Trent'anni fa nasceva il mito 205 Turbo 16. Era, infatti, il 1984
(per l'esattezza era il 3 maggio)
quando il finlandese Ari Vatanen
ed il suo navigatore Terry Harryman portarono
al debutto al Tour
de Corse questa vettura destinata ad entrare
nella storia delle competizioni, con i suoi titoli mondiali rally nel 1985 e 1986
e, in versione Grand Raid, nelle edizioni 1987 e 1988
della massacrante Parigi – Dakar.
Peugeot
racconterà questa affascinate storia ad AutoMoto
d'Epoca (Fiera di Padova, 23-26 ottobre) attraverso tre vetture
davvero speciali: 205
T16 stradale; 205 T16 Evoluzione 2; Quasar. Ad esse si aggiunge l'erede di
quella 205 di trent'anni fa: si tratta della 208 Turbo
16 portata quest'anno al debutto agonistico nel Campionato
Italiano Rally dall'equipaggio ufficiale di Peugeot Italia Paolo
Andreucci – Anna Andreussi.
Giovedì 23, alle ore 16, presso lo stand Peugeot al
Padiglione 4, sarà presentato il libro “Sotto
il segno dei rally – 2. Storie di piloti italiani dal 1980 ad oggi” (Edizione Giorgio Nada, 416 pagine,
24 euro).
Ad un anno di
distanza, questo secondo volume completa
il lavoro realizzato da Beppe
Donazzan sulla storia del
rallismo italiano: un’appassionante
serie di storie, fatti e imprese che, lette
in sequenza, finiscono per dar
vita ad un vero e proprio romanzo su questo mondo che tanta passione ha
suscitato negli anni.
Alla
presentazione
interverranno, insieme all’autore
alcuni personaggi della
storia del rallismo
italiano, particolarmente
legati al mondo
Peugeot: Popi Amati, Fabrizio
Fabbri e l’otto
volte Campione Italiano Paolo
Andreucci.
Le auto esposte
205 Turbo
16 stradale –
Per ottenere dalla Federazione
internazionale
l'omologazione della vettura
con cui partecipare al mondiale
rally del 1984, Peugeot mise a listino nel 1983, come imposto dal regolamento per il Gruppo B,
200 vetture denominate 205 Turbo
16. Erano tutte
grigio scuro, ad
eccezione di una con carrozzeria bianca: è l'esemplare esposto ad
Auto Moto d'Epoca. La 205 Turbo 16 stradale è una vettura estrema, con motore centrale (4 cilindri turbo intercooler di 1775 cc da 200 CV) e trazione integrale.
205 Turbo 16
Evoluzione 2 – Dopo il
debutto nel Mondiale rally del 1984,
Peugeot Sport decise di
incrementare le prestazioni della
sua 205 Turbo
16 da gara. Venne
così preparata la Evoluzione
2, caratterizzata dalla vistosa appendice aerodinamica posteriore.
La potenza fu innalzata da 370 a 430
CV. L'esemplare presente ad
AutoMoto d'Epoca, proveniente dal Museo del Marchio a Sochaux, è un prototipo che ha partecipato al Tour de
Corse per meglio affinare le potenzialità
della vettura.
Quasar – Esercizio di design del 1983 del Centro
Stile di La Garenne, era una concept per una sportiva biposto un po' futurista,
sviluppata su un
telaio derivato da quello
della 205 Turbo
16. Il motore era un
1775 cc biturbo
con intercooler che erogava
600 CV. La trazione era ovviamente integrale. L'esemplare esposto proviene dal Museo di Sochaux.
208 Turbo 16
– È la nuova “arma da conquista” di Peugeot nei rally. Il suo debutto mondiale in gara è avvenuto in
Italia, al Rally del Ciocco, dove Andreucci – Andreussi hanno conquistato un promettente terzo posto, bissato al Rally d’Italia-Sardegna.
Sono seguite le vittorie alla Targa Florio e al San Marino, all'insegna del “buon sangue non mente!”. Il
motore trasversale anteriore è un 1600
cc – sedici
valvole turbo -
da 280 CV, abbinato ad un
cinque marce sequenziale. La
trazione? Ovviamente integrale, come la sua progenitrice di trent'anni fa.
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