Dalla valutazione “Not Recommended” al livello “Good”: la casa cinese aggiorna il sistema dell’ATTO 3 e migliora la sicurezza. Ma l’upgrade è obbligatorio per i modelli 2022.
Il caso ATTO 3 segna una svolta nel percorso europeo di BYD. Dopo la clamorosa bocciatura nei test Euro NCAP del 2024, il SUV elettrico cinese è stato oggetto di una revisione profonda dei sistemi di guida assistita. Un intervento tecnico che, a distanza di un anno, ha prodotto risultati tangibili: i modelli aggiornati ricevono oggi una valutazione “Buona” grazie a un nuovo sistema ADAS più maturo e affidabile.
2024: UN SISTEMA CHE NON CONVINCE
Nel 2024 l’ATTO 3 era stato il primo veicolo a ricevere il giudizio “Not Recommended” nei test specifici sulla guida assistita. La valutazione si basava sulle gravi carenze dell’Intelligent Adaptive Cruise Control (ACC) presente nei modelli del 2022. I sistemi non rilevavano correttamente auto e moto in corsia, e mancava un intervento efficace in caso di disattenzione del conducente.
I numeri parlavano chiaro: 55% in Assistance Competence e 35% in Safety Backup.
Due punteggi che sottolineavano un'integrazione inadeguata tra automazione e supervisione umana, con evidenti implicazioni sulla sicurezza reale.
2025: L’AGGIORNAMENTO CHE CAMBIA TUTTO
Nel corso del 2025, BYD ha risposto con due interventi distinti:
* Aggiornamento OTA per i veicoli 2022, che porta il giudizio a “Moderato”, con punteggi migliorati: 60% in Assistance Competence e 72% in Safety Backup.
Nuovo sistema ADAS per i modelli 2025, completamente riprogettato, che raggiunge una valutazione “Good”: 67% per l’assistenza e 80% per il backup in emergenza.
Il salto di qualità si riflette non solo nei punteggi, ma anche nell’affidabilità delle risposte dinamiche e nella chiarezza dell’interazione uomo-macchina, oggi considerate centrali nei protocolli Euro NCAP.
EURO NCAP: “BENE IL NUOVO SISTEMA, MA SERVE L’UPDATE PER I VECCHI”
Richard Schram, Direttore Tecnico di Euro NCAP, commenta: “BYD ha dimostrato reattività, ma l’aggiornamento software è fondamentale per chi possiede i modelli precedenti. La sicurezza deve essere omogenea, non a due velocità.”
E anticipa che dal 2026 i test sulla guida assistita includeranno valutazioni su strada reale, per premiare non solo le prestazioni in pista, ma anche l’usabilità quotidiana.
“Un sistema poco chiaro o imprevedibile finisce per non essere usato. Così si annullano i benefici. I costruttori devono trovare il giusto equilibrio tra tecnologia avanzata e coinvolgimento attivo del conducente.”
Lezione per tutti i costruttori
Il caso ATTO 3 è emblematico: nell’era dell’assistenza alla guida, l’affidabilità tecnologica è un prerequisito. BYD ha capito che il solo rapporto qualità/prezzo non basta più. Chi vuole competere in Europa deve garantire un livello di sicurezza e maturità software all’altezza delle aspettative occidentali.







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