Sono terminati ieri con la pubblicazione delle classifiche,
gli eventi statici di Formula SAE Italy, che vedono coinvolti i team di tutte
le classi nelle prove del Business
presentation event, Design event e Cost event.
Visto che l’evento non è ancora terminato, in questa
edizione 2018 si è preferito rendere note le classifiche senza rivelare il
posizionamento sul podio dei vincitori dei finalisti, riportati nelle
rispettive classifiche secondo il numero crescente di macchina. I vincitori
delle prove statiche verranno infatti resi noti solo domani, in occasione della
cerimonia di chiusura.
Per la Classe
Driverless (1D), gli eventi statici si sono svolti seguendo il modello della
Formula Student Germany (FSG).
Nel Business
presentation event, gli studenti in gara sono chiamati a simulare una
presentazione della vettura proposta davanti a una platea di potenziali
investitori. I team espongono, quindi, un piano di business e cercano di
convincere il pubblico a investire nel loro progetto. L’auto che portano in
gara, infatti, dev’essere potenzialmente commercializzabile. Di qui, lo studio
del business model che intendono utilizzare per analizzare il cliente e il
mercato, dei canali di marketing e di comunicazione, fino alle classiche
analisi economico-finanziarie (return on investment, punto di pareggio) e a una
specifica richiesta di investimento alla giuria.
La valutazione della giuria del Business presentation event,
suddivisa in cinque commissioni, si basa su cinque elementi, dettati dal Regolamento SAE: il contenuto del
business plan, con un focus sul grado di innovazione e originalità dell’idea e
sul business model; l’organizzazione della presentazione; gli strumenti visivi
impiegati; la “delivery”, ovvero la performance espositiva; la capacità di
rispondere alle domande. Il punteggio massimo per questa prova è 75 sui 1.000
punti totali della competizione nel suo complesso. Per la classe Driverless è
stata introdotta una nuova griglia di valutazione che prevede nove elementi,
con pesi diversi sulla base degli argomenti, tra cui: deep dive topic (argomenti
specifici del driverless), novelty (legato alle nuove tecnologia) e finances
(focalizzato sull’analisi del business plan).
Il livello generale riscontrato in questa prova si è
inserito nel solco della media delle ultime edizioni. Di anno in anno i team hanno
mostrato di comprendere sempre di più l’importanza del Business presentation
event, mettendo a frutto i suggerimenti raccolti nelle edizioni precedenti e
hanno integrato competenze via via più specifiche, anche provenienti dalle
facoltà di economia. I primi classificati, in particolare, hanno presentato
progetti di alto livello e sono stati molto, posizionandosi a distanza di pochi
punti uno dall’altro. Per quanto riguarda la Classe Driverless è stato
apprezzato lo sforzo dei team di pensare fuori dagli schemi, uscendo da
business model già consolidati, dovendo trattare una nuova categoria come
quella delle vetture a guida autonoma.
Nella Classe 1C
(vetture a combustione interna) sono arrivati in finale PWR Racing Team
dell’Università di Wroclaw, TU Graz Racing Team della Technical University of
Graz e UPBracing Team dell’Università di Paderborn, che hanno riportato buoni
punteggi in tutte le prove e presentato concept originali.
Nella Classe 1E
(vetture elettriche), hanno conquistato le prime posizioni, anch’essi con
performance di alto livello in tutte le prove, il team Aristurtle della
Aristotle University of Thessaloniki, FST Lisboa di U Lisbon - Instituito
Superior Técnico e il team Blue Flash Mobility Concepts di HAWK Göttingen.
Nella Classe 3 (presentazione del solo progetto della
vettura) troviamo sul podio due team italiani – PoliBa Corse del Politecnico di
Bari e Polimarche Racing Team dell’Università Politecnica delle Marche – e il
team VIA Hunters Racing del VIA University College.
