mercoledì 2 aprile 2014

IL MERCATO DELL’AUTO ARCHIVIA IL PRIMO TRIMESTRE 2014 A +6%


Riduzione dell’imposizione fiscale sull’utilizzo dell’autoveicolo e interventi per il rilancio dell’industria automotive, insieme all’auspicato aumento dei volumi di produzione sul territorio nazionale: ecco ciò che occorre per ripartire...
 Secondo  i  dati  pubblicati dal  Ministero  delle Infrastrutture e dei Trasporti, a marzo il mercato italiano dell’auto totalizza 139.337 immatricolazioni, in crescita del 5% rispetto a marzo dello scorso anno (132.753 unità). Nel primo trimestre 2014, i volumi immatricolati si attestano a 376.519 unità, il 5,8% in più rispetto al primo trimestre 2013.

       “Un altro segnale di ripresa caratterizza il terzo mese dell’anno, proseguendo nel recupero avviato a dicembre 2013 – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
L’ottimismo che potrebbero ispirare questi dati resta comunque cauto, se si considera
che i volumi annualizzati sono ancora distanti da quelli fisiologici per il mercato italiano: nel primo trimestre 2014 le immatricolazioni registrate sono il 48,9% in meno rispetto a quelle del primo trimestre 2007.
Se qualche premessa per ripartire comincia a delinearsi – ha proseguito Vavassori – per
un vero ritorno della domanda a livelli normalizzati per il nostro Paese, si fa pressante la  necessità  di  ridurre  l’imposizione  fiscale  sull’utilizzo  dell’autoveicolo,  anche portando la deducibilità delle auto aziendali in pari con quella degli altri maggiori Paesi europei. Una fiscalità, quella dell’autoveicolo, recentemente ancora aggravata da un aumento delle accise sui carburanti (di 0,24 Euro al litro), il decimo negli ultimi 5 anni. In sostanza, pur acquistando e utilizzando meno l’auto, gli automobilisti continuano a pagare sempre di più.
Ma la ripresa passa anche dal rilancio dell’industria automotive, la cui centralità, nel nostro  sistema  economico,  rimane  indiscussa:  basti  pensare  che  nel  2013,  la componentistica italiana è riuscita a mantenere un trend crescente delle esportazioni (+5,7% rispetto al 2012), per un valore di 19,3 miliardi di Euro. Le nostre imprese, tuttavia, sono in difficoltà nel confronto con i competitor europei, a causa della disparità di condizioni del sistema Italia rispetto agli altri Paesi.
Ecco  che,  quindi,  gli  interventi  sui temi del rilancio di competitività, dell’internazionalizzazione, della ricerca e sviluppo e della riduzione dei costi dell’energia elettrica, – ha concluso il Presidente ANFIA – prioritari nell’agenda dei lavori della Consulta Automotive, insieme all’auspicato aumento dei volumi di produzione di autoveicoli sul territorio nazionale, sono fondamentali per farci recuperare il posto che ci spetta nella competizione europea e globale”.

      In base ai dati preliminari delle immatricolazioni per alimentazione, le vetture diesel raggiungono una quota del 57,3% del totale immatricolato nel mese (2,1 punti in più rispetto a febbraio 2014), contro il 54,6% di un anno fa. Per le vetture a benzina la quota di marzo 2014 è pari al 29,6% (in calo di 1,9 punti rispetto a febbraio 2014), mentre era a 29,8% a marzo 2013. Le autovetture ad alimentazione alternativa vedono complessivamente calare, rispetto a un anno fa, la propria quota di mercato (da 15,6% a 13,1%). La quota delle vetture a metano passa dal 5,7% al 4,2% del totale immatricolato, le vetture ibride crescono, passando dallo 0,9% all’1,4% di quota, mentre per il GPL la quota si attesta al 7,5% contro il 9% di un anno fa. Rispetto a febbraio 2014, la quota
delle vetture ibride rimane stabile, mentre quella del metano cresce (da 3,6% a 4,2%) e quella del GPL diminuisce (da 8,3% a 7,5%).

