Una nuova ricerca
Ford sulle distrazioni alla guida evidenzia che 1 giovane su 4 ha scattato
un ‘selfie’ al volante, mentre ben 2 su 4 hanno ammesso di aver più
in generale scattato foto durante la guida. Lo studio rivela inoltre che 1 su 4
‘posta’ o controlla i social network mentre guida
Ford ha condotto la ricerca, condotta su un campione di 7.000 giovani europei
(nella fascia di
età 18-24), utilizzatori di
smartphone, nell’ambito del
programma di corsi di guida responsabile Driving Skills For Life, per evidenziare i rischi
derivanti dall’utilizzo degli smartphone alla guida
Sebbene la quasi totalità degli intervistati riconosca che l’utilizzo
dello smartphone alla guida
rappresenti un pericolo e sia
consapevole dei relativi rischi,
i numeri descrivono uno scenario in cui i giovani tendono, con una prevalenza
dei ragazzi sulle ragazze, a ignorarne le possibili conseguenze
Gli inglesi
sono i maggiori
‘selfie-dipendenti’ (il 33%,
circa 1 su 3, ne scatta mentre guida), mentre in
Italia la pericolosa abitudine riguarda circa 1 giovane su 4 (26%). Il 40% dei
ragazzi italiani, inoltre,
ha scattato foto durante la
guida, e 1 su 5 (21%) accede ai social network mentre è al volante
In tutto il mondo è esplosa la ‘selfie-mania’: dal Papa
a Barack Obama, apparentemente nessuno sa resistere al fascino di un
autoritratto scattato con uno smartphone.
Ma una nuova ricerca
Ford rivela un aspetto preoccupante di questa moda:
i giovani guidatori europei, ben 1 su 4, scattano ‘selfie’ mentre
guidano, un’abitudine che comporta elevatissimi
rischi di incidente.
Il dato italiano (26%) è in linea
con la media europea, mentre gli inglesi sono i più
‘selfie-dipendenti’, con 1 giovane su 3 (il 33%) che ammette di scattarsi foto
con lo smartphone mentre guida.
La ricerca è stata
condotta su un campione di 7.000
giovani europei (età 18-24) utilizzatori di
smartphone, e ha evidenziato inoltre
che 1 su 4 ‘posta’ o controlla i
social network mentre guida, un’altra
attività estremamente rischiosa
in quanto fonte di pericolose distrazioni.
Sebbene la quasi totalità degli intervistati riconosca che l’utilizzo dello smartphone alla guida
rappresenti un pericolo e sia consapevole dei relativi rischi, i numeri
descrivono uno scenario in cui i
giovani tendono, con una prevalenza dei ragazzi
rispetto alle ragazze, a
ignorarne le possibili conseguenze.
Secondo i test
interni svolti da Ford,
scattare un ‘selfie’
alla guida comporta
una distrazione della durata media di 14 secondi, mentre accedere ai
social media può deconcentrare il guidatore dalla strada per ben 20 secondi, un
tempo nel corso del quale un’auto che procede a 100 km/h percorre la distanza
di 5 campi di calcio.
Al confronto, secondo la National Highway Traffic Safety
Administration americana, aggiustarsi i capelli nel retrovisore comporta una
distrazione di 4 secondi, mentre sono 7 i secondi durante i quali si distolgono
gli occhi dalla strada per comporre un numero su un telefono cellulare
distogliendo gli occhi dalla strada.
Oltre 5.000 giovani guidatori dai
18 ai 24 anni
hanno già seguito i corsi in
tutta Europa, di cui oltre 1.000 in Italia, e in decine di migliaia
hanno seguito le lezioni online, disponibili anche in italiano sul sito
www.drivingskillsforlife.it.
La prossima edizione
del programma introdurrà una
nuova sessione che permetterà ai ragazzi
di acquisire consapevolezza rispetto ai
rischi derivanti dall’utilizzo
degli smartphone alla guida per scattare ‘selfie’ o accedere ai social
network.
