venerdì 8 agosto 2014

Indagine Ford: 1 giovane su 4 scatta ‘selfie’ e usa i social network mentre guida

 
Una nuova ricerca Ford sulle distrazioni alla guida evidenzia che 1 giovane su 4 ha scattato un ‘selfie’ al volante,  mentre ben 2 su 4 hanno ammesso di aver più in generale scattato foto durante la guida. Lo studio rivela inoltre che 1 su 4 ‘posta’ o controlla i social network mentre guida

 
Ford ha condotto la ricerca, condotta su un campione di 7.000 giovani europei (nella   fascia   di   età  18-24),   utilizzatori   di   smartphone,  nell’ambito del programma di corsi di guida responsabile Driving  Skills For Life, per evidenziare i rischi derivanti dall’utilizzo degli smartphone alla guida
Sebbene la quasi totalità degli intervistati riconosca che l’utilizzo dello smartphone alla guida  rappresenti  un pericolo  e sia  consapevole dei  relativi rischi, i numeri descrivono uno scenario in cui i giovani tendono, con una prevalenza dei ragazzi sulle ragazze, a ignorarne le possibili conseguenze
Gli  inglesi  sono i maggiori  ‘selfie-dipendenti’  (il  33%,  circa  1  su 3, ne scatta mentre guida), mentre in Italia la pericolosa abitudine riguarda circa 1 giovane su 4 (26%).  Il 40% dei  ragazzi  italiani,  inoltre,  ha scattato  foto durante la guida, e 1 su 5 (21%) accede ai social network mentre è al volante

 
In  tutto il  mondo è esplosa  la  ‘selfie-mania’: dal   Papa  a  Barack Obama,   apparentemente  nessuno sa resistere  al  fascino  di   un autoritratto scattato con uno smartphone.
Ma una nuova ricerca  Ford rivela  un aspetto  preoccupante di  questa moda:  i giovani guidatori europei, ben 1 su 4, scattano ‘selfie’ mentre guidano, un’abitudine che comporta elevatissimi  rischi  di  incidente.  Il dato italiano  (26%) è in  linea  con la  media  europea, mentre gli inglesi sono i più ‘selfie-dipendenti’, con 1 giovane su 3 (il 33%) che ammette di scattarsi foto con lo smartphone mentre guida.


La  ricerca   è stata  condotta su un campione   di   7.000   giovani   europei   (età 18-24) utilizzatori  di  smartphone,  e ha evidenziato  inoltre  che 1 su 4 ‘posta’  o controlla i social network mentre  guida,   un’altra   attività   estremamente   rischiosa   in   quanto  fonte di pericolose distrazioni.

Sebbene la quasi totalità degli intervistati riconosca  che l’utilizzo dello smartphone alla guida rappresenti un pericolo e sia consapevole dei relativi rischi, i numeri descrivono uno scenario  in  cui  i giovani  tendono,  con una prevalenza dei  ragazzi  rispetto  alle ragazze, a ignorarne le possibili conseguenze.

Secondo i  test interni   svolti   da Ford,   scattare   un  ‘selfie’   alla   guida   comporta  una distrazione della durata media di 14 secondi, mentre accedere ai social media può deconcentrare il guidatore dalla strada per ben 20 secondi, un tempo nel corso del quale un’auto che procede a 100 km/h percorre la distanza di 5 campi di calcio.

Al confronto, secondo la National Highway Traffic Safety Administration americana, aggiustarsi i capelli nel retrovisore comporta una distrazione di 4 secondi, mentre sono 7 i secondi durante i quali si distolgono gli occhi dalla strada per comporre un numero su un telefono cellulare distogliendo gli occhi dalla strada.

Gli incidenti automobilistici sono una  delle  principali cause di   mortalità   giovanile, e Ford Motor  Company ha deciso  di  contribuire  alla  causa  della sicurezza  istituendo anche in  Europa il programma Driving   Skills  For Life,  che insegna  ai  ragazzi  i principi, le teorie e le tecniche della guida responsabile.
Oltre 5.000 giovani  guidatori  dai  18  ai  24 anni  hanno già seguito  i corsi  in  tutta Europa, di cui oltre 1.000 in Italia, e in decine di migliaia hanno seguito le lezioni online, disponibili anche in italiano sul sito www.drivingskillsforlife.it.

