Prosegue il processo di elettrificazione della gamma FCA,
avviati i primi test sulla nuova linea dedicata alla Jeep® Compass, anche
in versione ibrida plug-in, nello stabilimento lucano che quest'anno
celebra il suo 25° anniversario.
Con l’arrivo della nuova ibrida plug-in, Jeep Compass
intende superare il record del 2018 con oltre 78.000 immatricolazioni nella
regione EMEA attestandosi come il modello Jeep più venduto in Europa.
Il grande successo del modello, lanciato nel 2016, prodotto
inizialmente in Messico, per l’Europa, ha permesso di portare la produzione
direttamente in Italia anche con l’innovativa motorizzazione ibrida
plug-in, presso lo stabilimento di Melfi in Basilicata che dal 1994 ha prodotto
oltre 7,4 milioni di vetture.
In linea con il
programma di investimenti da 5 miliardi di euro che FCA ha annunciato per
l'Italia, si tratta di un altro passo importante nell’evoluzione del brand
che mette in risalto sia la sua vocazione all’innovazione tecnologica sia
l’eccellenza della fabbrica italiana, una delle più innovative a livello
globale, che è già stata scelta nel 2014 per realizzare il primo B-SUV del
brand: la Jeep Renegade (con 900.000 unità dall’inizio della produzione
a Melfi). Inoltre, la produzione della Jeep Compass nel Sud Italia, che
inizierà entro il primo trimestre del prossimo anno per essere venduta in
Europa e che poi proseguirà con la produzione delle ibride plug-in sia per
Compass sia per Renegade, consentirà di rispondere più rapidamente alle
esigenze dei clienti e alla dinamicità del mercato.
Va ricordato che la produzione della Jeep Compass è parte di
un piano di investimenti molto più ampio, con l’introduzione di 13 modelli
totalmente nuovi o profondamente rinnovati e l’avvio di un piano di
elettrificazione dell’offerta, con l’inserimento in gamma di 12 versioni
elettriche di modelli nuovi o già esistenti. In particolare, le versioni ibride
plug-in di Compass e Renegade saranno prodotte nello stabilimento lucano mentre
il polo Mirafiori di Torino ospiterà le produzioni della nuova Fiat 500 con
alimentazione elettrica e le vetture Maserati con sistemi a propulsione
elettrica ibridi e a batteria (quest’ultime realizzate anche a Modena).
Annunciate anche le produzioni di Ducato Electric e della nuova Alfa Romeo
Tonale, entrambi negli impianti italiani.
Nel 2015, proprio in occasione della nascita della Renegade,
nello stabilimento lucano è sorta la “Plant Academy”, una fucina di idee e di
sperimentazioni, oltre che una “fabbrica di talenti” dedicata allo sviluppo
delle potenzialità delle persone. Un contributo rilevante alla strategia di
elettrificazione di FCA, un esempio
virutoso che è stato seguito da numerosi stabilimenti FCA dove sono nate le
altre Plant Academy. Naturale quindi pensare al polo industriale in Basilicata
per la produzione di Renegade e Compass entrambe ibride plug-in nella regione
EMEA, le prime versioni ibride plug-in del marchio, con cui scrivere un nuovo
capitolo della sua leggendaria storia, ma sempre fedele ai suoi valori
fondanti: libertà, avventura, autenticità e passione.
Al di là delle ragioni logistiche, la scelta dello
stabilimento italiano poggia su valori condivisi, come la continua ricerca
dell’eccellenza formativa, costruttiva e dell’innovazione tecnologica più
sofisticata. Sono le stesse caratteristiche che ritroviamo sia in Melfi Plant –
sia in Compass che, grazie anche all’innovativa ibrida plug-in, gioca la sua
partita nel segmento più grande e in più rapida crescita, quello dei SUV
compatti: oggi in Europa rappresenta il 45% del mercato complessivo dei SUV, e
si prevede supererà gli attuali 2.5 milioni di unità vendute.
Prodotta in Messico, Brasile, Cina, India e da ora anche in
Italia, la Jeep Compass, forte anche della nuova versione elettrificata, è davvero un modello globale che vanta un
fortissimo legame con la regione EMEA e soprattutto con l’Europa – al lancio nel 2017 è stata la prima Jeep concepita
per le strade del vecchio continente. In questo contesto si è inserita da
protagonista, infatti nel 2018 ha immatricolato più di 78.000 unità in EMEA,
pari ad oltre il 40% dei volumi Jeep, ed è stato, insieme a Renegade, il
modello più venduto del brand in Europa. Inoltre, in Italia quest’anno il
modello si sta confermando ai vertici nella parte premium del suo segmento:
oggi un 4x4 ogni tre venduti in Italia nel segmento C-SUV è una Compass, e con
la nuova ibrida plug-in è pronta a superare questo primato.
