Dopo averla provata c’è da chiedersi del perché la casa
coreana abbia aspettato così tanto a tirar fuori la Hyundai Kona. Esteticamente bella, ricca di contenuti (e non solo
tecnologici), ha tutte le carte in regola per affermarsi nel segmento B-SUV,
quello che oggi va’ molto di moda…
Quella da noi provata è la versione 1.6 T-GDI 177CV 4WD 7DCT nell’allestimento Style (da 27.050 euro), il top di gamma. Si
tratta di una motorizzazione benzina con trazione integrale, quindi, forse un
po’ impegnativa per le abitudine degli italiani ma, sicuramente, molto
interessante…
La sicurezza
innanzitutto. Prodotta a Ulsan (Corea del Sud), nel più grande stabilimento
al mondo, con altissimi standard qualitativi, la nuova Kona promette una
sicurezza senza pari nel segmento. Grazie ai sistemi di sicurezza attiva e
assistenza alla guida della famiglia Hyundai
SmartSense, Kona dispone di Frenata Autonoma di Emergenza con Rilevamento
di Pedoni e Veicoli, Sistema di Mantenimento della Corsia, illuminazione
statica degli angoli e Gestione dei Fari Abbaglianti, Driver Attention Warning,
Avviso di Possibili Urti Posteriori e Rilevatore dell’Angolo Cieco. Ovvio che,
una vettura del genere, non poteva che aggiudicarsi le Cinque Stelle Euro NCAP.
Il primo compact SUV di Hyundai,
quello pensato e realizzato per gli europei, ha dimensioni importanti (lunghezza 4.16 m, larghezza 1.80 m, altezza
1.58 m) che le permettono non solo di essere molto bilanciata ed
equilibrata, ma anche di mettere a disposizione del cliente un abitacolo di
tutto rispetto. Esteticamente la nuova Hyundai Kona è originale, bella,
compatta, con linee pulite e semplici. Quindi, non ci siamo stupidi quando, più
di una volta, siamo stati avvicinati da persone curiose che, vedendola, ci
hanno chiesto informazioni in merito alla Kona e… sono stati molto di più i “mi
piace” che i “non mi piace”.
Esteticamente. La parte più interessante è il frontale dove spicca
la nuova calandra che, a detta di molti, segna l’inizio di quel linguaggio
stilistico che contraddistinguerà le Hyundai del futuro. In pratica, le Hyundai
di domani assomiglieranno molto alla Kona di oggi. Il frontale, infatti,
cattura l’attenzione grazie alla “Cascading Grille” – cifra stilistica del
design Hyundai – e al nuovo gruppo ottico su due livelli, con luci diurne a LED
posizionate al di sopra dei fanali anteriori.
L’abitacolo. Semplice e confortevole, è contraddistinto da inserti
di color arancione che danno un quel non so che di sportivo (di solito, a dare
questo effetto è il color rosso); molto ben impugnabile il volante a tre razze,
dove si trovano i comandi della radio, del computer di bordo e del regolatore
di velocità; non mancano i vani porta-oggetti che sono ben distribuiti (li
troviamo nella consolle centrale, sul tunnel, nei pannelli delle portiere)
mentre i sedili, riscaldabili, sono “belli duri”, di quelli che non
“sprofondano” dopo due ore di seduta e, soprattutto, non procurano i soliti mal
di schiena. In particolare nel caso di passeggeri di un certo peso.
Connessa e
tecnologica. La nuova KONA offre il massimo della connettività e una
tecnologia di ultima generazione. Tre i sistemi multimediali tra cui poter
scegliere: lo Standard Audio System, con schermo TFT da 5? con radio,
connessione Bluetooth e ingresso USB; il nuovo Multimedia System, con
touch-screen capacitivo da 7” che integra tutte le funzioni musicali e
telefoniche e supporta l’utilizzo di Apple CarPlay e Android Auto, e
retrocamera integrata; il touch-screen di ultima generazione da 8” che integra
tutte le funzioni di navigazione ed infotainment (quello presente sulla nostra
versione).
La versione da noi provata era il 1.6 T-GDI, quindi benzina, da 177 CV con tanto di quattro ruote motrici e di cambio automatico a 7 rapporti. Quest’ultimo, davvero una gran bella sorpresa: preciso negli innesti e molto reattivo, fa sempre la cosa giusta garantendo una buona ripresa ed un’interessante accelerazione. Peccato solo non ci siano le “farfalline” (o più comunemente i paddle) al volante perché avrebbero reso la nostra KOna ancor più divertente da guidare. E a proposito di guida, si può scegliere fra le tre modalità Eco (quasi mai utilizzata), Comfort (utilizzata molto in città e nel traffico) e Sport, la nostra preferita, soprattutto quando c’è da pigiare sull’acceleratore o quando si devono affrontare dei percorsi sinuosi come, per esempio, sulla Milano Genova fra le belle curve della Serravalle.
In quell’occasione c’era il
terreno bagnato e la nostra Hyundai Kona ha tirato fuori il meglio di sé grazie
ad un assetto molto disinvolto e a una frenata pronta, sicura e parecchio
modulabile.
Lo sterzo è molto leggero, si
adegua bene al tipo di vettura e garantisce precisione e progressività.
L’impianto frenante da’ delle buone sensazioni così come il motore, molto
vivace e, con un po’ di attenzione nel pigiare sull’acceleratore, anche non
troppo impegnativo dal punto di vista dei consumi (tenendo conto soprattutto
della presenza della trazione integrale).
Allestimento Style. L’allestimento era lo Style, il top di gamma, che rappresenta un concentrato di
tecnologia e di funzionalità, grazie ad un buon sistema di infotainment, ad uno
schermo di 8”, al navigatore satellitare e all’impianto stereo molto
efficiente. Così com’è, questa Kona, parte da 27.050 euro ma, con qualche
accessorio in più, può arrivare anche a 30.000 circa.
La scelta giusta, e probabilmente
la più apprezzata dai clienti, è la versione che ospita sotto il cofano il
piccolo ma potente tre cilindri 1.0 T-GDI da 120 CV (con consumi interessanti,
pari a 5,2 l/100 km nel ciclo combinato) e trazione 2WD. Peccato che questo
motore non sia abbinabile al cambio automatico ma solamente a quello manuale a
sei rapporti. A suo favore c’è anche il listino, che va da 18.450 a 25.650
euro.
A metà 2018,
l’offerta di motori si completerà con l’arrivo di un nuovo propulsore turbo-diesel Euro 6c da 1.6-litri 4 cilindri, declinato
in due livelli di potenza: una versione da 115 CV con cambio manuale e trazione
anteriore, e una più potente da 136 CV, trazione integrale (o anteriore) e
cambio 7DCT.
L’obiettivo della gamma, infine, sarà la commercializzazione
della versione Full Electric che
tanto interesse ha suscitato all’ultimo salone
di Ginevra, soprattutto dal punto di vista dell’autonomia dichiarata dal
costruttore: ben 500 km. Che, se fosse vero, sarebbe un vero e proprio record
per un SUV del segmento B.
Nessun commento:
Posta un commento