionamento comprende 5 elettrovalvole, 2 per le frizioni e 3 per il cambio marcia. Comprende anche 5 sensori “contact-less” che controllano la marcia innestata.
Grande attenzione è stata data alla sicurezza del sistema di azionamento, garantita sia dal progetto del sistema stesso che dalle relative strategie di controllo. Oltre a queste misure, gli algoritmi di controllo della trasmissione monitorano continuamente la reale posizione di ogni attuatore, in modo da intervenire in caso di situazioni non volute.
L’UNITÀ DI CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE
L’unità di controllo della trasmissione Alfa TCT utilizza la stessa moderna piattaforma elettronica usata nei recenti motori MultiJet II e MultiAir.
I loop di controllo più critici sono eseguiti ogni due millisecondi (500 Hz) in modo da assicurare alte prestazioni del sistema, reattività e una maggiore sicurezza.
STRATEGIE DI CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE
Le strategie di controllo della trasmissione sono state sviluppate direttamente in-house e funzionano in un ambiente multitasking, per soddisfare il requisito di frequenza minima di controllo delle singole funzioni.
Possono essere raggruppate come segue:
Controlli di azionamento
Sono le strategie di controllo che sfruttano le alte prestazioni raggiungibili con gli attuatori elettroidraulici.
Logiche di autocalibrazione
Si tratta di algoritmi che consentono l’auto-adattatività delle logiche di controllo per compensare totalmente eventuali variazioni delle caratteristiche del sistema come la temperatura, l’umidità, l’usura e la dispersione.
Strategie per lo spunto e il cambio marcia
A seconda delle performance richieste, l’Alfa TCT mette a disposizione diversi modi di guida attraverso il selettore Alfa D.N.A. e la leva del cambio:
· Dynamic / Natural / All Weather
· Automatic / Manual (tip)
Ad ogni combinazione di queste modalità corrispondono specifiche logiche e tarature del motore e del cambio. La funzione di trascinamento del veicolo (creeping) è stata ottimizzata grazie alla collaborazione con la funzione Hill Holder del sistema frenante.
L’Alfa TCT adotta il cosiddetto “power based powertrain drivability concept”: durante lo spunto o nel cambio marcia, la coppia motore desiderata è decisa dall’unita di controllo della trasmissione e implementata dall’unità di controllo del motore, secondo il principio per cui, premendo il pedale dell’acceleratore, il guidatore abbia bisogno una certa potenza alle ruote. E’ compito dell’unità di controllo della trasmissione stabilire la coppia motore ottimale ed il relativo regime che consentono di ottenerla.
Il risultato finale è che il controllo del motopropulsore è preciso e affidabile, qualsiasi siano le condizioni ambientali e la volontà del guidatore.
Infine, l’integrazione del controllo del powertrain con quello del sistema frenante, permette un ottimale funzionamento dello Start&Stop che è totalmente compatibile con le caratteristiche dell’Alfa TCT.
IN SINTESI
Per riassumere, il cambio Alfa TCT è caratterizzato da:
· Elevata competitività rispetto ai cambi automatici convenzionali in termini di comfort, ma con un'efficienza e una guidabilità nettamente superiori
· Architettura compatta ad alta densità di coppia
· Tecnologia a doppia frizione a secco per alta efficienza e peso ridotto
· Frizione e sistemi di attuazione dei cambi marcia elettroidraulici a garanzia di alte prestazioni e compattezza
· Integrazione con Start&Stop
· Strategie integrate di controllo della trasmissione e del motore per massimizzare efficienza e robustezza e per una guida fluida e al tempo stesso prestazionale
Un anno di successi per Alfa Romeo grazie a Giulietta
Il 2011 è stato un anno di grande crescita per Alfa Romeo che in Europa è passato dall’0,8% all’1,% proprio grazie a Giulietta. Le quote della vettura rappresentano infatti il 2,8% in Europa e il 14,5% in Italia: sono le più alte mai raggiunte da un’Alfa Romeo nel segmento delle compatte.
In termini assoluti, nel 2011 sono state immatricolate circa 80.000 vetture in Europa, di cui il 45% in Italia (35.000). I mercati esteri sui quali Giulietta ha fatto registrare i risultati migliori sono quelli francese (più di 9.200 vetture), inglese (più di 7.100 vetture) e tedesco (più di 6.300 vetture) e dal lancio le Giulietta ordinate in tutto il mondo sono state quasi 140.000.