Infine, i team municHMotorsport della University Applied
Science Munich e AMZ Driverless di ETH Zurich, hanno riportato i migliori
risultati nella Classe 1D, dimostrando di possedere le competenze per crescere
ulteriormente nei prossimi anni.
Passando al Design
event, una delle prove più sentite dagli studenti, con un punteggio massimo
di 150 punti (sui 1.000 complessivi) ad essere premiato, da una giuria di
esperti del mondo automotive – suddivisa in dodici commissioni formate da
progettisti di livello – è il lavoro ingegneristico che sta dietro alla
vettura.
La valutazione della giuria si basa sulle categorie
classiche: sospensioni, telaio, motore, ma viene valutato anche il modello di
management della squadra e assegnati alcuni punti all’estetica del veicolo e al
grado di creatività e innovazione dell’idea progettuale.
Grande attenzione è riservata alle finali: dopo il confronto
diretto dei giudici con gli studenti nei pit, tre team della Classe 1C e tre
team della Classe 1E vengono selezionati per parteciparvi. E’ il momento in cui
le migliori vetture vengono presentate pubblicamente e tutti i giudici hanno
l’opportunità di osservarle da vicino e confrontarle direttamente.
In quest’edizione del Design event si è riscontrato un
livello di preparazione dei team piuttosto variegato e abbastanza polarizzato
verso gli estremi, con una relativamente bassa concentrazione di team di
livello medio-alto.
Tra i finalisti della Classe
1C del Design event c’è il team Joanneum Racing Graz che, oltre ad avere un
eccellente powertrain è uno dei pochi team ad aver costruito un know-how che si
trasmette con continuità tra le generazioni di studenti. In finale anche
UPBracing Team e.V., dell’Università di Paderborn, che si è distinto per un
eccellente sistema powertrain e Dynamis PRC del Politecnico di Milano, che ha
fatto un ottimo lavoro su dinamica e pneumatici, presentando una vettura in
generale disegnata bene e molto leggera.
Per la Classe 1E,
sono in finale DHBW Stuttgart e FS Team Tallinn, entrambe caratterizzate da
un buon powertrain elettrico su vetture entrambe piuttosto sofisticate e FST
Lisboa, con una vettura dotata di un buon powertrain e più standard a livello
veicolistico.
Nella Classe 3, Polimarche Racing Team ha presentato un
telaio con un simulatore di guida statico, il motore, un sistema powertrain e
un telaio in avanzata fase di studio e in materiale composito. In fase avanzata
anche il layout della vettura e le sospensioni. Il team si è dimostrato
preparato, con buone capacità a livello simulativo e di esposizione, proponendo
anche qualche soluzione originale. Unipr Racing team, dell’Università degli
studi di Parma ha dimostrato una buona organizzazione nella presentazione del
progetto e una certa cura dei dettagli, mentre il team egiziano MASR
Motorsport, dell’Arab Academy for Science, Technology & Maritime Transport,
si è concentrato su una buona presentazione virtuale del veicolo, focalizzando
alcuni elementi innovativi rispetto alla media dello stato dell’arte.
Nella Classe 1D il
punteggio del Design Event è di 175 punti, rispetto ai 150 delle altre
classi, punti assegnati in base allo sviluppo dell’autonomous system e non alla
progettazione del veicolo. Il livello generale dei team di questa classe è
risultato elevato, considerando la complessità dei progetti, con un’elevata
integrazione di meccanica, elettronica e informatica. Le soluzioni presentate
sono molto diverse tra loro, trattandosi di un terreno ancora poco esplorato.
Alcuni team si sono distinti per una migliore struttura organizzativa e di sviluppo.
Quelli che hanno tenuto conto delle complessità del sistema veicolo, senza
concentrarsi esclusivamente sul software, sono stati premiati.
Trattandosi di una novità anche per le giurie, alcuni spunti
interessanti in termini di metodo e confronto sono derivati anche dai team
stessi, nell’ottica di un approccio costruttivo e collaborativo.
