martedì 4 giugno 2013

Mercato Auro: a maggio -8%


ANFIA ha chiesto un incontro al Neo-Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato per istituire in tempi rapidi la Consulta automotive, interlocutore esperto per l’emanazione di tutti i provvedimenti legislativi in materia di mobilità, che sosterrà le strategie fondamentali per mantenere e rilanciare la crescita del comparto

 Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a maggio il mercato italiano dell’auto totalizza 136.129 immatricolazioni, l’8% in meno rispetto a maggio 2012 (147.942 unità). Nei primi cinque mesi dell’anno, i volumi complessivi ammontano a 608.579 unità, con una contrazione dell’11,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (686.095 unità).

 “Una nuova caduta per il mercato italiano, appena più contenuta di quella registrata ad aprile - ha commentato Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. Un piccolo segnale di incoraggiamento, deriva, tuttavia, dalle rilevazioni degli ordini, che sia ad aprile, sia a maggio, hanno avuto segno positivo, pur non avendo ancora avuto effetto sull’andamento delle immatricolazioni. In Europa occidentale, com’è ben noto, il mercato dell’auto è saturo e tra i maggiori Paesi europei l’Italia è quello più in crisi, non solo in termini di immatricolazioni, ma anche di produzione (-7,8% nel primo trimestre 2013 rispetto a gennaio-marzo 2012).
Si può, tuttavia, individuare uno spazio di recupero rispetto al tracollo a cui ci ha condotto la recessione – ha aggiunto il Direttore. La vita media di un’auto è aumentata,
negli ultimi anni, a causa del rinvio dell’acquisto di un’auto nuova per scelta o per necessità. Il calo delle percorrenze medie ha determinato, inoltre, anche un allungamento della ‘vita tecnica’ del veicolo. Negli anni 2000, 2001, 2002 sono state immatricolate complessivamente oltre 7,1 milioni di auto,  pari ad una media annuale
di circa 2,37 milioni di vetture. Si tratta, ‘potenzialmente’, di mezzi con 10-13 anni di vita che potrebbero essere sostituiti nel breve termine. Ma la spinta alla sostituzione dell’auto potrà avvenire solo ricreando le condizioni affinché i cittadini tornino ad avere fiducia nel futuro del Paese e nel proprio, quindi puntando sul miglioramento delle capacità di acquisto delle famiglie, sull’inclusione dei giovani nel mercato del
lavoro, sulle innovazioni tecnologiche considerate profittevoli dai consumatori – per esempio quelle che consentono di risparmiare carburante – sull’offerta di soluzioni di utilizzo  dell’auto  non  in  proprietà  esclusiva,  sulla  riduzione  degli  oneri  legati  al possesso e all’utilizzo dell’autoveicolo - come RC auto, pedaggi e accise sui carburanti.
L’organo consultivo costituito dai Ministeri competenti e dai rappresentanti della filiera automotive che ANFIA ha intenzione di istituire, la Consulta automotive – ha concluso Giorda – farà da interlocutore esperto per l’emanazione di tutti i provvedimenti legislativi in materia di mobilità e sosterrà le strategie fondamentali per mantenere e rilanciare la crescita del comparto, compresa l’attrazione di investimenti esteri sul territorio, le politiche per favorire la crescita dimensionale, quindi l’aggregazione, delle imprese automotive, e lo sviluppo di roadmap tecnologiche per i veicoli a basse emissioni di CO2”.

      Secondo i dati preliminari relativi alle immatricolazioni per alimentazione, continua a crescere in termini tendenziali, a maggio, la quota di mercato delle vetture ad alimentazione alternativa. Risulta ancora in calo la quota del GPL (8,4% contro 9,6% a maggio 2012), in crescita quella del metano (4,8% contro 4% a maggio 2012), mentre le vetture ibride rappresentano l’1,2% del totale immatricolato contro lo 0,5% di un anno fa. Quanto alle alimentazioni tradizionali, recupera, dopo il calo dello scorso mese, la quota delle vetture diesel, che a maggio si attesta al 53% del totale immatricolato (52,2% ad aprile 2013 e 51,5% a maggio 2012), mentre per le vetture a benzina la quota passa dal 32,5% di aprile 2013 al 32,6% a maggio, mentre era del 35% a maggio 2012.

