mercoledì 26 marzo 2014

Peugeot: nel 2015 il ritorno alla Dakar

 
Dopo  avere  stabilito un record straordinario nella corsa  più alta  del  mondo  divorando  i
20 km di  Pikes  Peak  in poco più di 8 minuti, Peugeot Sport, Red Bull e Total si lanciano in  una  nuova  sfida  estrema: i 10  000  km del  Rally  Raid  più lungo  e  più difficile  del mondo!  A partire  dal  2015, dopo  25  anni  di assenza, il Leone  sarà  pronto  a ruggire  di nuovo  nel  Rally  Dakar e,  per farlo,  ha reclutato piloti  prestigiosi come  Carlos  Sainz  e Cyril Despres.

 
Lo straordinario record stabilito lo scorso mese di giugno  è impresso nella  memoria di tutti. Sono   bastati solo   8’13’’878  per  risvegliare  in  Peugeot tutte   le  sensazioni offerte   dalla vittoria. Dopo  una  tale  dimostrazione di potenza sulle strade ripide e insidiose di Pikes Peak, la   squadra  Peugeot  Sport   non   poteva  accontentarsi  di  quest’unica  impresa.  Doveva alimentare il suo spirito competitivo cimentandosi in nuove sfide. E lo ha fatto.
 
Sulla  scia  dell’intensa avventura vissuta  in Colorado, a 4301   metri  di altitudine, Peugeot Sport,   Red  Bull  e  Total   si  lanciano verso   i  grandi   spazi   di  un’altra natura.  Quelli  che costituiscono lo sfondo del più impegnativo dei rally raid: la Dakar. Per la squadra francese è quasi  un ritorno  alle origini, perché ha già trionfato quattro volte in questa gara tra il 1987  e il 1990  con le mitiche  205  T16 Grand Raid e 405  T16 Grand Raid, scrivendo una  parte della leggenda di questa disciplina.

Certo, nel  frattempo, le dune  africane hanno lasciato il posto alle  piste  del  Sud  America, altrettanto impegnative per  gli uomini  e la meccanica. Su questi  percorsi, 25  anni  dopo  la sua  ultima  partecipazione, il Team  Peugeot Total  accetterà la sfida  di partire, dal prossimo gennaio, con  una  nuova  arma, la  2008  DKR. Dopo  uno  sprint  di 20  chilometri su  strada asfaltata, le forze  vive di Peugeot Sport,  la cui polivalenza è già  stata messa alla  prova  in passato,  dovranno affrontare una  maratona di due  settimane e  di 10  000  km  su  terreni diversi.

Questo è un  programma pluriennale e se  la Dakar  rimane comunque prioritaria, Peugeot parteciperà ad  altre  gare  per  prepararsi al meglio.  Carlos  Sainz e Cyril Despres saranno le due  punte di  diamante della   squadra. Carlos   Sainz,  che  ha  vinto  nel  2010,   metterà a disposizione tutta la sua  esperienza e la sua  competenza nella  messa a punto  della  vettura, mentre il punto  di riferimento del motociclismo, Cyril Despres, cinque  volte vincitore in moto, ha scelto Peugeot per iniziare una nuova  carriera passando dalle due alle quattro ruote.

In attesa del  gennaio prossimo, questi  due  piloti sono già  impazienti di scoprire la  nuova belva, che sarà sviluppata dalla  stessa equipe  che ha sviluppato la 208 Pikes Peak. Appuntamento al  Salone di Pechino, il 20  aprile  prossimo, per  saperne di più  su  questa leonessa.

Il ritorno alla Dakar: il gusto dell’avventura
Quattro  partecipazioni, quattro  vittorie. L’impegno di Peugeot alla  Dakar potrebbe riassumersi in quest’enunciato sintetico e  impressionante. Ma significa dimenticare le peripezie – talvolta inverosimili – affrontate dalla  squadra  Peugeot lungo  i 48  125  km percorsi tra il 1987  e il 1990...

