Benzina, Idrogeno, Gas, Biocarburanti, ibridi e
Ibridi Plugin, elettrici: il Gruppo Daimler è da sempre impegnato su tutti
i fronti ma, sul diesel, vanta un’esperienza
specifica che gli permette di confermare con assoluta certezza che questi
motori, con la giusta tecnologia, non sono affatto da buttare con la eco-scusa
di turno, ma sono ancora efficienti e… ben accetti.
Un po’ di storia. Mercedes-Benz
per prima l’ha introdotto nell’auto, nel 1936, l’ha reso più performante,
introducendo il Turbodiesel negli anni ’70 e poi imbattibile nell’efficienza
con lo sviluppo della tecnologia Common rail, assieme a Bosch, Magneti Marelli
ed Alfa Romeo negli anni 90. Lo ha pulito dagli NOX inventando il Bluetec con
l’ADblue ed adottando il filtro anti-particolato già negli anni 2000. Ed oggi
lo ha reinventato con le nanotecnologie, i pistoni in acciaio ed
elettrificandolo, con motori già conformi alle nuove norme RDE/WLTP sui consumi
reali.
Tre miliardi di
investimenti nei motori diesel. Mercedes-Benz ha investito oltre tre
miliardi di euro sulla nuova generazione di motori Diesel e investimenti
altrettanto importanti hanno reso questi propulsori ancora più efficienti,
grazie alla tecnologia ibrida Plug-In. Dal prossimo autunno questo motore
permetterà di beneficiare di tutti i vantaggi offerti alle motorizzazioni
ibride, con ben 50 km di autonomia per guidare in città a zero emissioni e il
grande piacere di guida offerto dal motore Diesel nelle percorrenze
extraurbane. Da tutto questo nasce la ferma convinzione che sia meglio puntare
sull’innovazione anziché sui divieti.
La diffusione sul mercato dei veicoli equipaggiati con la
nuova generazione di motori e di quelli omologati in base alla normativa Euro
6d temp sta attualmente crescendo sempre più velocemente. Automobili
caratterizzate, anche nell’uso quotidiano, da un livello di emissioni più
basso, e talvolta nettamente inferiore al limite di 80 mg/km ottenuto in
laboratorio, con un vantaggio innegabile in termini di CO2 rispetto ai motori a
benzina di pari livello. Inoltre, grazie al know-how acquisito nel corso degli
ultimi anni, è oggi possibile migliorare le emissioni di NOx di numerosi
veicoli sul campo intervenendo sul relativo software in modo efficiente e
relativamente rapido. Ecco perché Mercedes-Benz continua a credere nei moderni
motori diesel, come parte integrante del mix di diverse tipologie di trazione
per il futuro.
Il superamento dei valori limite può essere risolto anche nelle
città, senza divieti di circolazione e con il diesel, una convinzione
supportata anche da motivazioni scientifiche e fondamenti tecnici:
Le emissioni di NOx
diminuiscono costantemente grazie anche alle nuove tecnologie in campo
motoristico
Le differenze tra le misurazioni in laboratorio e quelle su
strada per quanto riguarda i gas nocivi emessi dai veicoli diesel hanno fatto,
comprensibilmente, sorgere molte domande. Nel dibattito attualmente in corso,
tuttavia, si ha spesso l’impressione che l’inquinamento da ossidi di azoto
(NOx) in Germania sia più alto che mai. I fatti dimostrano, invece, proprio il
contrario: dal 1990 l’impatto ambientale derivante dal traffico stradale è
calato di circa il 70% secondo i dati pubblicati dal Ministero Federale dell’Ambiente,
senza considerare che il volume del traffico nello stesso periodo è aumentato
in misura significativa. Questo vale anche per la città che si trova
attualmente al centro dell’attenzione: anche a Stoccarda l’inquinamento da NOx
è ulteriormente calato nel 2017.
Uno studio, sostenuto anche dal Ministero Federale per
l’Ambiente, dall’Ente Federale per l’Ambiente e dal VDA (Associazione delle
industrie automobilistiche tedesche), dimostra che, con il semplice
rinnovamento del parco veicoli, quindi senza la necessità di ulteriori
interventi, il numero delle centraline di rilevamento vicine alle zone
trafficate che non rispettano il valore limite di NOx si ridurrebbe del 70%
entro il 2020 e di oltre il 90% cinque anni dopo.