Nella commercializzazione della vettura vengono preferiti gli allestimenti alti di gamma “Distinctive” e “Exclusive” i quali pesano circa il 90% del totale.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, le vendite sono sbilanciate verso le versioni più potenti: ad esempio il 1.4 MultiAir 170 cv ha un mix di vendita del 15%, circa 7 volte la media del segmento in questa fascia di potenza. La motorizzazione in assoluto più venduta è il 1.6 MultiJet 105 cv, che ha fatto registrare il 35% sul totale delle vendite.
Il colore più venduto è il bianco ghiaccio, che tutti ricorderete per le pubblicità e che è scelto per il 35% delle vetture, mentre i rossi, immancabili nella gamma Alfa, rappresentano circa il 16% del totale. A proposito di rosso, i pack sport presenti nella gamma Giulietta sono molto aprrezzati, tra i clienti che scelgono gli allestimenti Distinctive/Exclusive, quasi uno su due personalizza la propria Giulietta con il loro tocco sportivo.
Giulietta ha da subito conquistato un target di pubblico molto ampio e diversificato: la vettura è stata preferita da clienti con un’età media di 40 anni e un’istruzione medio-alta, dalle donne per un 20% (in linea con il mercato) mentre le famiglie rappresentano ben la metà degli acquirenti, rispetto alla media del segmento che è di un quinto. Questi ultimi due dati rappresentano un inversione di tendenza nel target Alfa Romeo, a testimoniare quanto l’eleganza e praticità della vettura sia stata apprezzata dal pubblico.
Non sono solo i clienti, però, ad aver premiato Giulietta, dal suo lancio ad oggi, la vettura ha infatti raccolto numerosi premi e riconoscimenti anche da parte vostra, come potete vedere alle mie spalle.
I motivi dietro a un successo così importante sono semplici: Giulietta ha saputo mantenere le promesse fatte al lancio:
· l’handling e il piacere di guida,
· la qualità ed i costi di esercizio contenuti,
· il comfort e l’abitabilità,
· la sicurezza attiva e passiva.
Giulietta ha saputo inserirsi nella tradizione delle migliori Alfa Romeo, raccogliendone l’eredità in termini di performance dinamiche, senza scendere a compromessi con l’efficienza e la comodità nell’uso quotidiano.
Il segreto di queste performance è frutto di una continua ricerca tecnologica che trova in Giulietta la sua massima espressione.
· L’architettura compact realizzata con materiali ad alta resistenza che hanno permesso di contenere il peso della struttura,
· lo sterzo Dual Pinion e i sofisticati schemi delle sospensioni,
· il selettore dinamico di guida Alfa DNA e i pluripremiati motori MultiJet e MultiAir.
Queste sono le innovazioni che hanno decretato il successo del progetto. A tutto ciò oggi si aggiunge il cambio Alfa TCT che completa la straordinaria dotazione tecnologica della vettura.
Per chi crede che le prestazioni debbano scendere a compromessi con la sicurezza, Giulietta cambia le carte in tavola imponendosi come l’auto più sicura della sua categoria.
Parlando di una vettura che mira al top sia nell’uso sportivo che in quello quotidiano, la sicurezza è sempre stata una priorità per noi come per i nostri clienti. Oltre alle doti dinamiche di Giulietta sono presenti infatti, di serie su tutte le versioni, sistemi di sicurezza unici come:
· l’Alfa DNA con Q2 elettronico (sistema che in curva premette di trasferire la coppia alla ruota esterna in modo da impedire all’anteriore di sottosterzare, guadagnando così in trazione, sicurezza e guidabilità della vettura).
· Il DST (che attraverso un impulso al volante suggerisce al conducente le correzioni di guida da effettuare in caso di emergenza).
· Il Pre-fill (che garantisce la massima prontezza di frenata in caso di pericolo).
· A questi si aggiungono:
o il sistema anti-whiplash,
o le cinture a tre punti con doppio pretensionatore,
o i 6 airbag di serie
o e l’ESP.
Tutti questi contenuti si traducono in una sicurezza attiva e passiva da record: lGiulietta è risultata la compatta più sicura di sempre tra quelle testate da EuroNcap. Questo dato è ancora più importante se si pensa che, nonostante i più rigidi parametri introdotti da EuroNcap e i lanci di nuove vetture, Giulietta rimane ad oggi l’indiscusso punto di riferimento tra le compatte per quanto riguarda la sicurezza.
Il comfort di Giulietta raggiunge livelli d’eccellenza, forte di un’elevata qualità costruttiva su tutti i fronti. Per esempio, iIl comfort di marcia è di classe superiore grazie alla capacità di filtraggio longitudinale e verticale da parte delle sospensioni.