1° gennaio 1987  Ci sono tutte  le condizioni  per  rendere questa prima  partecipazione  di Peugeot alla  « Parigi-Algeri-Dakar » una  vera  prova  di forza.  Ari Vatanen prende il via al volante di una 205 Turbo 16, alla quale è assegnato l’emblematico numero 205. Lo scenario ideale per  tenere alti i colori  del mitico  modello del Marchio. Sfortunatamente, nella  tappa prologo di Cergy-Pontoise, la 205  è seriamente danneggiata e il pilota  di punta di Peugeot precipita al 274°  posto in classifica!  Ancor prima  di avere  messo una  ruota nel  continente africano, la Dakar  rivela la sua  vera natura a una  squadra che è comunque avvezza  ai rischi dei rally. Shekhar Metha ne ha la conferma pochi  giorni dopo,  quando inspiegabili problemi al  motore contrastano  l’avanzata della  206  T16  con  la  quale sta  conducendo la  prova. Fortunatamente, grazie a una fantastica rimonta, subentra Ari Vatanen e regala a Peugeot la prima  vittoria dopo  13 000 km di corsa!

L’edizione  1988  non  fa che  confermare il carattere  imprevedibile del  più famoso dei Rally Raid. Mentre le due  405  T16   tengono alte  le speranze di Peugeot, un’incredibile  peripezia sconvolge i piani del direttore del team Jean  Todt. Dopo  tredici tappe disputate, Ari Vatanen arriva  a Bamako in testa alla  corsa, ma  la sua  405  T16 viene  rubata durante la notte. Alla fine la vettura viene ritrovata ma  è troppo tardi...  Il finlandese è squalificato e la vittoria  va alla 205 T16 di Juha Kankkunen, iscritto al rally come pilota di assistenza rapida!

La 405  T16  Grand Raid  conoscerà comunque il successo. Sin dall’inizio  dell’edizione del
1989,  i due  compagni di squadra Ari Vatanen e Jacky Ickx si lanciano in un duello  spietato. Desideroso di non  rovinare il successo di Peugeot, il direttore di squadra, a Gao,  prende la decisione di interrompere la parità fra i due  duellanti, lanciando una  moneta. Sarà  testa o croce! Designato dalla  sorte, Ari Vatanen si impone... malgrado due cappottamenti.

Nel  1990,  mentre è al comando della  corsa con  due  ore  di vantaggio, il Finlandese deve affrontare una  tappa quanto meno movimentata, fra  Niamey e Gao.  In questo tratto che mette in evidenza le doti del navigatore, il copilota è indisposto, la sua  bussola non funziona e Ari urta  contro un albero provocando un grande buco  nero  nella  carrozzeria della  405! C’è di che fare impazzire il Finlandese, che riuscirà  comunque a far conquistare a Peugeot il suo quarto successo consecutivo.

Quattro domande a Maxime Picat,  Direttore Generale di Peugeot
“Puntiamo a vincere la Dakar sin dal 2015”

• Che cosa  motiva  questo ritorno di Peugeot alla  Dakar?
Maxime  Picat:  « E’ chiaramente legato alla  vittoria  che  abbiamo ottenuto l’anno  scorso a Pikes  Peak.  Abbiamo  vissuto  un momento fortissimo in quell’occasione. Abbiamo  avuto  la possibilità di dimostrare al mondo tutte  le capacità della  squadra Peugeot Sport  alleata a Total e Red Bull. Questa vittoria ci ha messo le ali e ci ha spinto  a impegnarci insieme in una nuova  tappa nelle  competizioni. Abbiamo  deciso di ampliare il nostro impegno nelle competizioni. Da qui il ritorno  alla Dakar ».

• L’approccio di Peugeot alla  Dakar vuole  essere ambizioso come  quello  dell’operazione Pikes  Peak?
Maxime  Picat:  « Siamo   riusciti  nella  nostra impresa a Pikes  Peak  associando un  pilota eccezionale, una squadra tecnica straordinaria e una vettura ai massimi livelli. Torniamo alla Dakar  con  tante ambizioni e vogliamo mostrare di nuovo  una  squadra con  tutti i talenti  e le competenze necessarie. Il nostro approccio sta  nel mettere insieme tutti questi  elementi per l’anno  prossimo. Per  la Dakar  abbiamo una  strategia più a lungo  termine rispetto a Pikes Peak.  Saremo presenti per  diversi anni.  Sappiamo che  è una  gara difficile, ma  punteremo comunque alla vittoria già il primo anno, nel 2015  ».

