A 6 anni dall’introduzione della legge Bersani il dato è
certo:
nessun vantaggio per gli automobilisti
Due automobilisti, entrambi in 1a classe di merito,
con identico profilo assicurativo, stessa auto e stessa compagnia, possono
pagare uno il 50% in più dell’altro di assicurazione auto? La risposta è sì. Le
compagnie di assicurazione auto hanno… “aggirato” la Legge Bersani.
Entrata in vigore nel 2007, la Legge Bersani, permettendo di assicurarsi utilizzando la classe di merito di un familiare convivente, avrebbe dovuto essere la soluzione per far pagare meno la polizza auto alle famiglie italiane. Invece non è stato così: la classe di merito assegnata tramite la Legge Bersani è molto spesso meno conveniente della stessa classe “conquistata” personalmente.
A rivelarlo
è l’ultima indagine dell’Osservatorio SuperMoney
che ha messo a confronto i prezzi RC Auto per automobilisti assicurati con e
senza la Bersani. A parità di profilo assicurativo, le Compagnie fanno pagare
chi è in 1a classe di merito con la Bersani fino al 55% più di chi ha una 1a classe
raggiunta grazie alla guida virtuosa.
La 40/2007
consente a chi si assicura per la prima volta o non ha un attestato di rischio
in corso di validità, di “prendere in prestito” la classe di merito di
un familiare convivente. In questo modo, per esempio, un giovane neopatentato
può ereditare la classe di merito del padre. Attenzione però: avere la
stessa classe di merito non significa affatto pagare lo stesso premio
assicurativo.
I dati dell’Osservatorio SuperMoney parlano
chiaro:
Premio Medio*
|
|
Quanto ci fa spendere
in più la Bersani
|
||||
Città
|
Classe 1
|
Classe 1 Bersani
|
Classe 5
|
|
Classe 1 -> Classe 1 Bersani
|
Classe 5 -> Classe 1 Bersani
|
Milano
|
€ 345,04
|
€ 483,98
|
€ 380,98
|
|
40,27%
|
27,04%
|
Roma
|
€ 455,92
|
€ 636,19
|
€ 491,26
|
|
39,54%
|
29,50%
|
Napoli
|
€ 1.106,17
|
€ 1.717,11
|
€ 1.476,33
|
|
55,23%
|
16,31%
|
*Media calcolata sui primi cinque
risultati ottenuti dal confronto. In tutti i casi confrontati è stato preso in
considerazione lo stesso profilo assicurativo.
Prendendo
in considerazione un guidatore con un profilo medio (40enne impiegato alla
guida di una berlina), si scopre che paga molto di più se ha ottenuto la classe
di merito grazie al Decreto 40/2007 rispetto a quanto pagherebbe se l’avesse
conquistata grazie a un comportamento virtuoso al volante.
In media la
1a classe con ottenuta con la Legge Bersani può costare fino al 55% in più
di una 1a classe raggiunta normalmente.
Le
compagnie, non conoscendo la storia assicurativa di chi eredita la classe di
merito di un altro, si tutelano applicando un prezzo più elevato agli
assicurati tramite la Bersani: hanno sostanzialmente creato due differenti
listini.
Risultato:
una stangata per gli automobilisti, specialmente per i residenti al sud,
da sempre i più colpiti dal caro-assicurazione auto.
“La Legge Bersani avrebbe dovuto permettere
agli automobilisti di risparmiare sull’assicurazione, eppure in molti casi si è
rivelato uno specchietto per le allodole - – commenta Andrea Manfredi,
Amministratore Delegato di SuperMoney -. Le compagnie, “tradendo” lo spirito
con il quale era stata scritta la Legge, hanno finito per applicare tariffe
molto più elevate a chi si assicura con il Decreto del 2007.”
“In molti
casi – continua Manfredi - è meglio mantenere una classe di merito meno
virtuosa anziché passare a una 1a classe con la Bersani. I dati elaborati
dall’Osservatorio SuperMoney parlano chiaro: chi si assicura in 1a classe con
la Bersani paga fino al 30% in più di un automobilista con identico profilo che
si trova in classe 5a.
Il
consiglio è di verificare sempre con attenzione l’effettiva convenienza della
polizza stipulata confrontando diverse offerte assicurative per trovare quella
davvero più conveniente”.
Nessun commento:
Posta un commento