Chiudiamo la pausa estiva affrontando il più difficile di
tutti i circuiti. Spa-Francorchamps
è una compilation di superlativi. È il tracciato più lungo della stagione – con condizioni meteo potenzialmente molto
variabili – ma, dal nostro punto di vista, si tratta dell'appuntamento più
entusiasmante, proprio per le difficoltà che pone. I sette chilometri di
tracciato sono percorsi per almeno il 70%, pari a circa 5,5 chilometri,
alla massima accelerazione, la lunghezza di un circuito standard di F1. In un
solo giro, il motore funziona a pieno regime per più di 75 secondi, un test
impietoso per i meccanici.
La potenza erogata e la velocità massima rivestono
un'importanza cruciale e ogni minimo miglioramento sarà due volte più efficace
che su un circuito meno impegnativo come Monaco. Quasi tutti i nostri team partner utilizzeranno motori nuovi in
questa gara, in modo tale da avere a disposizione la massima potenza possibile.
Sebbene il motore
RS27 passi più tempo alla massima accelerazione a Monza, l'eccezionalità di
questo circuito va ricercata nella combinazione di lunghi periodi a massimo
regime, compressioni e pendenze. Se l'equazione di base da risolvere è sempre
l'individuazione di un giusto compromesso tra affidabilità e potenza,
sfruttiamo questo tracciato come riferimento sui banchi di prova. In realtà, il
motore Power Unit Energy-F1 2014 in questo momento viene testato considerando le
caratteristiche del circuito di Spa.
Un'altra sfida sta
nella definizione di una buona cartografia, che permetta una sufficiente
flessibilità in caso di bizzarrie metereologiche. Con una pista di questa
lunghezza, non è raro avere pioggia a un'estremità del circuito mentre dalla
parte opposta della pista fa bel tempo. Cerchiamo per questo di assicurare la
massima flessibilità senza penalizzare potenza e accelerazione.
In considerazione del grande carico di lavoro implicato da
queste caratteristiche – più del doppio rispetto ad altre prove – vincere a
Spa-Francorchamps per un motorista è gratificante quanto vincere al circuito di
Monza.
Statistiche del
circuito di Spa
Lunghezza (km): 7,004
Velocità media (km/h): 226
Velocità massima (km/h): 313
% di giro alla massima accelerazione: 70
Consumo di carburante per giro (kg): 3,15
Consumo di carburante (l/100 km): 64
Circuito di Spa:
analisi di tre sezioni
Da La Source a l’Eau
Rouge
La prima curva, La Source, è la parte più lenta del circuito.
La velocità delle vetture scende a 70 km/h e il motore rallenta a 8.700 giri.
All'uscita dal tornante, la pista presenta una discesa di diversi secondi. La
compressione che ne deriva esercita un'enorme pressione sul V8. Il carico
verticale, prossimo a 5G, schiaccia verso il suolo tutti i componenti
"mobili" della monoposto – carburante, lubrificanti e pilota. Dopo il
rettilineo dei box, il tracciato ha una brusca pendenza vicina al 25%, una
salita paragonabile a quelle più ripide del Tour de France. Si tratta di una
sequenza particolarmente impegnativa per il motore, che subisce un'inversione
repentina del carico. In cima al Raidillon si ha una nuova inversione di forza,
ancora più brutale… Immaginate la sensazione dello stomaco dopo un picco sulle
montagne russe! I componenti si scaricano in modo istantaneo, con una forza
verticale che scende a -3G. Questa improvvisa variazione può influire sulla
circolazione nei circuiti dei lubrificanti e del carburante, che tendono ad
allontanarsi dalle pompe. Questi sistemi devono pertanto essere molto efficaci
per evitare sbalzi di portata.
Il rettilineo di
Kemmel
Dall'uscita di La Source al punto di frenata prima della
curva delle Combes, i motori girano alla massima accelerazione e a pieno regime
per circa 23 secondi. Si tratta di un record per la stagione e questa distanza
straordinariamente lunga – equivalente a circa 20 campi da calcio – esercita un
forte stress sul motore. Le difficoltà sono incrementate dalla salita, con un
dislivello di 80 metri tra l'uscita di La Source e le Combes, che implica una
variazione della pressione atmosferica. Aumentando l'altitudine, si riduce la
quantità d'aria che entra nel motore, per cui il consumo di carburante in cima
a Les Combes è inferiore rispetto alla fase di compressione dopo La Source. La
differenza è intorno all'1%.
Da Blanchimont alla
chicane
Il secondo lungo rettilineo di Spa collega Stavelot alla
chicane, passando da Blanchimont. Il motore RS27 funziona alla massima
accelerazione per 20 secondi, dopodiché il pilota dovrà passare da 300 a 75
km/h per imboccare la chicane. Gli ingegneri dovranno lavorare soprattutto
sulle impostazioni di overrun per garantire la stabilità della monoposto. Si
tratta di trovare un compromesso per evitare di bloccare il retrotreno senza
spingere eccessivamente a inizio sterzata. In parallelo, cercheranno di rendere
il più dolce possibile il passaggio alle marce inferiori, per non
destabilizzare la parte posteriore dell'automobile.
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