Lo stesso vale per l’insonorizzazione dell’abitacolo che, con vetri laterali più spessi del 25% e doppie guarnizioni alle portiere, nelle prove è risultata la migliore tra le sue concorrenti dirette, sia come indice di articolazione che nel test di passaggio a 50km/h sul porfido.
Per quanto riguarda gli interni, Giulietta riesce a coniugare look and feel da vera sportiva con una grande praticità nell’uso quotidiano. L’abitabilità è infatti un punto di forza: l’alta qualità dei materiali utilizzati per la plancia e una generale ergonomia degli spazi interni contribuiscono a un’elevata vivibilità dell’abitacolo. Anche per la capacità di carico non si è scesi a compromessi, grazie a un bagagliaio dalla forma molto regolare e completamente sfruttabile, con una larghezza tra i passaruota di 1023 mm e una capacità massima di 350 lt. Questi sono gli elementi alla base di un successo così trasversale, in grado di abbracciare una clientela ampia che include anche le famiglie.
Infine, al volante, la percezione dinamica che offre la vettura è ineguagliabile. Nella prova di rollio, da vera Alfa Romeo, Giulietta fa registrare il gradiente più basso tra tutte le sue concorrenti dirette.
Ecco una serie di informazioni a riprova della bontà costruttiva di Giulietta. Ad iniziare dai tagliandi: rispetto alla concorrenza, Giulietta è la vettura che deve effettuarne il minor numero nei primi 3 anni di vita o a 90.000 km. Tutto questo a testimoniare l’efficienza e i bassi costi di gestione che hanno fatto preferire la vettura non solo dai privati ma anche dalle flotte, dove Giulietta è la vettura più venduta in Italia e sta entrando nelle policy di tutte le principali aziende in Europa.
Di certo, un indice della qualità al top di Giulietta è il suo mantenimento del valore nel tempo: secondo enti terzi come Eurotax, sul mercato dell’usato mantiene le migliori quotazioni tra le vetture del suo segmento. I valori a dodici mesi sono per il mercato italiano (68,5%), inglese (77,5%) e spagnolo (66,9%). Ma anche in tutti gli altri mercati Giulietta si pone al vertice tra le compatte per il valore residuo.
Un’ulteriore riprova delle doti costruttive di Giulietta è data dall’opinione dei clienti: il 98% si dichiara soddisfatto e la quasi totalità (il 90%) raccomanda la vettura, 15 punti in più sulla media generale del mercato per i modelli al lancio.
L’analisi dei clienti dimostra che caratteristiche come l’handling, il comfort e l’efficienza sono quelle che li soddisfano di più, e la loro soddisfazione cresce al crescere dei chilometri percorsi.
Proprio il dato sull’efficienza testimonia l’ottimo rapporto prestazioni/consumi della vettura, e verrà ulteriormente incrementato grazie all’introduzione dell’Alfa TCT.
Per cui, se si pensa che da sempre le prestazioni pesino su efficienza e consumi, Giulietta rovescerà gli schemi: con il nuovo cambio automatico Alfa TCT ottiene valori di assoluta eccellenza nel segmento, migliorando il già ottimo cambio manuale. Per entrambe le motorizzazioni che prevedono il TCT, lo scatto da zero a cento migliora e si riducono al contempo i consumi e le emissioni di CO2.
Considerando il rapporto potenza ed emissioni, Giulietta si posiziona nell’area best in class sia per la motorizzazione benzina che per quella diesel. Non solo rispetto ai motori di pari potenza, bensì anche nel confronto con versioni di potenze inferiori. Un esempio tra tutti: paragonando Giulietta 1.4 MultiAir 170 CV TCT con una vettura come la Golf - a parità di potenza e cambio automatico (1.4 TSI 160 CV DSG) - Giulietta consuma (-0,8 Lt/100km) e inquina (-18 gr CO2/km) meno. Per pareggiare i consumi e le emissioni di Giulietta, la Golf deve rinunciare a 65 CV e al cambio automatico.
Erede di una grande tradizione, quindi, l’Alfa Romeo Giulietta riesce a coniugare feeling di guida e prestazioni al top con l’efficienza di una vettura confortevole e all’avanguardia sotto tutti i punti di vista. Dunque, l’innovativo cambio a doppia frizione Alfa TCT completa la ricca offerta tecnologica della vettura.
Giulietta mantiene tutte le caratteristiche di handling, comfort e sicurezza, migliorando ulteriormente performance ed efficienza, nel totale rispetto dell’ambiente. Tutto questo ci permetterà di aumentare la copertura del segmento delle compatte in Europa di circa il 10%, con punte del 30% in Svizzera e Olanda.
