mercoledì 11 giugno 2025

Cina: si intensifica la guerra dei prezzi dei veicoli elettrici


 Il settore cinese dei veicoli elettrici sta assistendo a una guerra dei prezzi sempre più intensa, con BYD al centro di una disputa sulla conformità delle emissioni e sui prezzi competitivi, mentre i rivali Great Wall e Geely esprimono le loro preoccupazioni. 

 La controversia, iniziata nel 2023 a causa delle accuse secondo cui i modelli ibridi di punta di BYD non rispettavano gli standard sulle emissioni, si è intensificata dopo che Geely ha pubblicamente sostenuto le affermazioni di Great Wall. 

La guerra dei prezzi ha ulteriormente teso i rapporti all’interno del settore, con l’aggressiva strategia di prezzo di BYD che ha avuto un impatto più ampio sulle azioni del settore automobilistico. Il Presidente di Great Wall, Wei Jianjun, ha parlato apertamente della salute del settore e dell’indagine normativa in corso sulla conformità alle emissioni di BYD.

Nonostante BYD abbia liquidato queste preoccupazioni come “allarmistiche”, l’azienda non ha affrontato direttamente la questione delle emissioni. “Wei Jianjun è una persona genuina e onesta ed è il whistleblower del nostro settore”, ha dichiarato Yang nei video del suo discorso pubblicati online da The Paper e da altri media locali. A una recente conferenza automobilistica, il vicepresidente di Geely, Victor Yang, ha appoggiato le accuse di Great Wall, sostenendo che i loro test indipendenti concordavano con le preoccupazioni sulle emissioni. Questa presa di posizione pubblica di Geely ha gettato benzina sul fuoco nella disputa in corso tra i principali produttori di veicoli elettrici.

In risposta alle critiche, il direttore generale del branding e delle pubbliche relazioni di BYD, Li Yunfei, è intervenuto su Weibo per difendere l’utilizzo da parte dell’azienda di serbatoi di carburante non pressurizzati nei suoi ibridi plug-in Qin Plus e Song Plus. Li ha affermato che questi serbatoi erano conformi alle normative vigenti all’epoca, ma ha riconosciuto che BYD li aveva aggiornati a seguito dei reclami dei clienti.

Tuttavia, il post di Li è stato successivamente rimosso e l’azienda non ha rilasciato ulteriori commenti. La faida tra questi giganti dell’automotive arriva in un momento in cui il mercato cinese dei veicoli elettrici sta già affrontando una forte concorrenza. I recenti tagli di prezzo di BYD, che hanno visto il prezzo di partenza del suo modello più economico scendere a 55.800 yuan (7.771,05 dollari), hanno portato a una svendita di azioni automobilistiche. In risposta all’escalation della guerra dei prezzi, il Ministero dell’Industria e dell’Informazione Tecnologica (MIIT) ha convocato le case automobilistiche per un incontro, esortando il settore ad astenersi da ulteriori riduzioni di prezzo e ad affrontare i problemi di inventario sollevati dai Concessionari.

Fonte: InterAutoNews

 

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