Segno positivo per tutti e 5 i maggiori mercati e incremento a doppia cifra in Spagna e in Italia,
quest’ultima soprattutto grazie al comparto
del noleggio - Secondo i dati diffusi da ACEA, nel complesso dei Paesi
dell’Unione europea allargata e dell’EFTA1 a
gennaio le immatricolazioni di auto ammontano a 1.028.760 unità, in rialzo del
6,2% rispetto allo stesso mese del 2014.
“Il mercato europeo conferma e migliora la performance
positiva registrata nell’ultimo mese del 2014, che aveva chiuso a +4,9% e, con
gennaio 2015, totalizza diciassette chiusure mensili consecutive in crescita -
ha commentato Roberto Vavassori,
Presidente di ANFIA – facendo sperare in un rialzo progressivamente
significativo anche in termini di volumi, al momento ancora lontani dai livelli
pre-crisi.
Tutti e cinque i maggiori mercati presentano un segno
positivo, trainati dalla Spagna (+27,5%), con il miglior risultato da gennaio
2010, e dall’Italia (+10,9%), dove un incremento mensile a doppia cifra non si
vedeva da marzo 2010. Occorre, comunque, ricordare che i volumi di questi due
mercati risultano ancora inferiori di oltre il 45% rispetto a quelli del 2007.
Bene anche il Regno Unito (+6,7%), per cui si tratta del miglior gennaio dal
2007, la Francia (+6,2%) e la Germania (+2,6%).
Questi cinque mercati immatricolano il 68,9% del mercato
totale e mostrano un incremento mensile che supera del 7,7%, quello dell’intera
area UE 27+EFTA, totalizzando quasi 51.000 unità in più rispetto a gennaio
2014. Anche l’area UE 12 (i Paesi entrati nell’Unione a partire dal 2004)
contribuiscono al rialzo complessivo, con immatricolazioni in aumento del 4,6%
rispetto a gennaio 2014.
Riguardo all’Italia – ha concluso Vavassori – hanno dato un
notevole contribuito alla performance di gennaio le vendite del comparto
noleggio che, con quasi 27.600 nuove immatricolazioni, è in aumento del 54%
rispetto a gennaio 2014 (mese già in crescita del 23%). Negli ultimi anni,
volumi così importanti per il noleggio hanno riguardato, generalmente, i mesi
tra marzo e giugno.
Si segnala, infine, un ottimo inizio per le auto ad
alimentazione alternativa che, complessivamente, registrano un incremento del
20% nel mese, mentre in termini di quota raggiungono il 15,8% del totale
immatricolato, appena 0,3 punti percentuali in meno rispetto alla media
dell’anno passato (16,1%)”.
A gennaio 2015, secondo i dati preliminari ISTAT, l’indice
nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,4% rispetto al mese
precedente e dello 0,6% nei confronti di gennaio 2014 (a dicembre la variazione
tendenziale era nulla).
La flessione su base annua è dovuta in parte all’accentuarsi
della caduta tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati
(-14,1%, da -8% di dicembre), categoria di cui fanno parte i carburanti. Anche
il calo mensile dell’indice generale va imputato in primo luogo alla
diminuzione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-6,3%) – con
forti ribassi dei carburanti.
Il prezzo della Benzina diminuisce del 7,3% rispetto al mese
precedente e fa registrare un calo tendenziale (-14,1%) molto più ampio di
quello rilevato a dicembre (-7,5%). Il prezzo del Gasolio segna un decremento
congiunturale pari a -7,2%, con una decisa accentuazione della flessione
tendenziale (-15,4%, da -9,1% del mese precedente). I
prezzi degli Altri carburanti diminuiscono su base mensile
del 7% - per effetto del marcato ribasso del GPL, solo marginalmente
controbilanciato da un modesto aumento del prezzo del Gas metano per
autotrazione – e registrano una flessione su base annua (-23,3%) superiore di
quasi dieci punti rispetto a quella rilevata a dicembre (-13,9%).
Le marche italiane
hanno registrato, in Europa, 63.509 immatricolazioni nel mese di gennaio
(+5,8%), con una quota di mercato del 6,2%, la stessa di un anno fa. Andamento
positivo, nel mese, per i marchi Fiat (+3,6%) e Jeep (+164%).
La Spagna totalizza
68.118 immatricolazioni a gennaio (+27,5%), diciassettesimo rialzo mensile
consecutivo, con l’incremento percentuale più alto, per questo mese, degli ultimi
20 anni.