Infine, il Cost Event
(che vale 100 punti su 1.000 complessivi) si concentra sull’analisi dei
Cost report – prodotti dai team indicando le quantità di materiali e componenti
vettura utilizzati per il proprio progetto su tabelle che contengono
indicazioni di costi standard – attraverso quattro macro-categorie di
valutazione: total cost (il lower cost è quello che guadagna più punti, fino a
un massimo di 40); clearness (30 punti); gestione della prova in gara (30
punti). Durante la manifestazione le cinque commissioni della giuria Cost
incontrano direttamente gli studenti, chiamati ad una presentazione del proprio
team, volta a descrivere il progetto presentato nell’ottica dei costi e della
sostenibilità, a rispondere alle domande dei giudici e ad una verifica diretta
sulla vettura, per il controllo dei materiali effettivamente impiegati. Questa
visita vale un massimo di 10 punti a cui si sommano i 20 ottenibili con il Real
case scenario, una prova di simulazione di una situazione aziendale in cui un
ipotetico top management chiede di ridurre del 20% 3 macro-aree di costo del
progetto.
La valutazione di questa prova tiene in considerazione
quanto i ragazzi siano consapevoli del compromesso necessario tra gestione del
budget e performance da raggiungere. Anche quest’anno si è assistito ad una
certa differenziazione di performance tra i team che, tuttavia, nel complesso,
hanno raggiunto buoni risultati anche grazie alla disponibilità e al supporto
della giuria Cost durante l’anno che consentono un miglioramento continuo.
Per quanto riguarda
la classe Driverless, nonostante il numero contenuto di team partecipanti,
è emersa una grande varietà di soluzioni tecniche e i ragazzi hanno dimostrato
fin da subito un atteggiamento collaborativo e costruttivo. Il modello di
valutazione tedesco applicato per questa Classe chiama in causa, per le giurie,
competenze più ingegneristiche che economico-finanziarie e richiede che gli
studenti si misurino con problematiche di cost understanding – si valuta come
il team ha concepito e applicato gli elementi del costo della vettura.
La rosa dei primi tre
classificati della Classe 1C comprende E-Team Squadra Corse dell’Università di
Pisa – tra le più attive nella richiesta di consulenza durante l’anno -
UPBracing Team dell’Università di Paderborn, team emergente in quest’edizione,
e il team Race UP Combustion dell’Università degli Studi di Padova, che da anni
di distingue per la produzione di report ben fatti. Nella Classe 1 E sono in
finale Squadra Corse PoliTO del Politecnico di Torino, il team Blue Flash
Mobility Concepts di HAWK Göttingen e l’Università di Padova con il team Race
UP Electric; tutti e tre hanno dimostrato una certa continuità nel Cost event
delle ultime edizioni. Tra i finalisti della Classe 3, Poliba Corse del
Politecnico di Bari e i due team dell’Arab Academy for Science, Technology and
Maritime Transport – Arab Academy Motors e MASR Motorsport – che dimostrano
come stia proseguendo il buon posizionamento dell’Africa in questi ultimi anni.
Infine, nella Classe 1D, sono il team KA-RaceIng del Karlsruhe Institute of
Technology e AMZ Driverless di ETH Zurich a riportare i migliori risultati.
Un ultimo elemento da sottolineare è che Formula SAE, più
che come una competizione, si definisce come un evento formativo-didattico. Di
qui, l’importanza della sessione dei feedback sugli static events ai ragazzi –
tenutasi oggi dalle 9.30 alle 12.45 – in cui le commissioni di giudici che
hanno giudicato i vari team hanno un colloquio individuale con quelli che lo
richiedono, volto a fornire spunti di miglioramento che, anno dopo anno, i team
hanno mostrato di saper recepire e introdurre nelle proposte della competizione
successiva.
Per ogni ulteriore informazione è possibile visitare il sito
dell’iniziativa (https://www.formula- ata.it/), dove è possibile trovare il
programma completo, l’elenco dei partecipanti e tutti i dettagli della
manifestazione.
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