Nel mondo, Giulietta sarà lanciata e potrà competere anche sui mercati dominati dai cambi automatici come quello giapponese e quello australiano.
Dall’apertura degli ordini ad oggi, la richiesta del cambio automatico Alfa TCT sul totale delle vetture è del 15%, quindi già superiore alla media europea, promettendo un grande successo di vendite per il futuro.
Infine, va ricordato che l’11 febbraio, in Italia, esordirà il 1.4 Turbo 105cv (Giulietta 18.770 euro – Progression 19.820 euro): è un nuovo motore che si inserisce nella gamma di Giulietta mantendendo le sue promesse in termini di sportività con motori tutti turbo e si rivolgerà ad un pubblico giovane e dal cuore sportivo con un’offerta più accessibile. Ad una settimana di distanza, il 18 febbraio, verrà lanciato il 1.4 120 CV Turbo GPL (Giulietta 22.370 euro – Progression 23.450 euro – Distinctive 24.870 euro), un entusiasmante concentrato di potenza e tecnologia, capace di associare performance di alto livello al rispetto dell’ambiente e a bassi costi di gestione.
Alfa TCT, il miglior cambio automatico della categoria per rapporto efficienza-prestazioni
Abbinato ai propulsori 1.4 TB MultiAir da 170 CV e 2.0 JTDM da 170 CV del modello Giulietta, il cambio automatico a doppia frizione a secco Alfa TCT di ultima generazione è il nuovo punto di riferimento della categoria per il rapporto tra performance, consumi ed emissioni. In particolare, l’innovativa trasmissione assicura un comfort di guida e un feeling sportivo superiori rispetto ai cambi automatici con convertitore di coppia, ma con una migliore efficienza. Da sottolineare che il cambio Alfa TCT consente un miglioramento del consumo anche rispetto alle corrispondenti versioni con trasmissione manuale, grazie alla gestione integrata e intelligente del motore e del cambio, ai fini di ottimizzare il sistema motopropulsore sia in termini di prestazioni, sia in termini di efficienza.
La trasmissione funziona in modalità completamente automatica oppure, se l’utente lo desidera, in modalità sequenziale. L’utente può gestire manualmente le posizioni “up and down” della leva del cambio, precisa ed ergonomica, alla quale è possibile abbinare i "shift paddles" al volante. Grazie al selettore di guida Alfa D.N.A., il guidatore può anche personalizzare il carattere della propria vettura esaltandone le doti di comfort, performance, sicurezza ed efficienza.
Nella versione Giulietta con Alfa TCT equipaggiata con il motore 1.4 TB MultiAir da 170 CV ("Best New Engine 2010"), la velocità massima è di 218 km/h con appena 7,7 secondi per passare da 0 a 100 Km/h. Pur con queste prestazioni eccellenti, i consumi e le emissioni sono straordinariamente contenuti: 5,2 l/100Km nel ciclo combinato e 121 g/km di CO2, valori che rendono Giulietta la compatta benzina più ecologica ed efficiente del mercato, perfino confrontandosi con versioni a cambio manuale di concorrenti con livelli di potenza e prestazioni decisamente inferiori.
Anche in abbinamento al motore diesel 2.0 JTDM da 170 CV i valori registrati sono da primato: infatti, rispetto alla stessa versione con cambio manuale, l'accelerazione da 0 a 100 km/h passa da 8,0 secondi a 7,9 secondi, i consumi (ciclo combinato) passano da 4,7 l/100Km a 4,5 l/100Km mentre le emissioni CO2 raggiungono un livello ai vertici della categoria per un motore di questa potenza pari a 119 g/Km (124 g/Km con il cambio manuale). I bassi costi di gestione di questa vettura, uniti ai consumi ridotti, ne fanno una scelta ideale anche per le flotte aziendali.
Il nuovo cambio Alfa TCT, concettualmente, è composto da due trasmissioni in parallelo, una per le marce pari ed una per le dispari, ognuna con la sua frizione, che consentono la selezione e l'innesto della marcia successiva mentre quella precedente è ancora innestata. Il cambio marcia viene quindi effettuato con un semplice scambio graduale, ma velocissimo, delle corrispondenti frizioni garantendo la continuità di erogazione di coppia e, quindi, di trazione. Il risultato è un comfort di guida ed un feeling sportivo superiore a quello offerto dai cambi automatici convenzionali (con convertitore di coppia) caratterizzato dalla connessione costante del motore alle ruote, dalla sensazione di una maggiore velocità di cambiata, dalla possibilità di selezionare tra modalità manuale o automatica, il tutto senza significativa perdita di potenza in fase di cambio marcia. Inoltre, i consumi si riducono fino al 10% rispetto ad un cambio automatico tradizionale. La tecnologia Alfa TCT, che impiega frizioni a secco (“Dry”), permette inoltre la naturale integrazione col sistema Start&Stop, una funzionalità non sempre disponibile con i cambi automatici tradizionali, che assicura un ulteriore vantaggio in termini di consumi soprattutto nell’impiego urbano.
