giovedì 5 aprile 2018

Crociata contro i motori Diesel? Io sto con Mercedes-Benz

 
Benzina, Idrogeno, Gas, Biocarburanti, ibridi e Ibridi Plugin, elettrici: il Gruppo Daimler è da sempre impegnato su tutti i fronti ma, sul diesel, vanta un’esperienza specifica che gli permette di confermare con assoluta certezza che questi motori, con la giusta tecnologia, non sono affatto da buttare con la eco-scusa di turno, ma sono ancora efficienti e… ben accetti.  


Un po’ di storia. Mercedes-Benz per prima l’ha introdotto nell’auto, nel 1936, l’ha reso più performante, introducendo il Turbodiesel negli anni ’70 e poi imbattibile nell’efficienza con lo sviluppo della tecnologia Common rail, assieme a Bosch, Magneti Marelli ed Alfa Romeo negli anni 90. Lo ha pulito dagli NOX inventando il Bluetec con l’ADblue ed adottando il filtro anti-particolato già negli anni 2000. Ed oggi lo ha reinventato con le nanotecnologie, i pistoni in acciaio ed elettrificandolo, con motori già conformi alle nuove norme RDE/WLTP sui consumi reali.
Tre miliardi di investimenti nei motori diesel. Mercedes-Benz ha investito oltre tre miliardi di euro sulla nuova generazione di motori Diesel e investimenti altrettanto importanti hanno reso questi propulsori ancora più efficienti, grazie alla tecnologia ibrida Plug-In. Dal prossimo autunno questo motore permetterà di beneficiare di tutti i vantaggi offerti alle motorizzazioni ibride, con ben 50 km di autonomia per guidare in città a zero emissioni e il grande piacere di guida offerto dal motore Diesel nelle percorrenze extraurbane. Da tutto questo nasce la ferma convinzione che sia meglio puntare sull’innovazione anziché sui divieti.
La diffusione sul mercato dei veicoli equipaggiati con la nuova generazione di motori e di quelli omologati in base alla normativa Euro 6d temp sta attualmente crescendo sempre più velocemente. Automobili caratterizzate, anche nell’uso quotidiano, da un livello di emissioni più basso, e talvolta nettamente inferiore al limite di 80 mg/km ottenuto in laboratorio, con un vantaggio innegabile in termini di CO2 rispetto ai motori a benzina di pari livello. Inoltre, grazie al know-how acquisito nel corso degli ultimi anni, è oggi possibile migliorare le emissioni di NOx di numerosi veicoli sul campo intervenendo sul relativo software in modo efficiente e relativamente rapido. Ecco perché Mercedes-Benz continua a credere nei moderni motori diesel, come parte integrante del mix di diverse tipologie di trazione per il futuro.
Il superamento dei valori limite può essere risolto anche nelle città, senza divieti di circolazione e con il diesel, una convinzione supportata anche da motivazioni scientifiche e fondamenti tecnici:
Le emissioni di NOx diminuiscono costantemente grazie anche alle nuove tecnologie in campo motoristico
Le differenze tra le misurazioni in laboratorio e quelle su strada per quanto riguarda i gas nocivi emessi dai veicoli diesel hanno fatto, comprensibilmente, sorgere molte domande. Nel dibattito attualmente in corso, tuttavia, si ha spesso l’impressione che l’inquinamento da ossidi di azoto (NOx) in Germania sia più alto che mai. I fatti dimostrano, invece, proprio il contrario: dal 1990 l’impatto ambientale derivante dal traffico stradale è calato di circa il 70% secondo i dati pubblicati dal Ministero Federale dell’Ambiente, senza considerare che il volume del traffico nello stesso periodo è aumentato in misura significativa. Questo vale anche per la città che si trova attualmente al centro dell’attenzione: anche a Stoccarda l’inquinamento da NOx è ulteriormente calato nel 2017.
Uno studio, sostenuto anche dal Ministero Federale per l’Ambiente, dall’Ente Federale per l’Ambiente e dal VDA (Associazione delle industrie automobilistiche tedesche), dimostra che, con il semplice rinnovamento del parco veicoli, quindi senza la necessità di ulteriori interventi, il numero delle centraline di rilevamento vicine alle zone trafficate che non rispettano il valore limite di NOx si ridurrebbe del 70% entro il 2020 e di oltre il 90% cinque anni dopo.
Nel dibattito attualmente in corso si fa spesso confusione tra polveri sottili e NOx. In realtà, il problema legato alle emissioni di particolato generate dai motori degli autoveicoli è stato risolto con l’introduzione del filtro antiparticolato diesel.

