La Renault Twingo
dell’artista americano DZINE entra a
far parte della collezione del Macro.
Suggellando il legame con l’arte che coltiva fin dagli anni
Sessanta, Renault ha deciso di esporre al Museo d’Arte Contemporanea di Roma,
per i prossimi mesi, l’auto che l’artista ha trasformato per l’occasione in
un’opera d’arte. L’idea era creare qualcosa di unico ed irripetibile. Così il messaggio “Mix your style,” per esaltare le caratteristiche delle auto in
produzione ed, in particolare, la possibilità di personalizzarle in oltre
30.000 modi diversi, semplicemente configurando sul sito www.nuovatwingo.it, si
è rivelato una vera e propria filosofia.
Un concept capace di captare ed interpretare istanze, umori
e suggestioni della contemporaneità ed
in particolare delle giovani generazioni, a cui per l’occasione è stato
dedicato anche un concorso per creativi.
DZINE, artista di
Chicago, di origini portoricane, ha raccolto con grande sensibilità la
sfida. La peculiarità del suo lavoro è infatti la trasformazione, attraverso
stilemi personali e materiali preziosi, di oggetti d’uso quotidiano, spesso
proprio di automobili. Contestualizzate
in scenografiche e barocche composizioni, le sue opere assumono nuovi
significati. Così la Twingo di Dzine è il risultato di un progetto che
l’artista ha portato avanti mediante una contaminazione di stili che
appartengono al suo lessico quotidiano interpretando con grande maestria il
concept “Mix your style” prettamente connesso all’idea di Nuova Twingo.
Uno sfavillante mandala sul tetto dell’auto che si prolunga
in un tappeto posto alla base si riflette nella complessa installazione di
specchi che consente di vedere ogni parte della vettura. L’immagine,
rielaborata in chiave contemporanea con tinte fluorescenti e inserti
iridescenti, rimanda a culture orientali che l’artista pratica attraverso la
meditazione Yoga ormai da anni. L’apparente contrasto con la preziosità
ostentata dalle centinaia di cristalli swarovski che rivestono alcuni dettagli
di Twingo, rimanda anch’esso, attraverso materiali riflettenti e preziosi, ad
una luce e ad una dimensione ulteriore e spirituale. Ciò denota una profonda
conoscenza ed affinità con il potere di fascinazione e con le potenzialità
evocative di un’esistenza ultraterrena che l’arte ha sempre portato con sé.
La sovrabbondanza e la preziosità dunque, lette in chiave
spirituale, rimandano ad un’essenza che il lusso e la materia rappresentano
simbolicamente. L’opera, apparentemente
ammiccante al mondo fashion e alle poetiche neo pop, esprime una personalità
complessa, tesa a superare le contraddizioni della contemporaneità. Al tempo
stesso, attraverso la grande perizia tecnica e la significativa mole di lavoro
manuale che caratterizza il suo operare, rappresenta l’idea stessa che
l’artista ha del processo di creativo. La Twingo di DZINE resterà esposta al
Macro Mattatoio in un’area dedicata, come opera che consacri il legame tra
Renault e l’arte.
Renault, infatti, non è nuova ad operazioni di questo tipo.
Tra le più recenti il progetto «Nuova Renault Twingo, espressione artistica!
cabinets de curiosités», cui hanno preso parte, installando il loro cabinet de
curiosités nell’abitacolo di nuova Twingo, lo stilista francese Jean-Charles de
Castelbajac, lo chef italiano Davide Scabin, la cantante inglese Nicola Roberts
e il designer ed editore tedesco, Nils Holger Moormann.
DZINE (Carlos Rolon), è nato nel 1970. Vive e lavora a
Chicago.
La mescolanza di Kustom Kulture, di mestiere e arte alta ha
creato scalpore a livello internazionale in luoghi come la Biennale di Venezia
dove, nel 2007, ha personalizzato la celebre imbarcazione trasformandola in
una scintillante installazione
multimediale e a Chicago dove si è fatto conoscere per la sua attività di street artist
adolescente. Attraverso un continuo
confronto con la cultura popolare, con i metodi postconcettuali, con gli
elementi barocchi, con il romanticismo, con l’artigianato e con l’appropriazione, l’artista di Chicago Dzine
ha sviluppato un suo personale linguaggio che gli ha consentito di collocarsi
rapidamente nel panorama dell’arte contemporanea mondiale.
Un misto di pittura, scultura ed installazioni, il suo
lavoro dimora in un mondo immaginario, caleidoscopico e minuzioso; a volte
melanconico, eccessivo, esuberante, in bilico, in un certo senso, tra festa e
rimpianto. Il risultato si rivela universale e scrupolosamente onesto.
Come sottolineato dal critico statunitense Stephanie
Gonzlanez sul Turner in Art in America magazine, “Dzine
nutre una venerazione quasi da outsider per il passatempo, qui la sincerità del
mestiere risuona più della sua vistosità”.
L’artista ha vinto il premio per la pittura e la scultura
della Joan Mitchell Foundation.
Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre ed è
presente nelle seguenti collezioni:
Brooklyn Museum of Art, New York -Collection Vanmoerkerke, Oostende,
Belgium - Pinchuk Art Centre, Kiev, Museo del Barrio, NY e Museo de Arte de
Puerto Rico, San Juan. È stato artista residente presso The Baltic Centre for
Contemporary Art, Gateshead, in Gran Bretagna e
presso l’ Instituto Buena Bista, Curacao Centre For Contemporary
Art.
Nel 2007 la Deitch Projects Gallery di New York ha ospitato
la personale “Barrio Dreams”,
presentando ad Art Basel Miami Beach il
suo nuovo lavoro scultoreo
ispirato alla Kustom Kulture, Questo è avvenuto grazie al successo
della sua presentazione di Poem of an Inland Sea, esposta presso il padiglione Ucraino della 52a Biennale di
Venezia.
Dzine è rappresentato dalle Galleria Salone 94 a New
York - SCAI the Bathhouse, a Tokyo, e dalla Leeahn Gallery a Daegu/Seoul.
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