“Scattare un ‘selfie’ con lo smartphone è un’attività
diventata con estrema rapidità parte integrante della vita di tutti i giorni,
ma è l’ultima cosa che andrebbe fatta mentre si è al volante”, ha spiegato Jim Graham, responsabile del
programma Ford Driving Skills for Life. “E’
preoccupante che un numero così elevato di giovani guidatori ammetta di
utilizzare lo smartphone per scattare
foto e accedere ai social
network mentre guida, e il nostro compito è sottolinearne la
pericolosità diffondendo nelle modalità più
idonee l’importante messaggio della responsabilità”.
Di recente, la moda del ‘selfie’ ha causato in tutto il
mondo incidenti anche fatali, ma ciò non sembra rallentare la crescita di
questa abitudine. Le foto vengono condivise con gli amici e pubblicate sui
social media, dove addirittura, in particolare su Instagram, sono nati
‘hashtag’ come #drivingselfie, che raccolgono gli autoscatti
realizzati proprio al volante.
Secondo lo
studio, gli inglesi
sono i maggiori ‘selfie-dipendenti’ (il
33%, ossia 1 su
3, ne scatta mentre guida), mentre in Italia la pericolosa abitudine riguarda
circa 1 giovane su 4 (26%). Negli altri paesi la percentuale è del 28% per
Francia e Germania, mentre più accorti sono i giovani spagnoli (18%) e belgi
(17%).
Accedere ai social network mentre si guida è una pratica
analogamente molto rischiosa, ma è un’abitudine per circa 1 giovane italiano su
5 (21%). I ragazzi tedeschi sono i meno propensi a rinunciare ai social media
mentre guidano, con una percentuale di accesso che raggiunge il 35%.
Seguono gli inglesi (32%),
i belgi (26%) e i francesi (23%),
mentre anche in questo caso gli spagnoli si distinguono per una maggiore
attenzione alla guida responsabile, con l’8%.
Scattare una foto
generica (non un ‘selfie’) mentre si
è al volante è un’abitudine alla quale non rinuncia il 40% degli
italiani. La percentuale cresce addirittura al 55% in Germania, seguita
da Regno Unito (43%), Belgio
(41%), Francia (41%).
Anche questa classifica è chiusa dalla Spagna (32%).
“Scattare un
‘selfie’ alla guida espone guidatore, passeggeri,
pedoni e altri utenti
della strada, a un elevato
rischio di incidenti
dalle conseguenze potenzialmente fatali”, ha dichiarato Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS (Associazione
Sostenitori e Amici della Polizia Stradale). “Guidare responsabilmente vuol
dire avere gli occhi sempre sulla strada,
le mani sempre salde sul volante,
e fare in modo di trovarsi
sempre nel pieno controllo del veicolo.
Questo è uno dei messaggi che
Ford diffonde grazie anche a iniziative esemplari come il
programma Driving Skills For Life”.
Driving Skills For
Life è un programma di training che Ford porta avanti con successo negli USA da
oltre 10 anni e che è stato implementato
lo scorso anno in Italia e altri 4 paesi europei (Francia, Germania,
Regno Unito, Spagna). Per l’edizione 2014
Ford ha investito
2,3 milioni di
euro, incrementati rispetto
agli 1,5 milioni
di euro del 2013, ed esteso a 2
ulteriori paesi (Belgio e Romania) le attività di training.
Le future edizioni
del programma, che
sottolinea l’importanza del riconoscimento dei rischi
e la gestione corretta di
velocità e spazio, saranno integrate da una sessione nel corso della quale i ragazzi
proveranno a scattare un
‘selfie’ alla guida
in un contesto chiuso e
controllato, affiancati da un istruttore esperto Ford.
“Nei test che abbiamo
svolto, i ragazzi all’inizio
sono scettici, ma quando vedono
le conseguenze che queste attività hanno sul comportamento dell’auto, il
messaggio viene recepito molto
efficacemente”, ha aggiunto Graham.
“Le conseguenze di un ‘selfie’
alla guida sono potenzialmente fatali,
ed è cruciale portare questo messaggio
ai ragazzi nel modo più
efficiente possibile”.
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