Fortunatamente, i lavoratori di Melfi, oltre ad aver
dimostrato negli anni di essere persone (e lavoratori) serie, hanno quella
maturità e quella responsabilità di affermare attraverso il loro impegno
quotidiano che questo fantomatico sciopero, oltre a ledere l’immagine, è
fuorviante rispetto alle problematiche vere. Il lavoro è davvero un bene comune
e va’ difeso dignitosamente e non va’ distrutto proclamando scioperi con
secondi fini. FCA non ha tirato fuori di tasca sua nemmeno un centesimo e non
ha rubato i soldi ai lavoratori per darli a Ronaldo, anzi: se questi pseudo
sindacati che inneggiano allo sciopero avessero un po’ di cervello, capirebbero
che quella di CR7 è stata
un’operazione economica “capolavoro”. E questo non solo per FCA ma anche per l’intero
sport italiano che, come tutti sanno, coinvolge centinaia di migliaia di
lavoratori. Proprio come quelli del sito industriale di Melfi.
giovedì 12 luglio 2018
Ronaldo alla Juve? Un capolavoro. Altro che scioperare…
È incredibile che in una fase così delicata del gruppo FCA, a partire dello
stabilimento di Melfi, qualcuno proclami lo sciopero su di una vicenda che
nulla ha a che fare con il lavoro e con i lavoratori. Mentre molti lavorano
quotidianamente affinché si possano costruire le basi per il futuro industriale
dello stabilimento di Melfi, alla luce del nuovo piano industriale presentato
dall’A.D. Marchionne il 1 giugno 2018,
altri – sedicenti sindacati – per mera pubblicità giochino sulla pelle e sul
futuro dei lavoratori
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