• La Dakar ha un valore  particolare per Peugeot?
Maxime  Picat:  « Siamo  molto contenti di ritornare a correre la  Dakar  perchè questa competizione ha grandi  ricadute in tutto  il mondo. La gara è molto conosciuta in Europa,  ma anche in mercati importanti come il Sud  America  o  la  Cina.  Si disputa in Sud  America,  e soprattutto in Argentina,  in cui abbiamo una posizione forte  e una lunga  storia ».

• Perché  la scelta della  2008?
Maxime  Picat:  « La 2008  è un’ambasciatrice della  nostra immagine in tutti  i continenti. E’ l’ultima nata tra  i Crossover, è commercializzata con  successo in Europa  e sarà lanciata in Cina e in America Latina nel 2015.  Pertanto la 2008  DKR era una predestinata».

Tre domande a Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport
“Siamo molto  orgogliosi di avere Carlos e Cyril in squadra”
• Peugeot Sport  si è costruita un superbo  palmares nella Dakar. È un capitale sul quale il gruppo può appoggiarsi per raccogliere questa nuova sfida?
Bruno Famin:  “Molte  cose sono cambiate nella  Dakar  in venticinque anni.  Tuttavia,  il modo di concepire un'automobile è sempre lo stesso. Abbiamo  ancora un certo  numero di dati di quest'epoca che possiamo riutilizzare.  E soprattutto, abbiamo accumulato un'esperienza enorme nella  concezione di auto  da rally. Anche se rally e rally-raid si differenziano un po', l’approccio ed il "know-how" sono esattamente gli stessi. E questo "know-how", lo abbiamo.

• Con quali criteri avete scelto i piloti?
Bruno Famin: “Innanzitutto, siamo molto fieri di potere contare su due immensi talenti  come Carlos   e  Cyril. Hanno profili  molto complementari. Da  un  lato,  Carlos   ha  un  palmares incredibile   ed  è  considerato un  finalizzatore. Ovunque sia  passato, ha  contribuito a fare automobili vincenti. La sua  esperienza sarà una  plus per la squadra. Il suo  entusiasmo ed il suo  desiderio di vincere  sono altrettanto straordinari. Dall'altro lato,  abbiamo Cyril che  ha anche un palmares impressionante nel mondo delle  moto e che  scoprirà quello  delle  auto. Con  l’ottima  intesa che  si è subito  creata tra  questi  due  piloti, sono sicuro  che  Cyril sarà rapidamente competitivo.”

• Come ha reagito il personale di Peugeot sport a questo ritorno?
Bruno Famin: “La reazione della squadra Peugeot Sport è stata molto buona. Già, l'annuncio di un programma a medio  termine è un eccellente notizia  dopo  gli anni  difficili come quelli che  abbiamo conosciuto recentemente. Inoltre,  Dakar  è  parte integrante della  storia  di Peugeot e tutti  sono molto fieridi essere nuovamente coinvolti  in questo programma. Del resto,  abbiamo   ancoraalcuni  membri  della    squadra  che   avevano partecipato a quest'avventura. Uno di loro lavora  proprio  su questo progetto. ”

Tre domande a Carlos Sainz
"Non posso resistere a un tale  richiamo"
• Cosa ti ha convinto ad unirti a Peugeot ?
Carlos  Sainz: "E' un marchio contro il quale ho combattuto spesso. Così, nel corso degli anni ho potuto constatare che  è una  squadra veramente appassionata delle  competizioni  e che quando decide di  fare  qualcosa nel  motorsport, s'impegna al  100%   . Condivido  questa filosofia. Dato  il mio attaccamento alla Dakar, è chiaro  che se Peugeot ritorna in questa gara e  mi    l'opportunità di essere parte dell'avventura, non  posso certo  resistere a un  tale richiamo".