Chiaro a questo punto come Jeep Compass giochi un ruolo
strategico per il marchio Jeep ed è per questo che il brand continua a
dedicargli investimenti importanti, come dimostrano il recente lancio
dell’inarrestabile versione Trailhawk, il C-SUV con le migliori prestazioni
off-road di sempre, e l’avvio futuro della nuova versione ibrida plug-in che
rivoluzionerà lo stesso concetto di SUV. L’arrivo della Compass a Melfi segna
un passo avanti in questa direzione, puntando anche sull’eccellenza dello
stabilimento italiano. Ed è proprio qui che è nata Jeep Renegade, il primo B-SUV
Jeep che ha contributo in modo determinante alla straordinaria crescita del
brand in EMEA degli cinque ultimi anni, pari al 330%.
Tutto ciò all’interno della strategia generale di FCA: non
solo elettrificare la gamma secondo le linee guida di ciascun brand ma, con la
creazione dell’ente e-Mobility, coordinare tutte le attività collegate alla
mobilità elettrica che porterà i clienti a intendere l’uso dell’auto e la
mobilità in generale in modo completamente diverso. Perché per permettere alle
vetture elettrificate di essere guidate quotidianamente e senza problemi è
necessario creare un ecosistema funzionale al loro utilizzo – competitivo oltre
che sostenibile – per offrire al cliente tutto ciò che serve per scegliere di
guidare una vettura elettrica. Anche siglando (come è stato fatto nelle ultime
settimane) una serie di accordi con diversi partner come, per esempio, Enel X,
Engie, Terna, Transatel, Lexis Nexis e Generali. Obiettivo: permettere al
cliente usufruire senza preoccupazioni di una serie completa di servizi dopo
avere scelto la vettura elettrica più adatta alle proprie necessità.
Plant Academy: il
futuro è la fabbrica dei talenti e delle idee, verso l’elettrificazione
Venticinque anni vissuti intensamente, alla continua ricerca
del miglioramento. Melfi non si ferma mai e guarda ogni giorno al futuro, che
significa nuovi modelli, innovazione, sviluppo ed elettrificazione. Un futuro
che passa anche dalla Plant Academy, creata nel 2015 all’interno dello
stabilimento e importante tappa verso il traguardo di “Industry 4.0”. Si tratta
di una fucina di idee e di sperimentazioni, oltre che una “fabbrica di talenti”
vista l'attenzione dedicata allo sviluppo delle potenzialità delle persone, che
nasce per migliorare la competitività complessiva della fabbrica: sostenibilità
economica, qualità del prodotto e capacità di creare innovazione.
Punto di partenza dell’Academy è stata l’analisi
dell’organizzazione e dei ruoli delle persone e la definizione delle competenze
necessarie per svolgere al meglio ogni singola attività. Il secondo passaggio è
stato la creazione di conoscenza (Knowledge Creation) in quello specifico
ambito: a ogni competenza è stato associato un pacchetto formativo realizzato a
partire dall’esperienza e dalle conoscenze dei migliori professionisti dello
stabilimento in quel settore. Infine, sono state definite le modalità per lo
sviluppo delle persone (Leadership Development) e messi a punto strumenti di
valutazione e percorsi di sviluppo per far crescere quanti in futuro
ricopriranno ruoli di maggiore responsabilità. È stato così possibile
individuare talenti nascosti e predisporre per loro percorsi di crescita: fino
a oggi sono stati messi a punto 119 percorsi di crescita concretizzati in oltre
300 moduli formativi.
In dettaglio, l’impostazione dei moduli di formazione
dell’Academy prevede l’alternanza di aula, simulazione, verifica e applicazione
pratica. Ogni anno la direzione dello stabilimento, sulla base dei piani
produttivi ed economici, stabilisce gli obiettivi di business e su questi lo
staff della Plant Academy definisce percorsi formativi a supporto. Così, grazie
all’Academy, nuove tecnologie e nuove competenze a Melfi arrivano insieme,
perché c’è la possibilità di provarle e migliorarle nei laboratori di
simulazione. In dettaglio, sono quattro i laboratori principali - simulazione
virtuale dei processi, riproduzione dei processi logistici, area digitale e
area tecnica - che compongono la Plant Academy, tutti dedicati alla fase di
simulazione dei concetti teorici per aumentare l’efficacia dell’apprendimento e
alla ricerca e testing di soluzioni innovative.
