martedì 10 settembre 2019

Subaru guida i team di H2o PLANET in Scandinavia

 
I mesi di luglio e agosto hanno visto le due Outback costeggiare Finlandia, Svezia e Norvegia raggiungendo il punto più a nord del vecchio continente. 

 
Dopo aver attraversato via nave il Golfo di Finlandia, i viaggiatori a bordo delle due Subaru Outback si sono addentrati nella terra dei mille laghi giungendo fino a Tampere, il primo centro urbano che incontrano durante la loro ascesa verso nord. Il secondo agglomerato urbano della Finlandia, grazie alla sua posizione strategica, è stato il centro nevralgico dell’industria del paese. Oggi è considerato un importante polo di produzione di energia, grazie alle 4 centrali idroelettriche che sorgono lungo le Tammerkoski, le rapide originate dalla differenza di altitudine dei due laghi che si estendono ai confini della città. Nonostante la rinomata attenzione ai temi ambientali dei finlandesi anche questa città non è libera da inquinamento plastico come testimoniato dai membri del team.

Il percorso prosegue verso l’arcipelago dello Kvarken. La leggenda vuole che moltissimi anni fa il gigante Finn cercasse un posto dove stare: riempi? una sacca con pietre prese sulla costa svedese e attraverso? il golfo. Nel tragitto il contenitore si buco? spargendo i massi ovunque e quando il gigante arrivo? a destinazione si arrabbio? moltissimo, scagliando in tutte le direzioni le rocce rimaste, formando cosi? l’arcipelago di isole, scogli e banchi.
In realtà questo arcipelago è composto da oltre 5.600 isole ed è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. L'arcipelago è in continuo affioramento dal mare in un processo per cui la terra, emerge a tassi che sono tra i più alti al mondo. Di conseguenza le isole appaiono e si uniscono, le penisole si espandono e i laghi si evolvono da baie e si sviluppano in paludi, a ritmo lento ma implacabile.
 
Il viaggio continua lungo il Golfo di Botnia attraversando la Lapponia ed entrando in Svezia. Stoccolma, la sua capitale, è formata da 14 isole sul Mar Baltico. Qui nel 1972 venne approvata la dichiarazione di principi delle Nazioni Unite sull'ambiente umano. Qui nel loro vagare tra ponti e canali i team incontrano degli operatori ecologici in barca mentre raccolgono la sporcizia dall’acqua, lavoro che viene effettuato per cinque giorni alla settimana e dieci mesi l’anno, indispensabile per mantenere pulita una città con questa conformazione.

L’ultimo appuntamento per i team di luglio è alla "Tjärnö Marine Zoological Station”, un centro di ricerca che accoglie dagli anni ‘60 studenti e professori provenienti da tutto il mondo diventando nel tempo un fiore all'occhiello della ricerca europea e non. Gli studi effettuati spaziano attraverso i più svariati ambiti della biologia marina concentrando in particolar modo la loro attenzione sulle potenzialità delle alghe: dagli utilizzi in acquacoltura alle importanti applicazioni future in ambito alimentare. Il cambio della guardia avviene ad Oslo dove, oltre al passaggio di testimone, c’è bisogno anche un uno stop&go dal Dealer locale Subaru per la sostituzione di una batteria delle Outback, messa alla prova dall’uso intensivo dell’attrezzatura di fotografi e videomaker.
 
La prima tappa verso il grande nord è lo Svartisen glacier, secondo ghiacciaio per estensione della Norvegia. Il punto più basso del ghiacciaio si trova ad un'altitudine di appena 20 m sul livello del mare facendone il punto più basso di un ghiacciaio nell'Europa continentale, nonché unico esempio di ghiacciaio costiero. I viaggiatori hanno constatato i sintomi sempre più evidenti della rapidità con la quale sta scomparendo, come la formazione gei laghi glaciali.

L’esperienza di H2o PLANET è anche incontro e numerosi sono quelli avvenuti a nord del circolo polare artico. Da Anders, artista che crea opere e oggettistica in vetro soffiato, utilizzando parzialmente vetro di recupero e che alla domanda: “la prima parola che ti viene in mente pensando all’oceano” risponde “respect”, a Odd Arne e Torgeir, attivisti di associazioni che si occupano rispettivamente di impedire l'insediamento delle attività petrolifere offshore nell’area ad oggi incontaminata delle Lofoten e di proteggere l’habitat della regione di Senja dalla pesca intensiva e l’acquacoltura.
 
A metà agosto i team raggiungono il punto più a nord d'Europa e del progetto. Nordkapp, meta ambita da tanti viaggiatori, dove la flora si dirada gradualmente per lunghi chilometri di natura senza insediamenti umani. Da qui inizia la lunga discesa verso il mediterraneo che inizia attraversando le foreste finlandesi, il cui sistema di gestione è molto avanzato: sezioni di foresta definiti, raggiunta una determinata dimensione ed età vengono tagliati per utilizzarne il legname, parte importante di questa cultura ed economia. Successivamente un nuovo bosco giovane e con le stesse caratteristiche viene reimpiantato, e via così ripetutamente. Questo metodo mantiene queste foreste sane e controllate, previene gli incendi ed alimenta cultura ed economia locale.
 
Helsinki è la tappa finale per i team di agosto con pit-stop per il cambio gomme e la sostituzione della batteria dell’altra Outback, prima di affrontare le strade russe. Quella finnica è una capitale dalla micro-mobilità sostenibile, a basso costo e zero emissione di CO2, con panchine solari che consentono di ricaricare dispositivi elettronici e piccoli impianti per il recupero di plastica/alluminio/vetro in cambio di buoni sconto per diverse attività. Piacevoli sorprese di questa realtà scandinava.


Giorni di viaggio
153
Chilometri percorsi
35.000
Paesi visitati
Finlandia, Svezia, Norvegia
Danni registrati
Batterie sostituite, un parabrezza scheggiato.
Stato vetture
Completamente operative con un nuovo treno di gomme per affrontare l’ultima parte del viaggio.


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