ANFIA ha chiesto
un incontro al Neo-Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato per istituire in tempi rapidi la Consulta
automotive, interlocutore esperto per l’emanazione di tutti i provvedimenti
legislativi in materia di mobilità, che sosterrà le strategie fondamentali per
mantenere e rilanciare la crescita del comparto
Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio il mercato italiano dell’auto totalizza 136.129 immatricolazioni, l’8% in
meno rispetto a maggio 2012 (147.942 unità). Nei primi cinque mesi
dell’anno, i volumi complessivi ammontano a 608.579 unità, con una contrazione
dell’11,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (686.095 unità).
“Una nuova caduta per
il mercato italiano, appena più contenuta di quella registrata ad aprile - ha
commentato Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. Un piccolo segnale di
incoraggiamento, deriva, tuttavia, dalle rilevazioni degli ordini, che sia ad
aprile, sia a maggio, hanno avuto segno positivo, pur non avendo ancora avuto
effetto sull’andamento delle immatricolazioni. In Europa occidentale, com’è ben
noto, il mercato dell’auto è saturo e tra i maggiori Paesi europei l’Italia è
quello più in crisi, non solo in termini di immatricolazioni, ma anche di
produzione (-7,8% nel primo trimestre 2013 rispetto a gennaio-marzo 2012).
Si può, tuttavia, individuare uno spazio di recupero
rispetto al tracollo a cui ci ha condotto la recessione – ha aggiunto il
Direttore. La vita media di un’auto è aumentata,
negli ultimi anni, a causa del rinvio dell’acquisto di
un’auto nuova per scelta o per necessità. Il calo delle percorrenze medie ha
determinato, inoltre, anche un allungamento della ‘vita tecnica’ del veicolo.
Negli anni 2000, 2001, 2002 sono state immatricolate complessivamente oltre 7,1
milioni di auto, pari ad una media
annuale
di circa 2,37 milioni di vetture. Si tratta,
‘potenzialmente’, di mezzi con 10-13 anni di vita che potrebbero essere
sostituiti nel breve termine. Ma la spinta alla sostituzione dell’auto potrà
avvenire solo ricreando le condizioni affinché i cittadini tornino ad avere
fiducia nel futuro del Paese e nel proprio, quindi puntando sul miglioramento
delle capacità di acquisto delle famiglie, sull’inclusione dei giovani nel
mercato del
lavoro, sulle innovazioni tecnologiche considerate
profittevoli dai consumatori – per esempio quelle che consentono di risparmiare
carburante – sull’offerta di soluzioni di utilizzo dell’auto
non in proprietà
esclusiva, sulla riduzione
degli oneri legati
al possesso e all’utilizzo dell’autoveicolo - come RC auto, pedaggi e
accise sui carburanti.
L’organo consultivo costituito dai Ministeri competenti e
dai rappresentanti della filiera automotive che ANFIA ha intenzione di istituire,
la Consulta automotive – ha concluso Giorda – farà da interlocutore esperto per
l’emanazione di tutti i provvedimenti legislativi in materia di mobilità e
sosterrà le strategie fondamentali per mantenere e rilanciare la crescita del
comparto, compresa l’attrazione di investimenti esteri sul territorio, le
politiche per favorire la crescita dimensionale, quindi l’aggregazione, delle
imprese automotive, e lo sviluppo di roadmap tecnologiche per i veicoli a basse
emissioni di CO2”.
Secondo i dati
preliminari relativi alle immatricolazioni per alimentazione, continua a
crescere in termini tendenziali, a maggio, la quota di mercato delle vetture ad
alimentazione alternativa. Risulta ancora in calo la quota del GPL (8,4% contro
9,6% a maggio 2012), in crescita quella del metano (4,8% contro 4% a maggio
2012), mentre le vetture ibride rappresentano l’1,2% del totale immatricolato
contro lo 0,5% di un anno fa. Quanto alle alimentazioni tradizionali, recupera,
dopo il calo dello scorso mese, la quota delle vetture diesel, che a maggio si
attesta al 53% del totale immatricolato (52,2% ad aprile 2013 e 51,5% a maggio
2012), mentre per le vetture a benzina la quota passa dal 32,5% di aprile 2013
al 32,6% a maggio, mentre era del 35% a maggio 2012.