Entrando nella Plant Academy di Melfi ci si trova immersi in
una realtà dove a guidare sono le persone e la loro creatività.
Indipendentemente dalla gerarchia e dai ruoli, chi ha idee da proporre e
capacità da mettere in campo è libero di esprimersi: solo nel 2018 sono state
presentate e discusse 5 mila idee. Anche l’estetica è insolita per una
fabbrica, tanto che gli ambienti dell’Academy non hanno nulla da invidiare a
quelli delle più innovative imprese della Silicon Valley in California: arredi
dai colori vivaci, strumenti di studio a metà fra il gioco e l’hi-tech, schermi
e ampi spazi di relax. Tutto realizzato internamente con materiali riciclati
grazie al lavoro e alla passione delle persone dello stabilimento. Completano
la struttura alcune aule adiacenti ai laboratori, nelle quali si acquisiscono i
concetti teorici messi immediatamente in pratica nelle aree di simulazione.
Tutto quello che viene insegnato è condiviso con le altre Plant Academy di FCA
attraverso un grande archivio digitale. La Plant Academy di Melfi ha fatto
scuola e il suo esempio è stato seguito da molti stabilimenti che hanno creato
le loro Academy proprio sul suo modello.
Compass, il SUV Jeep destinato al segmento più grande in più
rapida crescita nel mondo
Lanciato nel 2017 e rinnovato di recente con nuovi
motori Euro 6D, Compass è il SUV Jeep che abbina la
proverbiale capability off road del marchio americano e l'eccellente
dinamica di guida a un design moderno in autentico stile Jeep e ad una ricca
dotazione tecnologica per la connettività e la sicurezza. Il design
esterno della Jeep Compass non passa inosservato grazie al bilanciamento tra
una linea dinamica e proporzioni equilibrate che si traducono in un'estetica
innovativa.
È un'autentica Jeep: presenta gli elementi di design che
appartengono alla tradizione del marchio come i passaruota trapezoidali e la
griglia a sette feritoie, incastonate in una cornice nero lucido. Le cornici
nere dei fari, poi, aggiungono personalità e carattere al frontale. Una
caratteristica distintiva della parte posteriore di Compass è rappresentata
dagli esclusivi fari con inserti a LED dalla forma rettangolare e allungata,
che si inseriscono nella struttura del portellone conferendo al veicolo un
aspetto sportivo e al tempo stesso elegante, immediatamente riconoscibile sia
in strada sia sui percorsi off-road. Soprattutto, è un autentico SUV Jeep
grazie alle capacità off-road, punto di riferimento nella categoria, garantite da
due avanzati e intelligenti sistemi 4x4: Jeep Active Drive e Jeep Active Drive
Low. Ciascun sistema è in grado di inviare la coppia necessaria a qualsiasi
ruota se necessario, ed entrambi sono dotati del dispositivo Jeep Selec-Terrain
che offre diverse modalità di gestione (Auto, Snow, Sand e Mud, oltre
all'esclusiva modalità Rock specifica della versione Trailhawk) per garantire
le massime prestazioni 4x4 su qualunque superficie, in strada o in fuoristrada,
e in qualsiasi condizione climatica.
Tra le novità della
gamma 2019 spiccano la nuova livrea Sting Grey e i nuovi motori diesel e
benzina omologati Euro 6D. La Compass 2019 è offerta in tre allestimenti
(Longitude, Limited e Trailhawk) e in due nuovi modelli in edizione speciale:
la sportiva e distintiva "S" e l'esclusiva "Night Eagle",
che rendono più facile che mai scegliere il look e l'equipaggiamento della
propria vettura. Inoltre, su tutte le versioni sono di serie i più avanzati
sistemi di infotainment, in particolare a partire dall'allestimento
Longitude è proposta la nuova Radio 7" con Apple Car Play/Android Auto
(insieme al climatizzatore automatico bizona e ai cerchi in lega da 17"),
mentre il sistema radio UconnectTM 8,4" NAV con Apple CarPlay/Android
AutoTM è disponibile a richiesta sull'allestimento Longitude e di serie a
partire dalla Limited.