Nuova generazione di motori
I veicoli equipaggiati con i nuovi motori diesel, come il quattro cilindri a gasolio OM 654 ed il sei cilindri a gasolio OM 656 di Mercedes-Benz, garantiscono emissioni ridotte di NOx anche su strada: al termine di numerose prove di guida effettuate secondo il protocollo di misurazione Real Driving Emissions (RDE), i valori sono risultati addirittura nettamente inferiori al limite di 80 milligrammi ottenuto in laboratorio. Un esempio: in una prova su strada effettuata dalla rivista tedesca auto motor und sport (numero 18/2017), la Mercedes E 220 d (consumo di carburante nel ciclo combinato: 4,4-3,9 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 112-102 g/km) ha fatto registrare 41 milligrammi di ossido di azoto al chilometro. Altre organizzazioni indipendenti, come Dekra e TÜV, nonché redazioni di quotidiani, hanno ottenuto a loro volta risultati eccellenti nell’ambito delle prove su strada eseguite. Un livello di emissioni medio compreso tra 40 e 60 milligrammi viene raggiunto anche dalle nostre misurazioni interne di funzionamento continuo, basate su percorrenze di migliaia e migliaia di chilometri sia in città che a lungo raggio.
Anche i nuovi motori presentano un ulteriore potenziale per futuri miglioramenti: possiamo, dunque, contare sul fatto di riuscire a ridurre ancora le emissioni di NOx. Sui nuovi motori è stato possibile ampliare notevolmente la gamma di temperature in cui il trattamento dei gas di scarico funziona in modo particolarmente efficiente senza danneggiare i componenti. I valori di NOx, che in parte risultano decisamente inferiori a quello di laboratorio pari a 80 mg/km, vengono, dunque, registrati in condizioni di guida normali, anche in presenza di basse temperature. Questi risultati ottenuti sui nuovi motori sono riconducibili anche al ricircolo dei gas di scarico a più vie, dove una parte dei gas di scarico entra in ricircolo solo dopo il relativo ciclo di post-trattamento. Questo gas di scarico, di conseguenza, è particolarmente pulito, riducendo così il rischio che sui componenti si formino depositi causati da particelle di sporco. Un quadro generale che sottolinea come il dibattito sul diesel stia attraversando una fase in cui il problema legato alle emissioni di NOx può essere considerato risolto dal punto di vista tecnico: la nuova generazione di motori diesel di Mercedes-Benz tiene, infatti, pienamente sotto controllo le relative emissioni.
Omologazione EURO 6d temp
Anche la rapida sostituzione dell’attuale parco circolante con veicoli omologati Euro 6d temp è un metodo molto efficace per ridurre ulteriormente le emissioni di NOx nel traffico stradale. Nel corso dei prossimi mesi saranno introdotti sul mercato numerosi modelli con questa omologazione. Per ottenere l’omologazione Euro 6d temp, questi veicoli devono superare per la prima volta anche un test RDE, il cui valore limite è pari a 168 mg/km. I veicoli, naturalmente, devono rispettare questo limite in ogni condizione di marcia RDE immaginabile, che sia conforme alle disposizioni di legge. Se il veicolo supera questo limite anche solo in uno di questi casi, l’omologazione non viene rilasciata. I veicoli certificati Euro 6d temp sono stati, pertanto, perfezionati in modo tale da garantire un margine adeguato rispetto al limite di 168 mg/km. Per la stragrande maggioranza dei viaggi in condizioni di guida normali, le emissioni sono, dunque, nettamente inferiori a 168 mg/km (vedi figura 2). La maggior parte dei veicoli registra in media valori notevolmente inferiori a 80 mg/km.

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