La prossima edizione  del programma introdurrà  una nuova sessione  che permetterà  ai ragazzi  di  acquisire  consapevolezza rispetto  ai  rischi  derivanti  dall’utilizzo  degli smartphone alla guida per scattare ‘selfie’ o accedere ai social network.

“Scattare un ‘selfie’ con lo smartphone è un’attività diventata con estrema rapidità parte integrante della vita di tutti i giorni, ma è l’ultima cosa che andrebbe fatta mentre si è al volante”, ha spiegato Jim Graham, responsabile del programma Ford Driving  Skills for Life. “E’ preoccupante che un numero così elevato di giovani guidatori ammetta di utilizzare lo smartphone per scattare  foto e accedere  ai  social  network mentre guida,  e il  nostro compito  è sottolinearne  la  pericolosità  diffondendo  nelle modalità  più  idonee l’importante messaggio della responsabilità”.

Di recente, la moda del ‘selfie’ ha causato in tutto il mondo incidenti anche fatali, ma ciò non sembra rallentare la crescita di questa abitudine. Le foto vengono condivise con gli amici e pubblicate sui social media, dove addirittura, in particolare su Instagram, sono nati
‘hashtag’ come #drivingselfie, che raccolgono gli autoscatti realizzati proprio al volante.

Secondo  lo studio,  gli  inglesi  sono i maggiori  ‘selfie-dipendenti’  (il  33%,  ossia  1  su 3, ne scatta mentre guida), mentre in Italia la pericolosa abitudine riguarda circa 1 giovane su 4 (26%). Negli altri paesi la percentuale è del 28% per Francia e Germania, mentre più accorti sono i giovani spagnoli (18%) e belgi (17%).

Accedere ai social network mentre si guida è una pratica analogamente molto rischiosa, ma è un’abitudine per circa 1 giovane italiano su 5 (21%). I ragazzi tedeschi sono i meno propensi a rinunciare ai social media mentre guidano, con una percentuale di accesso che raggiunge  il 35%.  Seguono gli  inglesi  (32%),  i belgi  (26%) e i francesi  (23%),  mentre anche in questo caso gli spagnoli si distinguono per una maggiore attenzione alla guida responsabile, con l’8%.

Scattare  una foto generica  (non un ‘selfie’)  mentre si  è al  volante è un’abitudine  alla quale non rinuncia il 40% degli italiani. La percentuale cresce addirittura al 55% in Germania,  seguita  da Regno Unito  (43%),  Belgio  (41%),  Francia  (41%).  Anche questa classifica è chiusa dalla Spagna (32%).

“Scattare  un ‘selfie’  alla guida  espone guidatore,  passeggeri,  pedoni  e altri  utenti  della strada,   a  un elevato   rischio   di   incidenti   dalle  conseguenze  potenzialmente   fatali”, ha dichiarato Giordano Biserni,  presidente dell’ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale). “Guidare responsabilmente vuol dire avere gli occhi sempre sulla strada,  le mani  sempre salde  sul volante,  e fare in  modo di  trovarsi  sempre nel pieno controllo del veicolo.  Questo è uno dei  messaggi  che  Ford diffonde  grazie  anche a iniziative esemplari come il programma Driving Skills For Life”.
 Driving  Skills For Life è un programma di training che Ford porta avanti con successo negli USA da oltre 10  anni e che è stato implementato lo scorso anno in  Italia  e altri 4 paesi europei (Francia, Germania, Regno Unito,  Spagna). Per l’edizione 2014 Ford ha investito
2,3  milioni  di  euro,  incrementati  rispetto  agli  1,5  milioni  di  euro del 2013,  ed esteso a 2
ulteriori paesi (Belgio e Romania) le attività di training.

Le future edizioni  del programma,  che sottolinea  l’importanza  del riconoscimento  dei rischi  e la  gestione  corretta di  velocità  e spazio,  saranno integrate  da una sessione  nel corso della quale  i ragazzi  proveranno a scattare  un ‘selfie’  alla  guida  in  un contesto chiuso e controllato, affiancati da un istruttore esperto Ford.

“Nei test che abbiamo  svolto,  i ragazzi  all’inizio  sono scettici,  ma quando vedono le conseguenze che queste attività hanno sul comportamento dell’auto, il messaggio viene recepito  molto efficacemente”,  ha aggiunto  Graham.  “Le  conseguenze di  un ‘selfie’  alla guida sono potenzialmente fatali,  ed è cruciale portare questo messaggio  ai ragazzi  nel modo più efficiente possibile”.


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