Secondo l’indagine ISTAT, a maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2005=100) diminuisce, passando da 86,3 del mese precedente a 85,9.
Peggiorano in maniera significativa i giudizi e le attese sulla situazione economica del
Paese (i rispettivi saldi passano da -138 a -145 e da -50 a -60). Peggiorano anche le valutazioni sull’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli e le intenzioni future di spesa per gli stessi beni, con i rispettivi saldi che passano da -102 a -106 e da -54 a -70. Secondo le stime preliminari ISTAT, inoltre, a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,2% rispetto a maggio 2012 (era +1,1% ad aprile). Questa lieve accelerazione dell’inflazione, dopo sette mesi di rallentamenti consecutivi, è in parte dovuta al rialzo dei prezzi degli alimentari non lavorati, ma un contributo deriva anche dai rialzo dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,5% su base mensile e +3,3% su base annua), mentre effetti di contenimento
derivano  ancora  dall’andamento  dei  prezzi  dei  beni  energetici  non  regolamentati (-2,7% in termini congiunturali e -4,8% in termini tendenziali), categoria in cui si collocano i carburanti, tutti in ribasso nel mese.
Il prezzo della Benzina, infatti, diminuisce del 2,7% sul mese precedente e del 5%
rispetto a maggio 2012 (era -4% ad aprile), mentre il prezzo del Gasolio segna un calo del 3% su base mensile e una flessione del 5% su base annua (dal -3,6% del mese
precedente).  Analoga  dinamica  anche  per  i  prezzi  degli  Altri  carburanti,  che
diminuiscono in termini congiunturali del 5% - per effetto sia del calo marcato dei prezzi del GPL, sia di quello più contenuto dei prezzi del metano - e riportano una flessione
dell’8,3% in termini tendenziali (dal -6,8% di aprile).

      Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a maggio i contratti siglati ammontano a circa 127.000, quasi il 3% in più rispetto a maggio 2012, mentre nei primi cinque mesi del 2013 gli ordini sono stati circa 591.000, oltre il 10% in meno rispetto a gennaio-maggio 2012.
Le  marche  nazionali,  nel  complesso,  totalizzano  nel  mese  41.255 immatricolazioni (-11,7%), con una quota di mercato stabile al 30,3%. Nel primi cinque mesi dell’anno, i volumi immatricolati si attestano a 180.067 unità (-10,8%), con una quota di penetrazione del 29,6% (contro il 29,4% di un anno fa).
I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 41.172 immatricolazioni nel mese (-11,7%), con una quota di mercato stabile al 30,2%.
L’unica marca italiana a conseguire un risultato positivo nel mese è Maserati (+166,7%).
Nei primi cinque mesi del 2013 le immatricolazioni dei marchi di Fiat Group Automobiles
(escludendo Ferrari e Maserati) ammontano a 179.562 unità (-10,7%), con una quota di mercato del 29,5%.
Anche nel progressivo da inizio anno, andamento positivo per Maserati (+68,1%), oltre
che per Lamborghini (+7,9%).

      Sono ben sei i modelli italiani presenti nella top ten di maggio, cinque dei quali conducono la classifica. Si confermano ai primi due posti Fiat Panda (11.265 unità) e Fiat Punto (6.397), mentre al terzo troviamo Fiat 500 (5.256), che rimonta di una posizione rispetto allo scorso mese. Seguono Lancia Ypsilon (5.002) al quarto posto e Fiat 500 L al quinto (4.559), mentre Alfa Romeo Giulietta si colloca in decima posizione (3.205).

Tre i modelli italiani nella top ten diesel, dominata da Fiat 500 L (4.050 unità) che, dal secondo posto di aprile, passa in testa alla classifica a maggio. Segue, al terzo posto, Alfa Romeo Giulietta (2.503), che conquista quattro posizioni rispetto a un mese fa e, al settimo, Fiat Panda (1.772).

Crescita a due cifre, a maggio, per il mercato dell’usato, che totalizza 418.491 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari (+10,1%). Nel cumulato da inizio anno, i volumi complessivi ammontano a 1.847.333 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, con un incremento del 3,3% rispetto a gennaio-maggio 2012.


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