venerdì 17 marzo 2017

Alcantara: annunciato investimento di 300 milioni in 5 anni

 
Duecento nuove assunzioni e un investimento di 300 milioni di euro in un territorio sfortunato e alle prese con una ripresa lenta e difficile. E’ la risposta di Alcantara, marchio di lusso globale con gestione e produzione interamente italiane ma di capitale giapponese, che attraverso il suo presidente e ad, Andrea Boragno, ha annunciato il piano di massima per il significativo incremento della capacità produttiva della società.

 
Il progetto di sviluppo prevede un investimento di 300 milioni, distribuiti su cinque anni, mirati a raddoppiare la capacità produttiva complessiva di Alcantara S.p.A. Alla fine del periodo, si prevede che il fatturato si avvicini a 330 milioni di euro (a fronte di un giro d’affari di 185 milioni nel 2016) e che il valore del marchio aumenti di tre volte, rispetto ai 100 milioni stimati da Interbrand nel 2015. Anche il numero degli addetti è previsto in crescita, passando dagli attuali 598 a circa 800 persone, tutte su territorio nazionale, e quasi tutte assunte nello stabilimento di Nera Montoro (Terni).

 
“E’ bello tornare nel territorio umbro dove abbiamo vissuto situazioni difficili e drammatiche.– ha detto il ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, intervenuto ieri alla presentazione del piano. Amo molto questa terra e i suoi abitanti perché sono cordiali e orgogliosi, e riescono sempre a rimboccarsi le maniche. Alcantara è un’impresa straordinariamente radicata nel territorio e con i suoi prodotti, dall’Umbria, riesce a raggiungere tutto il mondo. E’ un’azienda che non ha mai avuto paura della crisi, anzi: proprio per sopravvivere ha aumentato gli investimenti. E’ un’eccellenza pura, che produce bellezza e che fa arte. Non è un caso, infatti, che collabori con musei nazionali ed internazionali”.
La presenza del ministro De Vincenti, quindi delle istituzioni, conferma l’importanza di questo piano di espansione che Alcantara svilupperà nei prossimi 5 anni.
 
“Alcantara è una splendida realtà industriale di questo territorio – aggiunge il ministro De Vincenti - Pur essendo un’impresa a capitale estero, è molto radicata in Umbria con management e lavoratori locali. Un’impresa che fa davvero impresa si comporta così: rischia, investe, lavora. Qualità, competenza, bellezza: i tre cardini del materiale che produce e che è un orgoglio per l’industria italiana all’estero, rappresentano un esempio delle potenzialità del nostro Paese che non deve aver paura della globalizzazione ma considerarla una grande opportunità per esaltare l’enorme potenziale manifatturiero che abbiamo”.

Il marchio Alcantara, di proprietà giapponese, esporta infatti all’estero circa il 90% della sua produzione. Quando fu introdotto sul mercato, questo materiale veniva utilizzato nella moda e dell’arredamento d’interni; il suo impiego si è poi gradualmente diffuso in altri settori tra i quali l’elettronica di consumo, l’aviazione, la nautica e, in particolare, l’automotive che oggi rappresenta i tre quarti del fatturato grazie ai rivestimenti interni delle vetture dei più importanti brand di lusso, tra i quali Ferrari, Maserati, Porsche e Lamborghini. Fiore all’occhiello dell’azienda, l’unicità del prodotto che vanta molti (inutili) tentativi di imitazione, la considerazione che vanta in Paesi come Cina e Stati Uniti e la sua grande attenzione alla sostenibilità.

Nel momento più critico della crisi economica internazionale infatti, Alcantara ha deciso di andare in controtendenza e investire in Sostenibilità: nel 2009 è stata la prima azienda in Italia a ottenere la Certificazione di Carbon Neutrality. La grande intuizione del marchio di Nero Montoro è stata quella di interpretare la sostenibilità come valore di business industriale. In altre parole: considerare la cura ambientale, gli interessi sociali e quelli economici, l'agire umano e lo sviluppo nel rispetto delle future generazioni, non solo come un dovere di coscienza ma soprattutto come un'opportunità aziendale per distinguersi e monetizzare i benefici che una scelta del genere comporta.

“Il nostro – spiega Andrea Boragno – è un approccio molto sincero a questo tema: da anni redigiamo e pubblichiamo un Bilancio di Sostenibilità che è sottoposto al controllo e alla certificazione di terzi, ma la nostra è anche una scelta di business. Investire in programmi e misure per migliorare l'impatto ambientale per ridurre i consumi energetici, in particolare attraverso l'abbattimento delle emissioni di Co2 derivanti dal processo industriale 
ci consente oggi di garantire una produzione al 100% Carbon Neutral anche se il materiale prodotto da Alcantara proviene da polimeri e non da fonti rinnovabili”.

La decisione di rafforzare la capacità produttiva nasce in risposta a una domanda in continua crescita sui mercati internazionali. Le conseguenze occupazionali del nuovo piano industriale ricadranno anche sull’indotto delle 30 piccole e medie imprese collegate e presenti nel Centro e Nord Italia.


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