      Secondo l’indagine ISTAT, a marzo l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2005=100) registra un significativo incremento, passando a 101,7 da 97,7 del mese precedente.
Riguardo alla situazione economica del Paese, migliorano sia i giudizi sulle condizioni attuali,  che  le  attese  future  (i  saldi  passano  da  -117  a  -111  e  da  -20  a  2 rispettivamente).
In riferimento all’acquisto di beni durevoli, diminuiscono i giudizi sulla convenienza all’acquisto immediato (da -79 a -83 il saldo) mentre le intenzioni future di acquisto per i prossimi non subiscono modifiche e il saldo si conferma a -95.

Secondo le stime preliminari ISTAT, inoltre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,4% nei confronti di marzo 2013, in decelerazione rispetto a febbraio 2014 (+0,5%).
Al rallentamento dell’inflazione contribuisce anche il calo dei prezzi dei carburanti, anche se, considerati singolarmente, presentano dinamiche diverse.
Il prezzo della Benzina aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e mostra una flessione del 4,6% a livello tendenziale, maggiore rispetto a quella registrata a febbraio, pari al 3,6%, a causa del confronto con marzo 2013, quando l’aumento congiunturale risultò più elevato (+1,3%). Il prezzo del Gasolio segna un calo su base mensile dello 0,1% e una flessione del 3,6% su base annua (da -3,4% del mese precedente). I prezzi
degli Altri carburanti registrano un decremento congiunturale marcato (-4,2%) – dovuto al sensibile ribasso del GPL – e mostrano una netta accentuazione della flessione su base annua (-6,8%, dal -3,8% registrato nel mese di febbraio).

Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a marzo 2014
gli ordini sfiorano le 140.000 unità, l'8% in più rispetto a marzo 2013. Il primo trimestre
2014, invece, ha chiuso con 385.000 contratti, quasi l'11% in più rispetto allo stesso periodo del 2013.

Le  marche  nazionali,  nel  complesso,  totalizzano  nel  mese  39.298 immatricolazioni (+3%), mentre nel trimestre i volumi ammontano a 106.305 unità (+2,7%).
I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 39.127 immatricolazioni nel mese (+2,8%) e 105.799 immatricolazioni (+2,5%) nei primi tre mesi dell’anno. Segno positivo, a marzo, per i marchi Fiat (+3,8%), Alfa Romeo (+1,4%), Jeep
(+57,2%), Ferrari (+31,8%) e Maserati (+536,8%). Nel primo trimestre 2014, risultati positivi per Fiat (+3,1%), Lancia/Chrysler (+2,1%), Jeep (+17,1%), Ferrari (+2,8%) e Maserati (+821%).

I marchi italiani mantengono le prime 5 posizioni nella top ten dei modelli più
venduti a marzo. In testa alla classifica ancora Fiat Panda (9.633 unità), seguita da Fiat
500L (7.069), che risale di tre posizioni rispetto al mese precedente, e da Fiat 500, (5.356), che rimonta di una posizione rispetto a febbraio. Al quarto posto troviamo Fiat
Punto (5.128) e, stabile in quinta posizione, Lancia Ypsilon (5.037).
La top ten diesel vede in testa Fiat 500L (5.919 unità), che conquista due posizioni rispetto a febbraio, seguita, al quarto posto, da Fiat Panda (2.448). In ottava e nona posizione, rispettivamente, si collocano Fiat Punto (1.636) e Alfa Romeo Giulietta (1.598).

      Andamento altalenante per il mercato dell’usato che, dopo il segno positivo di febbraio  (+2,9%),  segna,  a  marzo,  una  contrazione  del  2,4%  dei  trasferimenti  di proprietà al lordo delle mini-volture a concessionari (in totale 366.276 unità). Nel primo trimestre  2014  i  volumi  complessivi  si  attestano  a  1.079.568  unità,  con  una  lieve flessione rispetto al primo trimestre 2013 (-0,8%).


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