In Europa 12 Stati con la mortalità stradale in aumento, tra
cui Francia, Irlanda, Germania, Regno Unito e Svezia - Migliora la sicurezza stradale in Italia, ma più lentamente degli
anni precedenti: nel 2014 si sono verificati 174.400 incidenti con lesioni a persone, che hanno provocato 3.330
morti e 248.200 feriti, con un calo rispetto al 2013 del 3,77% dei sinistri,
dell’1,62% delle vittime e del 3,58% dei feriti. I dati sono contenuti nella
stima preliminare ACI-ISTAT, che anticipa le statistiche ufficiali che verranno
presentate entro la fine dell’anno.
Il contributo
maggiore alla riduzione delle vittime arriva dalle autostrade, che fanno
registrare -11,5% morti rispetto all’anno precedente. Diminuzione più
contenuta, invece, sulle strade urbane (-1,0% decessi) ed extraurbane (-0,3%).
L’Italia comunque non sfigura in ambito europeo, dove sono
addirittura 12 gli Stati con la mortalità in aumento, tra cui Francia, Irlanda,
Germania, Regno Unito e Svezia, come evidenziato dal Rapporto ETSC sulla
sicurezza stradale presentato oggi a Bruxelles. Rispetto all’obiettivo
europeo di dimezzare il numero dei morti per incidente nel decennio 2011-2020,
nei primi quattro anni l’Italia fa segnare -19,1%, meglio della media UE
(-18,2%).
“Gli automobilisti stanno acquisendo più consapevolezza del
proprio ruolo sulla strada – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – grazie anche
alle nostre iniziative di formazione e sensibilizzazione. Una di queste è la
campagna che promuove in Italia le 10 raccomandazioni della Federazione
Internazionale dell’Automobile per la sicurezza: il flusso continuo di adesioni
attraverso il sito www.aci.it dimostra la forte sensibilità degli italiani
verso la mobilità responsabile”. “Norme e risorse economiche per la sicurezza
stradale non mancano – continua il presidente – e la legge destina da anni i
proventi delle multe alla sicurezza stradale, ma senza i più idonei strumenti
di controllo tale disposizione rimane sulla carta”.
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