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Oramai è una tradizione consolidata. Con l’arrivo della
bella stagione molte delle DS presenti
sul territorio nazionale, e non solo, avviano i loro motori per convergere su
Rimini per quello che è diventato un appuntamento imperdibile: l’Ouverture di Primavera, il raduno
internazionale DS promosso dall’IDéeSse Club, il sodalizio DS più grande al
mondo, e patrocinato da DS Automobiles.
L’edizione 2017, che
ha avuto come punto di incontro il Parco Fellini, si è tenuta nel fine
settimana del 22 e 23 aprile con la partecipazione di oltre 100 DS,
accompagnate da diversi altri modelli storici che hanno anticipato o sviluppato
soluzioni tecnico-stilistiche introdotte da una vettura che ha scritto una
pagina determinante della storia dell’automobile.
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Le eccezionali caratteristiche stradali, unite al
proverbiale confort di DS, hanno permesso anche quest’anno l’arrivo di
equipaggi provenienti dall’estero. Il premio per gli equipaggi giunti a Rimini
da più lontano è stato assegnato “ex aequo” ad uno proveniente da Birmingham e
ad uno giunto dall’Ungheria.
Come è piacevole consuetudine del raduno riminese, Ouverture
di Primavera è stata soprattutto una giornata di festa per tutti gli
appassionati di DS, in un’atmosfera perfettamente felliniana che ben s’intonava
alla raffinatezza impareggiabile della “Dea” francese e che per i 226
partecipanti si è conclusa con il grande brindisi nei ricchi saloni del Grand
Hotel di Rimini, così caro a Federico Fellini.
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La Dea DS
Le oltre cento DS che hanno animato Ouverture di Primavera
2017 di Rimini sono figlie di quella DS 19 presentata a sorpresa al Salone di
Parigi nell’ormai lontano 1955.
DS: due semplici lettere che incarnano creatività e
innovazione, stile e tecnologia fuse in una vettura unica che fu frutto del lavoro
congiunto di tre personaggi che seppero far squadra per progettare e mettere a
punto un modello che rivoluzionò il modo stesso di concepire l’automobile.
André Lefébre,
ingegnere aeronautico, era un fervente sostenitore delle ruote motrici
anteriori (che avevano debuttato nel 1934 sulla 7A Traction) ma anche
dell'aerodinamica, della leggerezza e del bilanciamento.
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Paul Magés,
ingegnere autodidatta, fu l'ideatore dei sistemi idraulici di DS: dalla
celeberrima sospensione idropneumatica alla servoassistenza idraulica dello
sterzo e dell'impianto frenante. Tutti elementi che innalzarono la sicurezza di
marcia a livelli impensabili non solo per l'epoca ma anche negli anni a
seguire. Flaminio Bertoni, designer,
scultore e pittore di talento italiano, conferì a DS linee rivoluzionarie e nel
contempo molto eleganti.
DS rimase in
produzione per ben vent'anni, nelle declinazioni DS 19, ID 19, DS 21, DS 20 e
DS 23.
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