Il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti.
Il mondo del trasporto su gomma deve valorizzare i prodotti
a più alte prestazioni di sicurezza stradale ed ambientali come strumento per il
miglioramento della qualità della vita dell’intera società. Questo l’impegno di
Assogomma.
Le aziende produttrici di pneumatici associate ad
Assogomma (Bridgestone, Continental,
Goodyear Dunlop, Michelin e Pirelli) da molti anni fanno la loro parte a favore
della sicurezza stradale e dell’ambiente, immettendo sul mercato globale
articoli sempre più sicuri e performanti.
Questa continua innovazione
tecnologica è frutto di importanti investimenti che le grandi aziende impiegano
per mantenere il più alto livello qualitativo possibile dei loro
prodotti. Sono tutte tonde e nere, ma dal 2011 le gomme sono accompagnate
dall’etichettatura europea obbligatoria, che mette a disposizione del
consumatore un valido strumento oggettivo per fare scelte più consapevoli.
A differenza di altri prodotti che valutano un solo aspetto,
per il pneumatico, data la sua complessità, si è reso necessario che
sull’etichetta fossero riportati tre parametri fondamentali per la scelta della
gomma giusta: frenata su bagnato (sicurezza stradale), resistenza al
rotolamento (consumo carburante) e rumore da rotolamento (inquinamento
acustico).
Da tempo Assogomma sottolinea come, a fronte di un impegno
serio e oneroso, portato avanti in primis dalle aziende premium, cioè le marche
a tutti note, non vi sia stato, per il momento, alcun riscontro
istituzionale.
Oggi il mondo sembra che stia cambiando, seppure con qualche
imprecisione e lentezza. Infatti, ci sono prime avvisaglie volte a valorizzare
quelle tecnologie e quei prodotti che offrono dei vantaggi ai cittadini tutti,
oltre che al singolo consumatore che le utilizza. In quest’ottica va letto il
recente provvedimento legislativo che contempla agevolazioni per l’acquisto di
mezzi pesanti ad alimentazione alternativa, compresi semirimorchi, purché
dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di tutela
ambientale e di efficienza energetica, pneumatici compresi. Allo stesso modo in
Germania un provvedimento simile è riferito a mezzi professionali che,
oltre a perseguire una migliore efficienza energetica, accrescano anche le
performances relative alla rumorosità mediante pneumatici di più alto grading.
Se l’orientamento, del tutto condivisibile, è quello di
incentivare mezzi nuovi più sicuri e sostenibili, non si capisce perché questo
vantaggio non sia stato esteso alle stesse dotazioni acquistate in
aftermarket, capaci di migliorare oggettivamente le caratteristiche complessive
del mezzo, come ad esempio i pneumatici con una bassa resistenza al rotolamento
ed una migliore aderenza su bagnato. E’ importante sottolineare come
l’etichetta di un pneumatico debba sempre essere valutata complessivamente e
non solo considerando un solo parametro prestazionale.
In Italia risultano
immatricolati circa 4 milioni di mezzi pesanti (fonte Aci), con età media
dai 16 ai 19 anni, e sicuramente l’erogazione di contributi volti a
rinnovare il parco mezzi con veicoli e dotazioni più sostenibili,
contribuisce a migliorare la qualità dell’aria del nostro Paese.
Tuttavia, per incidere in maniera determinante è però necessario estendere
questi benefici a tutti i mezzi in circolazione. Si consideri che le vetture
immatricolate sono 37 milioni con un età media vicina agli 11 anni (fonte
Aci).
Se il Governo consentisse, al pari dell’acquisto di arredi
divani o sostituzione di sanitari di poter mettere in deduzione nella denuncia
dei redditi il 50% della spesa per pneumatici più performanti, quelli con
classi di etichettatura A , B o C, come prevede il Regolamento UE n.1222/2009
si otterrebbe un effetto sulla riduzione dei consumi di carburanti e quindi
delle relative emissioni, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza
stradale grazie a più ridotti spazi di frenata su bagnato . Un evidente
vantaggio per la comunità.
“Bisogna cambiare indirizzo: prima premiamo i comportamenti
virtuosi e poi puniamo i trasgressori, non viceversa. Un’operazione che
attraverso l’incentivo educhi l’automobilista a comportamenti virtuosi e
all’utilizzo di prodotti che effettivamente possano dare un contributo al
miglioramento della qualità di vita, o meglio ancora che riescano anche a
preservarla.” Così il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti.
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