Ma la possibilità di personalizzare la propria vettura
non si ferma qui: i clienti possono scegliere tra sette diverse combinazioni di
motopropulsori, tra cui due a motori a benzina e due a diesel, e due
trasmissioni - quella automatica a nove rapporti e quella manuale a sei marce.
In dettaglio, il MultiAir2 Turbo 1.4 con Start&Stop che eroga una potenza
di 140 CV a 5000 giri/min. e 230 Nm di coppia a 1750 giri, in abbinamento al
cambio manuale a sei marce e alla configurazione 4x2, e il motore MultiAir2
Turbo 1.4 che eroga 170 CV a 5500 giri/min. e 250 Nm di coppia a 2500
giri/min., con la trasmissione automatica a nove rapporti e la
configurazione 4x4. Alle opzioni benzina, si aggiunge la gamma di motori
diesel, che comprende il MultiJet II 1.6 con Start&Stop che eroga 120 CV a
3750 giri/min. e 320 Nm di coppia a 1750 giri/min., in abbinamento al cambio
manuale a sei rapporti e alla configurazione 4x2, e il MultiJet II 2.0 con
Start&Stop e 140 CV di potenza a 4000 giri/min. (se abbinato alla
trasmissione automatica a nove rapporti) o 140 CV a 3750 giri/min. (con il
cambio manuale a sei rapporti).
Entrambi producono una coppia massima di 350 Nm a 1750
giri/min. e sono disponibili solo con configurazione 4x4. Una versione più
potente del motore MultiJet II 2.0 con Start&Stop, in grado di erogare 170
CV di potenza e 380 Nm di coppia in abbinamento al cambio automatico a nove
marce e alla configurazione 4x4 (compresa la modalità a marce ridotte esclusiva
dell'allestimento Trailhawk), completa la famiglia dei propulsori diesel
disponibili sulla Compass. Infine, la gamma attuale di Compass include anche un
motore a benzina Tigershark 2.4 MultiAir2 da 184 CV a 6400 giri/min. e 237 Nm
di coppia, disponibile solo nei mercati extraeuropei (Russia, Africa e
Medio Oriente), oltre a una versione depotenziata dello stesso motore che eroga
150 CV. Entrambi sono abbinati al cambio automatico a nove rapporti e alla
trazione 4x4.
25° anniversario
di FCA Melfi Plant, la fabbrica dei record con un ruolo primario
nell’elettrificazione di FCA
Quest’anno si celebrano i primi 25 anni di FCA Melfi Plant,
attualmente una delle fabbriche automotive più avanzate dell’intera
Europa, tra l’altro rinnovata a partire dal 2015, con l’investimento di
oltre un miliardo di euro stanziato per l’avvio produttivo di Jeep Renegade e
Fiat 500X.
Esteso su una superficie di circa 1,9 milioni di metri
quadrati, lo stabilimento fu costruito fra il 1991 e il 1993 nei pressi di
San Nicola, a 18 chilometri da Melfi, su una direttrice che collega
la Basilicata con la Campania e la Puglia, regioni da cui provengono anche
molti lavoratori dell’impianto. Attualmente si producono i modelli Jeep
Renegade e Fiat 500X e da inizio 2020 anche la Jeep Compass ed i modelli ibridi
plug-in, svolgendo un ruolo primario nell’elettrificazione di FCA.
Il complesso è costituito da reparti di stampaggio,
lastratura, verniciatura e montaggio e impiega 7.300 dipendenti; 5 presse e 2
trance per la fase di stampaggio; 860 robot per la fase di lastratura; 54 robot
per le operazioni di verniciatura; 278 stazioni automatiche di avvitatura; e
circa 4.000 persone esclusivamente dedicate al montaggio delle auto
FCA Melfi Plant rappresenta uno degli esempi più
emblematici dell'evoluzione tecnologica/organizzativa, ed è stato sempre
modello di innovazione.
È stato il primo ad applicare il modello di “fabbrica
integrata”, con decentramento delle responsabilità ed integrazione delle
funzioni, rispetto alle rigidità precedenti, ed è poi evoluto con il modello di
“fabbrica modulare” e poi “a rete”. Il tutto seguendo i principi della “lean
production” con adozione di meccanismi di funzionamento che migliorassero la
competitività. Oggi è una fabbrica digitale che utilizza le tecnologie abilitanti
ed i sistemi dell'Industria 4.0, con una piattaforma che interconnette ed
integra i processi aziendali, e dove si realizza la migliore sintesi tra
organizzazione, tecnologie, persone.
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