Secondo l’indagine ISTAT, a maggio l’indice del clima di
fiducia dei consumatori (base 2005=100) diminuisce, passando da 86,3 del mese
precedente a 85,9.
Peggiorano in maniera significativa i giudizi e le attese
sulla situazione economica del
Paese (i rispettivi saldi passano da -138 a -145 e da -50 a
-60). Peggiorano anche le valutazioni sull’opportunità attuale all’acquisto di
beni durevoli e le intenzioni future di spesa per gli stessi beni, con i
rispettivi saldi che passano da -102 a -106 e da -54 a -70. Secondo le stime
preliminari ISTAT, inoltre, a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo
aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,2% rispetto a maggio 2012
(era +1,1% ad aprile). Questa lieve accelerazione dell’inflazione, dopo sette
mesi di rallentamenti consecutivi, è in parte dovuta al rialzo dei prezzi degli
alimentari non lavorati, ma un contributo deriva anche dai rialzo dei prezzi
dei servizi relativi ai trasporti (+0,5% su base mensile e +3,3% su base
annua), mentre effetti di contenimento
derivano ancora dall’andamento dei
prezzi dei beni
energetici non regolamentati (-2,7% in termini congiunturali
e -4,8% in termini tendenziali), categoria in cui si collocano i carburanti,
tutti in ribasso nel mese.
Il prezzo della Benzina, infatti, diminuisce del 2,7% sul
mese precedente e del 5%
rispetto a maggio 2012 (era -4% ad aprile), mentre il prezzo
del Gasolio segna un calo del 3% su base mensile e una flessione del 5% su base
annua (dal -3,6% del mese
precedente).
Analoga dinamica anche
per i prezzi
degli Altri carburanti,
che
diminuiscono in termini congiunturali del 5% - per effetto
sia del calo marcato dei prezzi del GPL, sia di quello più contenuto dei prezzi
del metano - e riportano una flessione
dell’8,3% in termini tendenziali (dal -6,8% di aprile).
Secondo
l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a maggio i contratti
siglati ammontano a circa 127.000, quasi il 3% in più rispetto a maggio 2012,
mentre nei primi cinque mesi del 2013 gli ordini sono stati circa 591.000,
oltre il 10% in meno rispetto a gennaio-maggio 2012.
Le marche nazionali,
nel complesso, totalizzano
nel mese 41.255 immatricolazioni (-11,7%), con una
quota di mercato stabile al 30,3%. Nel primi cinque mesi dell’anno, i volumi
immatricolati si attestano a 180.067 unità (-10,8%), con una quota di
penetrazione del 29,6% (contro il 29,4% di un anno fa).
I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e
Maserati) totalizzano 41.172 immatricolazioni nel mese (-11,7%), con una quota
di mercato stabile al 30,2%.
L’unica marca italiana a conseguire un risultato positivo
nel mese è Maserati (+166,7%).
Nei primi cinque mesi del 2013 le immatricolazioni dei
marchi di Fiat Group Automobiles
(escludendo Ferrari e Maserati) ammontano a 179.562 unità
(-10,7%), con una quota di mercato del 29,5%.
Anche nel progressivo da inizio anno, andamento positivo per
Maserati (+68,1%), oltre
che per Lamborghini (+7,9%).
Sono ben sei i
modelli italiani presenti nella top ten di maggio, cinque dei quali conducono
la classifica. Si confermano ai primi due posti Fiat Panda (11.265 unità) e
Fiat Punto (6.397), mentre al terzo troviamo Fiat 500 (5.256), che rimonta di
una posizione rispetto allo scorso mese. Seguono Lancia Ypsilon (5.002) al
quarto posto e Fiat 500 L al quinto (4.559), mentre Alfa Romeo Giulietta si
colloca in decima posizione (3.205).
Tre i modelli italiani nella top ten diesel, dominata da
Fiat 500 L (4.050 unità) che, dal secondo posto di aprile, passa in testa alla
classifica a maggio. Segue, al terzo posto, Alfa Romeo Giulietta (2.503), che
conquista quattro posizioni rispetto a un mese fa e, al settimo, Fiat Panda
(1.772).
Crescita a due cifre, a maggio, per il mercato dell’usato,
che totalizza 418.491 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a
concessionari (+10,1%). Nel cumulato da inizio anno, i volumi complessivi
ammontano a 1.847.333 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a
concessionari, con un incremento del 3,3% rispetto a gennaio-maggio 2012.
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