Merito del Plan PIVE, che con la spinta alle
immatricolazioni produce anche un immediato effetto sul
gettito fiscale, specialmente
in termini di
IVA. Secondo l’Associazione spagnola dell’industria
automotive ANFAC, nel 2014 lo Stato ha incassato quasi 3 miliardi di Euro di
IVA, con un incremento del 20%. L’Associazione ribadisce quanto il piano
incentivi sia necessario in questa fase, per rafforzare la crescita dei consumi
privati e il clima di fiducia, e ricorda come la ripresa del mercato auto
agisca da traino per l’intera economia, con un impatto positivo sia sulla
filiera direttamente collegata, sia indirettamente su un indotto più ampio. Si
stima che i vari piani di incentivi abbiano generato attività economica per
circa 9 miliardi di Euro e, nel solo 2014, per circa 4,5 miliardi. Oltre ad
agire sul fronte del mercato, infatti, hanno favorito l’occupazione – secondo
ANFAC, nel 2014, il comparto della produzione di veicoli e componenti ha
generato 26.800 nuovi posti di lavoro, ovvero uno ogni tre nuovi posti nel
settore manifatturiero – e anche l’attrazione di investimenti sul territorio da
parte di importanti player internazionali dell’automotive.
Tutti i canali di vendita registrano un incremento a doppia
cifra nel mese. Le vendite ai
privati crescono del
29,1%, totalizzando 40.990
unità, e rappresentano
il 60,2% unità). Il
noleggio, infine, chiude
il mese di
gennaio a +32,8%,
con 8.651 immatricolazioni.
Secondo l’alimentazione, le vetture diesel rappresentano il
67,5% del mercato, quelle a benzina il 30,2% e le ibride sono il 2,2%.
In Francia, a
gennaio, si registrano 133.170 nuove immatricolazioni, il 6,2% in più rispetto
allo stesso mese del 2014, nonostante gli effetti di calendario (21 giorni a
gennaio 2015 contro 22 a gennaio 2014).
In questo primo mese dell’anno, le immatricolazioni di
veicoli elettrici (autovetture e veicoli
commerciali leggeri) ammontano
a 902, con
un aumento del
54%. Secondo l’Avere France, i
prossimi ordini in arrivo da parte dei gestori di flotte e degli Enti locali,
insieme al rinnovo del piano di incentivi all’acquisto destinato alla Regione
dell’Alta Normandia, incoraggeranno ulteriormente le vendite in questo
segmento.
Anche il mercato dei
veicoli ibridi si è lasciato alle spalle un mese incoraggiante, con un
incremento delle vendite del 13% (4.277 unità), che ha in buona parte
riguardato gli ibridi benzina-elettrico (+81% con 3.497 immatricolazioni).
I passaggi di
proprietà, infine, hanno riguardato, nel mese, 432.249 autovetture, in calo
del 4,2% rispetto a gennaio 2014. Le auto usate movimentate con più di 10 anni
hanno rappresentato il 42% del totale.
Il mercato tedesco
ha registrato 211.337 immatricolazioni a gennaio (+2,6%), con un notevole
incremento degli ordini raccolti, circa il 16% in più rispetto a gennaio 2014.
Un buon inizio d’anno, dunque, nonostante si sia avuto un giorno lavorativo in
meno (20 giorni a gennaio 2015 contro 21 a gennaio 2014), che ha rallentato un
po’ la produzione e l’export, complice anche l’accelerazione e l’ottima
chiusura del 2014.
Secondo il Presidente dell’Associazione tedesca
dell’industria automotive VDA, Matthias
Wissmann, non bisogna dare troppa importanza a questo primo mese del 2015,
sebbene il positivo andamento degli ordini induca, comunque, all’ottimismo.
Le vendite ai privati, a gennaio, sono appena il 31,2% del
totale immatricolato. Le nuove vetture
diesel pesano per il 50,6%
di tutto il
mercato, mentre le
vetture ad alimentazione
alternativa raggiungono l’1,7%. Di queste, le vetture a gas vendute sono
1.036, le ibride 1.893 e le elettriche 659. La media delle
emissioni di CO2 delle vetture nuove immatricolate a gennaio è di 130,4 g/km.
A gennaio 2015, infine, i passaggi di proprietà sono stati
561.486, in calo del 5,8%.
Si segnala, in particolare, l’incremento del 18,1% delle
immatricolazioni di flotte, il più alto da dicembre 2013, che raggiungono il
54,4% di quota (49,1% a gennaio 2014), anche grazie ad una sterlina forte che
consente alle Case auto di offrire interessanti pacchetti finanziari a questo
tipo di clienti, e alle ottime performance di questo segmento nel 2011, con
vetture ora destinate
alla sostituzione (un
ciclo di tre
anni, infatti, caratterizza la
maggior parte delle imprese). Ancora più significativo il rialzo delle vendite
di vetture ad alimentazione alternativa, a +60,8% con 4.598 unità, contro le 2.859
di un anno fa, e una quota di mercato del 2,8% (1,8% a gennaio 2014). Le
vendite di auto a benzina, invece, aumentano dell’8,9% e conquistano il 47,7%
del mercato.
L’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT
sottolinea che la crescita di mercato del 9,3% registrata nel 2014, è stata
alimentata da un clima di fiducia superiore alle aspettative. Ora che il
mercato è tornato ai livelli pre-recessione, ci si attende, per il 2015, un
livellamento della domanda.
Anche a gennaio,
infine, Fiat 500 mantiene il 9° posto nella top ten dei modelli più
venduti nel mese.
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