La Mille Miglia
saluta Roma di buon mattino, sotto un sole splendente. Tra i tanti,
piccoli, miracoli popolari ascrivibili alla Freccia Rossa c’è l’esclusiva
capacità di fendere il traffico mattutino sul Grande Raccordo Anulare. Ma la
passione è tale e tanta che gli automobilisti si concedono una pausa dalle
incombenze quotidiane per ammirare il passaggio del museo viaggiante. Strappano
sguardi d’ammirazione e interesse anche Giulia
e Stelvio: fanno parte della flotta ufficiale di 30 vetture che il marchio
mette disposizione dell’organizzazione come vetture ufficiali.
modo migliore per scoprire da vicino il DNA di Alfa Romeo,
intriso di storia e di competizione e forte di un passato leggendario che anche
alla Mille Miglia ha scritto pagine da record. Oggi, per il novantesimo
anniversario della prima vittoria di Alfa Romeo alla Mille Miglia, è nato il
progetto “Alfa Romeo: la Mille Miglia in 90 luoghi“, che consente di
ripercorrere una storia di vittoria attraverso luoghi particolarmente
significativi.
Road book alla mano,
la carovana fa rotta sul Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano e
lungo le rive del lago di Vico, che vanta il primato d’altitudine tra i grandi
laghi italiani. Ci si trova infatti a oltre 500 metri sul livello del mare,
l’aria è quasi pungente e le strade invogliano a imboccare ogni curva con il
piglio adeguato alle prove in scena qui e sul Monte Cimino. I pini marittimi di
Parco de’ Medici hanno lasciato spazio al verde fitto lungo la strada, e, oltre
Viterbo, al fascino collinare della Tuscia.
Soffermarsi dettagliatamente su ogni paese che attraversa la
Mille Miglia non sarebbe possibile, però il clima di festa che distingue ogni
ingresso rimane unico e sempre indimenticabile. Il primo abbraccio è in Piazza
Vittorio Emanuele, a Ronciglione, e regala la spontaneità e i sorrisi
irresistibili e un po’ sdentati dei bimbi con i loro grembiuli azzurri e rosa e
le bandierine della Mille Miglia agitate al passaggio delle auto.
La mattinata scivola veloce e piacevole come il vento che
dal Lago di Bolsena sospinge in Toscana. Si prosegue, tra divertimento e curve,
e la meraviglia inizia a ingannare i sensi. I motori che rombano tra Radicofani
e Siena suonano da dichiarazioni d’amore verso la Penisola. E non importa che i
cilindri talvolta possano stonare: vale la pena di citare con gratitudine il
lavoro, spesso notturno, dei meccanici che operano con la delicatezza di chi
accorda uno strumento prezioso. L’amore è corrisposto, in Piazza del Campo, il
culmine della mattinata prima del pranzo nel borgo di Monteriggioni.
Il road book è lo spartito, e non esistono passaggi
intermedi: ogni momento della Mille Miglia è centrale. I chilometri tra colli,
vigne e rocche proseguono rapidamente, su strade che hanno fatto la storia
dell'automobilismo nazionale e internazionale. Intanto s’attraversa San Miniato
e poi si giunge a Lucca, la città di Giacomo Puccini. Passione costante,
discorso musicale rapido, incisi taglienti, armonie dissonanti: è la Tosca, ma
è un linguaggio che potrebbe raccontare una gara automobilistica. Poi Lucca è
alla spalle, e il Tirreno si distende mentre da Pietrasanta si raggiunge la
litoranea che passa in rassegna Forte dei Marmi e Marina di Massa, illuminate
d’ambra dal sole al tramonto. Questa la diapositiva con la quale si saluta
l’accoglienza Toscana per approdare in Liguria, a Sarzana, dalla sua fondazione
crocevia di importanti vie di comunicazione.
I chilometri verso Parma sono ancora molti, e c’è da scalare
il Passo della Cisa. È tardi, ma non manca una platea da Gran Premio lungo la
strada, trepidante ed emozionata alla vista di così tante vetture. Spettatori
partecipi, che in un cenno della mano riassumono il desiderio di incoraggiare
le gesta dei piloti. Gesta che dopo
quindici ore di guida sconfinano nell’eroismo. La strada si raddrizza lungo il
Taro e da Collecchio si intravede finalmente il traguardo dell’antica capitale
del Ducato di Parma e Piacenza.
Alla conclusione della tappa, tra le maglie della stanchezza
filtrano la curiosità per la classifica, l’intima soddisfazione sfilandosi i
guanti e il primo accenno di malinconia: Brescia è sempre più vicina.
Quest’anno però, sempre per festeggiare i novant’anni del primo successo Alfa
Romeo, è previsto per la mattinata di oggi un passaggio celebrativo a Milano e
ad Arese presso il Museo Storico Alfa Romeo dove si svolgeranno
alcune prove cronometrate sul circuito interno e saranno presenti anche i
piloti Marcus Ericsson e Charles Leclerc
della scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team che sta disputando il campionato di
Formula 1 2018.
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