Il sistema di azionamento delle marce e delle frizioni è elettroidraulico ad alta potenza specifica ed efficienza. Il tempo di cambiata, anche se impercettibile, nel cambio Alfa TCT può essere ridotto al minimo accettabile in termini di comfort a seconda della selezione della leva Alfa D.N.A., mentre il sistema elettrico di pressurizzazione dell’olio idraulico di azionamento viene attivato soltanto quando necessario, minimizzando quindi le perdite parassitiche dell’intero sistema.
Il funzionamento del cambio Alfa TCT è progettato anche per sfruttare al meglio l’interazione del motopropulsore con i sistemi vettura. Per permettere il miglior comportamento su strada a seconda delle condizioni di guida e delle volontà del guidatore, il cambio interagisce con l’Alfa D.N.A., con il sistema frenante, quello del controllo motore e con il controllo di stabilità del veicolo (VDC). Il controllo del motopropulsore individua automaticamente le condizioni stradali, i gradienti e le curve e ottimizza la trazione selezionando sempre la marcia più appropriata e gestendo nel modo più opportuno l’erogazione della coppia motore e la modulazione delle frizioni. Grazie all’altissima velocità di elaborazione dei parametri, il cambio è in grado di adattare in tempo reale il suo comportamento. Ad esempio, durante la percorrenza di una curva, il cambio marcia può essere subordinato alla velocità del veicolo e alla posizione della leva Alfa D.N.A.: mentre in modalità Natural il sistema permette le cambiate in curva per massimizzare il comfort, in modalità Dynamic, e quando opportuno, le inibisce per offrire le massime prestazioni. Durante l’intervento dei sistemi ASR/VDC, come anche in modalità All Weather, il motopropulsore della Giulietta con Alfa TCT adegua le proprie prestazioni per assicurare la massima stabilità del veicolo. Nelle partenze da fermo in salita, la gestione del cambio Alfa TCT dialoga con lo Start&Stop e col sistema frenante attraverso la funzione Hill Holder per contribuire a evitare l’arretramento non desiderato del veicolo.
Per quanto riguarda l’ergonomia, quando si parcheggia, si è in coda o si parte lentamente dal semaforo, la vettura si avvia dolcemente, semplicemente lasciando il pedale del freno grazie alla funzione di “Creeping”.
Ulteriori peculiarità della nuova trasmissione Alfa TCT sono la flessibilità di applicazione, data la sua compattezza, e il fatto di impiegare un gruppo doppia frizione a secco (“Dry” - la tipologia di frizione che garantisce il più alto grado di efficienza in termini di consumi tra i cambi automatici) primo al mondo ad garantire fino a 350 Nm di coppia motore trasmissibile, in modo da poter essere accoppiato proprio col propulsore diesel 2.0 JTDM da 170 CV senza limitare la coppia di quest’ultimo, con tutti i vantaggi già citati. Le frizioni sono progettate “a vita” e non necessitano di sostituzione come nel caso dei cambi tradizionali. Se confrontiamo le frizioni a secco (“Dry”) con quelle in bagno d’olio (“Wet”) si può affermare che le prime dissipano energia soltanto durante la fase di slittamento nel cambio marcia e nello spunto, mentre le frizioni “Wet”, girando sempre in bagno d’olio, introducono perdite per attrito viscoso come quelle dei cambi automatici convenzionali, anche quando non sono azionate. Inoltre, necessitano di raffreddamento forzato con olio e quindi di un continuo dispendio energetico per il trascinamento della pompa d’olio dedicata (assente nel caso delle frizioni “Dry”).
Infine, un cambio automatico “Wet” necessita di circa 4 litri di olio cambio in più rispetto al “Dry”, sempre per motivi di raffreddamento delle frizioni: in questo modo si aggiunge peso ed aumentano le perdite per sbattimento dell’olio da parte degli ingranaggi. Tutti questi effetti combinati fanno sì che un cambio “Dry”, come l’Alfa TCT, sia circa 6% più efficiente che il corrispondente “Wet” in termini di consumi.
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