  Peugeot non  ha  disputato  la  Dakar  per  25  anni,  pensi   che  questo sia  un handicap?
Carlos   Sainz:  "Non  credo,   perché Peugeot non  ha  mai  smesso di  costruire vetture da competizione al più alto  livello, sia nei rally o nell'endurance - e anche oggi, come dimostra la 208  T16 da Rally. Da parte mia, ho già vinto la Dakar.  Porterò tutta la mia   esperienza  di questa manifestazione che ho corso con  le quattro ruote motrici  e con  le due  ruote motrici. Noi siamo pronti per la sfida".

• Pensi  che la squadra possa essere competitiva rapidamente?
Carlos  Sainz : "Nel motorsport nulla è mai sicuro. Oggi il livello della  Dakar  è molto elevato. Vincere non è facile. Tuttavia,  sono molto fiducioso  perché sento la squadra molto motivata. Lavoreremo duro  per  cercare di vincere  . Non  abbiamo molto tempo prima  della  nostra prima  partecipazione, ma sono fiducioso".

Carlos Sainz in breve
Nato 12 aprile 1962  a Madrid.  Vive a Madrid.
• 1 vittoria alla Dakar ( 2010)
• sette partecipazioni alla Dakar:  1 vittoria , 1 terzo  posto ( 2011)  , 1 nono  posto ( 2007)  , un undicesimo posto nel 2006,  tre ritiri (2009 , 2013  , 2014)
• Vincitore della Coppa  del Mondo rally-raid nel 2007
• Due volte campione del mondo rally (1990, 1992), quattro volte vice-campione del mondo
• 26 vittorie nel Campionato del mondo rally

Tre domande a Cyril Despres
"Per me comincia  una nuova vita "
• Come motociclista hai una carriera ricca di successi, tra cui cinque  vittorie  alla
Dakar . Perché  hai deciso di passare alle  quattro ruote?
Cyril Despres : " L'idea è nata in modo naturale. Quando si disputa una Dakar con una moto, ci si ritrova  a passare una  decina di ore  da  soli in sella  e quindi  si ha  tempo per  pensare. Durante l'ultima Dakar,  è scattato qualcosa. Fortunatamente, Peugeot e Red Bull mi hanno offerto  questa incredibile  opportunità. Sono  molto fiero . Non mi sono fatto  tante domande. Per me è un sogno che si avvera  e l'inizio di una nuova  vita" .

• Come ti avvicini a questa nuova sfida?
Cyril Despres : "Sono  consapevole che  ho  la  grande opportunità di  entrare nel  mondo dell'auto  dalla   porta  principale, in  un  team  competitivo e  professionale  come  quello Peugeot. Non  sono sicuro  che  avrei fatto  questo salto con  un'altra squadra . Ho ancora  in mente le immagini delle  Peugeot che  vincevano la Dakar,  quando ero  un bambino ... Sono così ansioso di salire in macchina ora che è il mio turno! "

• Altri motociclisti sono  passati alle  quattro ruote . Qual è la tua ambizione?
Cyril Despres : "Il mio obiettivo  è prima  di tutto  imparare ed aiutare. In una  squadra come Peugeot e con  un compagno di squadra come Carlos  Sainz,  io voglio solo  migliorare . E ' motivante . Voglio davvero  imparare a gestire e guidare queste vetture e come lavorare con un  co-pilota. Condividere  così  tanto tempo con  un  navigatore sarà un'esperienza diversa, perché sono abituato ad essere solo in gara da oltre quindici anni! "

Cyril Despres in breve
Nato il 24 gennaio 1974  a Fontainebleau (F). Vive ad Andorra.
• 5 vittorie alla Dakar categoria moto: 2005,  2007  , 2010,  2012  e 2013
• 14 partecipazioni in moto alla  Dakar:  5 vittorie, 3 secondi posti  (2006  , 2009  , 2011  ) , un terzo  posto (2004 ), due volte quarto (2003 e 2014  ), una volta tredicesimo ( 2001) , una volta sedicesimo (2000 ), un ritiro ( 2002)
• Campione del mondo rally tout terrain 2003
• Campione del mondo enduro a squadre nel 2001

Nessun commento:

Posta un commento