Chi sale e chi scende nell’aumento dei prezzi? E' questa la
madre di tutte le domande nel mondo dell'auto a cui periodicamente – con il suo
osservatorio– la Dat-Italia da’
risposte precise. Un'analisi che punta ad offrire un panel preciso del prezzo
di ogni vettura: uno strumento di lavoro per tutti gli addetti ai lavori che
hanno così un ulteriore elemento di guida per orientarsi nel difficile mondo
delle permute e uno studio utile anche a tutti gli automobilisti che così
possono capire, davvero, come investire al meglio i propri soldi.
L'analisi di questo ultimo periodo così mette in primo piano
un fatto importante: nonostante la crisi, il 2013 è stato l'anno di maggiore
aumenti per le auto. E nemmeno l'aumento dell'IVA (va ricordato, dell'1%) è
riuscito ad evitare che gran parte delle case automobilistiche ritoccassero i
prezzi. Visti però i risultati della scelta poco felice (vedi crollo di vendite
ulteriore...) nel 2014 molti hanno preferito mantenere fermi i prezzi, anche se
non tutti l'hanno pensata allo stesso modo...
Fra le marche più virtuose c'è stata la FIAT che pur avendo
ben 4 modelli nella classifica delle top 20 più vendute nel 2014, non ha
aumentato sensibilmente i prezzi nel 2014, a parte il 3% della "500",
ma si sa i modelli di grande successo subiscono sempre questa sorte. Stesso
discorso per Volkswagen e Renault, mentre Dacia ha lasciato quasi invariato il
prezzo della Duster (nonostante l’incremento delle vendite) aumentando però il
prezzo degli altri modelli.
Da segnalare infine Suzuki e KIA che pur avendo conquistato
nuove quote di mercato nel 2014 hanno addirittura ridotto il prezzo di qualche
modello.
“Senza alcun dubbio – commenta l’ingegner Coppola, direttore generale della DAT-Italia -
costruttori ed importatori dovrebbero aver capito che questo non è il momento
ideale per aumentare i prezzi delle auto. Alcuni hanno persino investito in un
miglior servizio post-vendita che sembra essere più apprezzato di qualche
inutile optional passato di serie. Tagliandi e riparazioni a prezzi ragionevoli
con un servizio più consono alla richiesta dell'automobilista medio saranno le
carte vincenti in un periodo di transizione come questo che, purtroppo, si sta
prolungando nel tempo”.
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