In futuro, la realtà virtuale offrirà un modo più semplice e
immediato di provare le auto, grazie al ‘Try
before buy’, il Test Drive disponibile 24/7 - I test drive potranno essere
condotti direttamente da casa, simulando la guida di un SUV in off-road o di
una city car nel traffico urbano
Secondo l’ultimo report sui trend 2017 pubblicato da
Ford, grazie al web, gli acquirenti soffrono sempre di più del così detto
“imbarazzo della scelta” e pertanto preferiscono dare priorità alla prova,
quindi alla singola esperienza, rispetto all’acquisto, quindi al possesso nel
tempo - Ford immagina che i consumatori un giorno potranno provare qualsiasi
auto, ovunque si trovino e in qualsiasi momento preferiscano, per tutto il
tempo che vorranno - L’Ovale Blu ha fatto ampio uso della realtà virtuale anche
in occasione della progettazione della nuova generazione Ford Fiesta
Si prevede che la
crescente diffusione dell’uso della realtà virtuale (VR) cambierà radicalmente
il nostro modo di vivere nei prossimi decenni*.
Gli spettatori al cinema saranno immersi in film
sviluppati con l’uso della realtà virtuale, i pazienti in clinica saranno
sottoposti a trattamenti somministrati con il supporto della realtà virtuale e
i consumatori entreranno nel mondo dei prodotti o servizi ai quali sono
interessati, sperimentando una nuova dimensione del concetto di test, o prova,
di novità. Per le auto non sarà diverso.
Oggi più che mai, Ford sta integrando la VR nella
progettazione dei veicoli. E l’Ovale Blu, inoltre, sta esplorando come questa
tecnologia potrebbe cambiare l’esperienza di scelta e di acquisto
dell’automobile.
“È davvero come una pagina bianca. È facile immaginare che
qualcuno intenzionato a comprare un SUV potrebbe provarlo in un test drive
sulle dune del deserto senza dover abbandonare il comfort di casa propria”, ha
raccontato Jeffrey Nowak, Global Digital
Experience Chief, Ford Motor Company. “Allo stesso modo, potremmo
ipotizzare che qualcuno interessato a una city car potrebbe provarla in un test
drive tra il traffico urbano nelle ore di punta, mentre, in realtà, la città è
tutt’altro che congestionata durante le ore notturne”.
“Utilizzando Internet, i consumatori si trovano ad avere
un’ampia possibilità di scelta che sta generando una certa riluttanza all’idea
di impegnarsi”, ha spiegato Sheryl
Connelly, Ford Global Trend and Futuring Manager. “Prodotti e servizi si
stanno adattando ad ospitare una ‘società della degustazione’, che dà priorità
all’assaggio, quindi alla singola esperienza, rispetto all’acquisto e quindi al
possesso nel tempo”.
Alla base della vendita di un’auto, oltre al fattore
economico, c’è anche una questione “puramente emozionale”** e, in questo caso,
il test drive rappresenta un fondamentale “primo appuntamento” tra il cliente e
la sua potenziale prossima auto. Consentendo ai consumatori di provare i
diversi modelli nel momento e nel luogo più adatto alle loro esigenze e per tutto
il tempo che vogliono, la realtà virtuale potrebbe aiutarli ad avere le idee
molto più chiare prima ancora di recarsi presso lo showroom. Si potrebbe,
addirittura, pensare di riuscire a far provare ai clienti la sensazione di
guidare la propria auto preferita respirandone quell’indescrivibile ‘odore di
nuovo’.
Ford sta esplorando le potenzialità della realtà virtuale e
aumentata, per sovrapporre ologrammi digitali al mondo reale, che potrebbero,
nel prossimo decennio, consentire alle persone di interagire con ogni aspetto
dei prodotti, secondo le loro specifiche esigenze.
“Prevediamo che un giorno il cliente potrà scegliere dove e
quando simulare il test drive di un veicolo definendone ogni aspetto, dal
colore alle finiture degli interni. Questo scenario potrebbe poi essere
ricostruito su misura in ogni singolo dettaglio”, ha aggiunto Nowak. “Non c'è
davvero limite alla profondità che è possibile raggiungere nei particolari”.
L’Ovale Blu fa già ampio uso della realtà virtuale nello
sviluppo delle sue automobili. Presso il Design Studio di Colonia, Germania,
struttura che rappresenta lo stato dell’arte nel settore, i designer sono già
in grado di ‘provare’ un veicolo senza la necessità di costruire un vero e
proprio prototipo fisico. Ciò consente loro di perfezionare l’aspetto dei
materiali di alta qualità, dell’artigianalità e delle finiture in modo più
rapido ed efficiente. Ad esempio, per la prossima generazione di Ford Fiesta, i
designer hanno così potuto definire la posizione dei comandi, il layout della
plancia e delle sedute.
“Le persone impiegano in media circa 180 secondi per capire
se un prodotto piace o no, e questo accade anche per la scelta dell’auto”, ha
commentato Amko Leenarts, Head of Global
Interior Design Ford. “Sin dal primo contatto con l’auto, si creano delle
connessioni che attivano i diversi sensi, grazie all’odore, al tatto delle
superfici o al semplice rumore della portiera che si chiude, e spetta ai
designer carpire l’importanza di queste sensazioni e influenzarle in senso positivo”.
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