Nel dibattito
attualmente in corso si fa spesso confusione tra polveri sottili e NOx. In
realtà, il problema legato alle emissioni di particolato generate dai motori
degli autoveicoli è stato risolto con l’introduzione del filtro antiparticolato
diesel.
Nuova generazione di
motori
I veicoli equipaggiati con i nuovi motori diesel, come il
quattro cilindri a gasolio OM 654 ed il sei cilindri a gasolio OM 656 di
Mercedes-Benz, garantiscono emissioni ridotte di NOx anche su strada: al
termine di numerose prove di guida effettuate secondo il protocollo di
misurazione Real Driving Emissions (RDE), i valori sono risultati addirittura
nettamente inferiori al limite di 80 milligrammi ottenuto in laboratorio. Un
esempio: in una prova su strada effettuata dalla rivista tedesca auto motor und
sport (numero 18/2017), la Mercedes E 220 d (consumo di carburante nel ciclo
combinato: 4,4-3,9 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 112-102
g/km) ha fatto registrare 41 milligrammi di ossido di azoto al chilometro. Altre
organizzazioni indipendenti, come Dekra e TÜV, nonché redazioni di quotidiani,
hanno ottenuto a loro volta risultati eccellenti nell’ambito delle prove su
strada eseguite. Un livello di emissioni medio compreso tra 40 e 60 milligrammi
viene raggiunto anche dalle nostre misurazioni interne di funzionamento
continuo, basate su percorrenze di migliaia e migliaia di chilometri sia in
città che a lungo raggio.
Anche i nuovi motori presentano un ulteriore potenziale per
futuri miglioramenti: possiamo, dunque, contare sul fatto di riuscire a ridurre
ancora le emissioni di NOx. Sui nuovi motori è stato possibile ampliare
notevolmente la gamma di temperature in cui il trattamento dei gas di scarico
funziona in modo particolarmente efficiente senza danneggiare i componenti. I
valori di NOx, che in parte risultano decisamente inferiori a quello di
laboratorio pari a 80 mg/km, vengono, dunque, registrati in condizioni di guida
normali, anche in presenza di basse temperature. Questi risultati ottenuti sui
nuovi motori sono riconducibili anche al ricircolo dei gas di scarico a più
vie, dove una parte dei gas di scarico entra in ricircolo solo dopo il relativo
ciclo di post-trattamento. Questo gas di scarico, di conseguenza, è
particolarmente pulito, riducendo così il rischio che sui componenti si formino
depositi causati da particelle di sporco. Un quadro generale che sottolinea
come il dibattito sul diesel stia attraversando una fase in cui il problema
legato alle emissioni di NOx può essere considerato risolto dal punto di vista
tecnico: la nuova generazione di motori diesel di Mercedes-Benz tiene, infatti,
pienamente sotto controllo le relative emissioni.
Omologazione EURO 6d
temp
Anche la rapida sostituzione dell’attuale parco circolante
con veicoli omologati Euro 6d temp è un metodo molto efficace per ridurre
ulteriormente le emissioni di NOx nel traffico stradale. Nel corso dei prossimi
mesi saranno introdotti sul mercato numerosi modelli con questa omologazione. Per ottenere l’omologazione Euro 6d temp,
questi veicoli devono superare per la prima volta anche un test RDE, il cui
valore limite è pari a 168 mg/km. I veicoli, naturalmente, devono rispettare
questo limite in ogni condizione di marcia RDE immaginabile, che sia conforme
alle disposizioni di legge. Se il veicolo supera questo limite anche solo in
uno di questi casi, l’omologazione non viene rilasciata. I veicoli certificati
Euro 6d temp sono stati, pertanto, perfezionati in modo tale da garantire un
margine adeguato rispetto al limite di 168 mg/km. Per la stragrande maggioranza
dei viaggi in condizioni di guida normali, le emissioni sono, dunque,
nettamente inferiori a 168 mg/km (vedi figura 2). La maggior parte dei veicoli
registra in media valori notevolmente inferiori a 80 mg/km.
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