Duecento nuove assunzioni e un investimento di 300 milioni
di euro in un territorio sfortunato e alle prese con una ripresa lenta e
difficile. E’ la risposta di Alcantara, marchio di lusso globale con gestione e
produzione interamente italiane ma di capitale giapponese, che attraverso il
suo presidente e ad, Andrea Boragno,
ha annunciato il piano di massima per il significativo incremento della
capacità produttiva della società.
Il progetto di sviluppo prevede un investimento di 300
milioni, distribuiti su cinque anni, mirati a raddoppiare la capacità
produttiva complessiva di Alcantara S.p.A. Alla fine del periodo, si prevede
che il fatturato si avvicini a 330 milioni di euro (a fronte di un giro
d’affari di 185 milioni nel 2016) e che il valore del marchio aumenti di tre
volte, rispetto ai 100 milioni stimati da Interbrand nel 2015. Anche il numero
degli addetti è previsto in crescita, passando dagli attuali 598 a circa 800
persone, tutte su territorio nazionale, e quasi tutte assunte nello
stabilimento di Nera Montoro (Terni).
“E’ bello tornare nel territorio umbro dove abbiamo vissuto
situazioni difficili e drammatiche.– ha detto il ministro per la coesione
territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, intervenuto ieri alla
presentazione del piano. Amo molto questa terra e i suoi abitanti perché sono
cordiali e orgogliosi, e riescono sempre a rimboccarsi le maniche. Alcantara è
un’impresa straordinariamente radicata nel territorio e con i suoi prodotti,
dall’Umbria, riesce a raggiungere tutto il mondo. E’ un’azienda che non ha mai
avuto paura della crisi, anzi: proprio per sopravvivere ha aumentato gli
investimenti. E’ un’eccellenza pura, che produce bellezza e che fa arte. Non è
un caso, infatti, che collabori con musei nazionali ed internazionali”.
La presenza del ministro De Vincenti, quindi delle
istituzioni, conferma l’importanza di questo piano di espansione che Alcantara
svilupperà nei prossimi 5 anni.
“Alcantara è una splendida realtà industriale di questo
territorio – aggiunge il ministro De Vincenti - Pur essendo un’impresa a
capitale estero, è molto radicata in Umbria con management e lavoratori locali.
Un’impresa che fa davvero impresa si comporta così: rischia, investe, lavora.
Qualità, competenza, bellezza: i tre cardini del materiale che produce e che è
un orgoglio per l’industria italiana all’estero, rappresentano un esempio delle
potenzialità del nostro Paese che non deve aver paura della globalizzazione ma
considerarla una grande opportunità per esaltare l’enorme potenziale manifatturiero
che abbiamo”.
Il marchio Alcantara, di proprietà giapponese, esporta
infatti all’estero circa il 90% della sua produzione. Quando fu introdotto sul
mercato, questo materiale veniva utilizzato nella moda e dell’arredamento
d’interni; il suo impiego si è poi gradualmente diffuso in altri settori tra i
quali l’elettronica di consumo, l’aviazione, la nautica e, in particolare,
l’automotive che oggi rappresenta i tre quarti del fatturato grazie ai
rivestimenti interni delle vetture dei più importanti brand di lusso, tra i
quali Ferrari, Maserati, Porsche e Lamborghini. Fiore all’occhiello
dell’azienda, l’unicità del prodotto che vanta molti (inutili) tentativi di
imitazione, la considerazione che vanta in Paesi come Cina e Stati Uniti e la
sua grande attenzione alla sostenibilità.
Nel momento più critico della crisi economica internazionale
infatti, Alcantara ha deciso di andare in controtendenza e investire in
Sostenibilità: nel 2009 è stata la prima azienda in Italia a ottenere la
Certificazione di Carbon Neutrality. La grande intuizione del marchio di Nero
Montoro è stata quella di interpretare la sostenibilità come valore di business
industriale. In altre parole: considerare la cura ambientale, gli interessi
sociali e quelli economici, l'agire umano e lo sviluppo nel rispetto delle
future generazioni, non solo come un dovere di coscienza ma soprattutto come
un'opportunità aziendale per distinguersi e monetizzare i benefici che una
scelta del genere comporta.
“Il nostro – spiega Andrea Boragno – è un approccio molto
sincero a questo tema: da anni redigiamo e pubblichiamo un Bilancio di
Sostenibilità che è sottoposto al controllo e alla certificazione di terzi, ma
la nostra è anche una scelta di business. Investire in programmi e misure per
migliorare l'impatto ambientale per ridurre i consumi energetici, in
particolare attraverso l'abbattimento delle emissioni di Co2 derivanti dal
processo industriale
ci consente oggi di garantire una produzione al 100% Carbon
Neutral anche se il materiale prodotto da Alcantara proviene da polimeri e non
da fonti rinnovabili”.
La decisione di rafforzare la capacità produttiva nasce in
risposta a una domanda in continua crescita sui mercati internazionali. Le
conseguenze occupazionali del nuovo piano industriale ricadranno anche
sull’indotto delle 30 piccole e medie imprese collegate e presenti nel Centro e
Nord Italia.
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