Nel corso della gara del pomeriggio un'altra gomma ha
fermato la N. 4 di Dindo Capello ed
Andrea Sonvico, con quest'ultimo al volante e speranzoso di
concludere a podio. I punti persi in Toscana non mettono definitivamente
fuori gioco i piloti Audi, ma solo perché la domenica del Mugello ha visto
accorciarsi la classifica generale provvisoria, coi migliori alfieri Ferrari e
BMW fattisi pericolosamente sotto ai leader Vito Postiglione e Luigi Lucchini ed alla loro Porsche Ebimotors.
La quinta corsa GT3 della stagione 2013 ha avuto un via! favorevole alla Gallardo di Giacomo
Barri, che ha preso il comando davanti a Frassineti ed alla Ferrari di Giuseppe
Cirò. L'Audi N.5 ha presto iniziato a mettere pressione
al pilota Lambo, come confermano i quattro giri veloci inizialmente
marcati dal pilota romano e battuti solo nella seconda metà di gara da Mirko
Venturi con la Ferrari che alla fine ha prevalso sul duo di BMW Z4. Frassineti,
che per l'assenza dell'abituale compagno di colori Johan Kristoffersson
(impegnato in una gara nella natia Svezia) correva da solo, ha
intelligentemente anticipato il pit stop ed aveva iniziato la seconda parte di
gara inquadrando il primo posto della Lamborghini di Giorgio Sanna, subentrato
a Barri, malgrado avesse dovuto scontare in corsia
box 5" più dei rivali, come effetto del podio di
Zeltweg.
La buona strategia è stata però vanificata, perché al
diciassettesimo passaggio alla curva San Donato la gomma posteriore sinistra si
stracciava costringendo Frassineti a percorrere quasi un intero giro per
sostituirla e dando l'addio alle sue ambizioni. Mentre la R8 LMS ultra N. 5 era
in difficoltà era nel suo momento migliore invece la N. 4 di Dindo Capello, cui
Andrea Sonvico aveva ceduto il volante in settima posizione, dopo esser partito
dalla quinta fila a seguito di qualifche travagliate che avevano richiesto la
sostituzione del propulsore. Capello lottava con successo con la Ferrari di
Gabriele Lancieri (compagno di Cirò) e strappava il quinto posto all'imolese,
ma poco dopo problemi al cambio lo costringevano ad alzare il ritmo e ad
accontentarsi di un magro nono posto, alle spalle di Frassineti.
Gara 2 iniziava
con le Audi di Frassineti e di Capello in lotta con la Z4 di Michela Cerruti,
mentre davanti svettavano le Ferrari 458. Ma al terzo passaggio Frassineti si
faceva da parte con problemi ad un semiasse che lo costringevano ad un
repentino ritiro, mentre un giro dopo Capello scavalcava la BMW prendendole il
sesto posto, e continuava a risalire fino a consegnare, al momento
del pit stop, la R8 LMS ultra a Sonvico in quarta posizione, con un
distacco di poco più di dieci secondi dalla Ferrari poi vincitrice. Sonvico
teneva un passo più lento del duo in lotta per la vittoria, non molto
dissimile però da quello della Porsche del leader del campionato Lucchini. Ogni
sua speranza di podio però si concludeva a cinque minuti dalla fine quando la
seconda gomma dechappata della giornata (senza contare quelle degli avversari)
faceva precipitare la N. 4 in settima posizione, la stessa posizione occupata
anche in classifica provvisoria di campionato da Capello e Sonvico, a 43 punti
dalla vetta alla pari con Frassineti e tre davanti all'assente giustificato
Kristoffersson.
Le dichiarazioni
Dindo Capello (Pilota
Audi R8 LMS ultra N.4): "E' stato un fine settimana tribolato come
capita di rado: il sabato i problemi al motore hanno relegato me ed Andrea
in quinta fila, poi stamattina quando Andrea mi ha ceduto il volante mi sono
trovato alle spalle della Ferrari di Cirò e Lancieri. Sono sì riuscito a
portargli via il quinto posto, ma poco dopo il cambio si è bloccato ed ho
potuto finire solo a passo ridotto perdendo una discreta manciata di
punti. In gara 2 non ero scontento di come stava andando la macchina, ma
guardando ai tempi sul giro non si può proprio dire che fossimo i più veloci in
pista. Balance Of Performance o meno, su questo circuito la macchina da
battere, se ben guidata, è la Ferrari, infatti hanno vinto entrambe le
corse".
Andrea Sonvico
(Pilota Audi R8 LMS ultra N.4): "Nel mio turno in gara 1 ho visto
subito che dopo la sostituzione del motore non avevamo più il problema delle
velocità massime molto basse che ci aveva penalizzato il sabato, ma la macchina
non mi sembrava ancora al 100%. In effetti dopo i ragazzi del team si sono resi
conto che lo splitter aveva un problema. In gara 2 non stavo affatto
rischiando, il quarto posto non sarebbe stato un risultato da considerare
cattivo, però un pensierino al podio potevo farlo, quindi dopo le gomme
dechappate in gara 1 da Alex e da Venturi stavo alla larga dai cordoli per
sicurezza. Invece dopo la seconda curva delle Arrabbiate ho sentito la macchina
strana e poi prima della curva del Correntaio la posteriore sinistra è
andata giù e addio quarto posto".
Alex Frassineti
(Pilota Audi R8 LMS ultra N.5): "Dopo la pole position di ieri ero
fiducioso per oggi ma le cose non sono proprio andate per il verso giusto.
In gara 1 ero molto veloce nel secondo settore, quello delle curve
delle Arrabbiate, mentre le Ferrari erano in vantaggio deciso nel primo e
terzo settore della pista. Penso che avremmo potuto sicuramente giocarci il
primo successo dell'anno fino alla fine, se non ci fosse purtroppo
stata la gomma scoppiata alla fine del rettilineo dei box. In gara
2 sono stato in bagarre per pochissimo con la BMW di Michela Cerruti e con
Dindo sull'altra R8 ma ho dovuto fermarmi praticamente subito perché ha
ceduto il semiasse sinistro".
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