giovedì 28 dicembre 2023

Audi charging ecosystem: quando ricaricare l’auto elettrica non è un problema

E chi l’ha detto che ricaricare la propria auto elettrica è una “menata”? Ecco come Audi intende risolvere questo “inconveniente”. La ricarica deve essere un aspetto semplice e rilassante per chi possiede un’auto elettrica. Jens van Eikels, Responsabile Charging Project House di AUDI AG, hub strategico per lo sviluppo dell’ecosistema di ricarica dei quattro anelli, in questa intervista spiega come Audi intenda rendere ancora più immediato e accessibile il rifornimento delle proprie vetture.

Che ruolo ricopre il tema della ricarica all’interno del processo di elettrificazione del Brand? 

Jens van Eikels – Il successo della mobilità elettrica è strettamente connesso all’evoluzione del processo di ricarica. In Audi consideriamo cruciale che la curva di ricarica delle nostre vetture si mantenga il più elevata e “piatta” possibile. Senza vistosi cali dopo il picco iniziale. Non meno rilevante il tema della connettività, in particolare il dialogo tra smartphone e veicolo, foriero di un’accurata pianificazione del viaggio che includa le soste per il rifornimento, così come la possibilità di climatizzare il veicolo prima dell'uso. Alla ricarica rapida pubblica, anche nei centri urbani e all’estero, si affianca l’attenzione per la ricarica domestica. Alla Charging Project House analizziamo tutti gli scenari possibili per sviluppare soluzioni efficienti e vantaggiose per i Clienti.

 

Audi mira a una ricarica “premium”. Cosa significa?

Van Eikels – Per Audi, ricarica premium significa accedere a un processo intuitivo, immediato e in un ambiente accogliente. Gli Audi charging hub, evoluzione funzionale della lounge Audi, possono vantare tutte queste caratteristiche, compresa la funzionalità Plug & Charge per il rifornimento HPC con il semplice collegamento del cavo all’auto. Andando nel dettaglio, gli Audi charging hub si fregiano di ulteriori plus quali i sistemi di sospensione dei cavi, vantaggiosi a livello sia stilistico sia pratico, mentre i Clienti vengono ospitati in comode sale d’attesa o beneficiano della vicinanza di ristoranti e negozi. Le critiche alla carenza di stazioni di ricarica sono sterili, dato che il rapporto tra il numero d’infrastrutture e vetture elettriche circolanti è assolutamente proporzionato, quando non sovradimensionato. Parallelamente, una generosa autonomia e brevi soste costituiscono l’ulteriore passo per il radicamento della mobilità elettrica. In un futuro prossimo, le auto basate sulla nuova piattaforma PPE (Premium Platform Electric) ricaricheranno in solo 10 minuti presso le colonnine HPC sino a 250 chilometri di autonomia, mentre il livello di energia nella batteria passerà dal 10% all'80% in poco più di 20 minuti.

 

Come si differenzia Audi dai competitor?

Van Eikels – Con gli Audi charging hub, Audi è pioniere nello sviluppo di un concept di ricarica urbana premium. In Cina, ad esempio, le nostre stazioni di marca, il cui numero è in rapida crescita, costituiscono la pietra miliare di un’infrastruttura orientata al futuro. Parallelamente, grazie a player strategici come Electrify America negli Stati Uniti, IONITY in Europa e CAMS in Cina, il Gruppo Volkswagen è partner privilegiato nella realizzazione di un network ultra fast. In Europa, il servizio Audi charging integra con tariffe a consumo convenienti le reti ad alta potenza IONITY, Aral pulse ed ewiva. Programma Audi charging che, nel Vecchio Continente, può contare su oltre 600mila charging points in 29 Paesi e vede aderire oltre 5mila nuovi Clienti ogni mese. Dal 1 gennaio 2023 ad oggi, i Clienti Audi hanno attinto a oltre 17 milioni di kWh, nell'85% dei casi in modalità ultra fast, a conferma di come la ricarica HPC sia cruciale per il successo della mobilità elettrica.

 

Con che tasso di crescita si sviluppa l'infrastruttura di ricarica?

Van Eikels – Lo sviluppo dell'infrastruttura di ricarica pubblica ha subito una straordinaria accelerazione che rende il network assolutamente proporzionato al parco circolante. Attualmente, in Europa, sono fruibili oltre 740mila charging points, pressoché il doppio rispetto al 2021, e la rete ultra-fast è cresciuta di 6,8 volte rispetto al 2021. In Italia, nello specifico, sono disponibili oltre 22 punti di ricarica ogni 100 utenti BEV, laddove la media continentale si attesta a 16 punti/100 utenti. Non solo, l’evoluzione stimata del network italiano prevede una crescita esponenziale rispetto agli attuali 47mila charging points, chiamati a diventare 75mila nel 2026, con una crescita del 75%, e 110mila nel 2030, con un balzo del +114% rispetto ad oggi. Da rimarcare, in particolare, la percentuale dell’80% di charging points HPC lungo la rete autostradale.


 Nella strategia Audi, che ruolo ricoprono le batterie giunte a seconda vita?

Van Eikels – I sistemi di accumulo che utilizzano moduli automotive giunti a seconda vita sono attivi presso molteplici realtà. L'infrastruttura interna a Neckarsulm, ad esempio, è supportata da tre moduli aggregati da 525 kWh cui si affiancano cinque moduli mobili e due container di grandi dimensioni per portare il rifornimento elettrico ovunque necessario. In genere utilizziamo queste soluzioni mobili in occasione di eventi come il World Economic Forum di Davos. 

 

E le energie rinnovabili?

Van Eikels – Dal lancio di Audi e-tron, avvenuto nel 2019, favoriamo non solo la distribuzione, ma anche la produzione di energia rinnovabile. La transizione verso la mobilità elettrica è essenziale implichi, per essere realmente sostenibile, il ricorso all’energia green. Un parco solare nello stato tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, con 420.000 moduli solari, è il primo progetto Audi per espandere la fornitura d’energia pulita. La Casa dei quattro anelli ha collaborato con la società di servizi tedesca RWE per quest’impresa.

 

Quali sono i temi del futuro in materia di ricarica?

Van Eikels – La ricarica bidirezionale è uno dei temi caldi del futuro e Audi sta sviluppando tale tecnologia mediante gli Audi charging hub e il sistema di stoccaggio del Campus EUREF di Berlino, caratterizzato da una capacità di 1,9 MWh e da batterie agli ioni di litio di derivazione Audi e-tron giunte a seconda vita. Il sito funge da vero e proprio laboratorio, testando molteplici scenari d’interazione tra vetture e rete.

 

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