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mercoledì 9 maggio 2012

Nuova Toyota GT86

 
Con questa nuova automobile Toyota ritorna nel segmento delle sportive, di cui ha scritto la storia. La nuova GT86  è stata progettata su una piattaforma completamente nuova che la rende la 4 posti sportiva più compatta al mondo.
Questo eccezionale layout unisce un entusiasmante motore boxer  2.0L da 200 CV, un peso molto contenuto, un’inerzia ridotta e un baricentro estremamente basso, per garantire il miglior rapporto possibile tra peso e potenza. Queste caratteristiche regalano alla GT86 prestazioni esaltanti per il massimo piacere di guida.
La vettura verrà commercializzata in Italia alla fine di giugno 2012.

 
L’attesissima GT86, la nuova compatta sportiva Toyota, è un’automobile sviluppata
interamente attorno al guidatore. La GT86 è stata realizzata per dare forma alla gioia
intrinseca che nasce dal mettersi alla guida, grazie a una reattività istantanea, anche al
minimo input dell’acceleratore o dello sterzo, e destinata a tutti coloro che vedono la
guida non come una necessità ma come una passione.
Grazie alla sua carrozzeria leggera ed altamente aerodinamica, costruita attorno ad
untelaio estremamente rigido, la nuova GT86 è stata progettata su una piattaforma
completamente nuova che la rende la 4 posti sportiva più compatta al mondo.
Dopo migliaia di ore di lavoro passate a risolvere le centinaia di sfide ingegneristiche,
l’Ingegnere Capo Tetsuya Tada e il suo omologo per Subaru, Toshio Masuda, hanno
voluto mantenere tre elementi chiave del nuovo veicolo: lo schema a motore anteriore
e trazione posteriore, l’assenza del turbocompressore e l’equipaggiamento con
pneumatici standard.
Con una trasmissione le cui componenti presentano dimensioni decisamente contenute
e garantiscono il massimo delle prestazioni, la GT86 rievoca le radici sportive della
tradizione Toyota, con la prima automobile al mondo equipaggiata con un compatto
motore ‘boxer’ anteriore, a cilindri contrapposti, e trazione posteriore.
Questo eccezionale layout unisce il design più compatto al mondo per una 4 posti, un
peso molto contenuto, un’inerzia ridotta e l’abbassamento del baricentro, per garantire
il miglior rapporto possibile tra peso e potenza. Queste caratteristiche regalano alla GT86
prestazioni entusiasmanti e potenzialità di guida altamente coinvolgenti, con la
minima interferenza elettronica e il massimo piacere di guida.
Concepita prendendo in considerazione le caratteristiche chiave della guida sportiva
tradizionale, studiata da un team di ingegneri con la passione dell’automobilismo,
perfezionata attraverso la competizione e messa a punto per soddisfare le richieste
dei più esigenti, la GT86 incarna lo spirito delle precedenti vetture sportive Toyota, per
regalare agli automobilisti il più puro coinvolgimento.
Il design avanzato della GT86 presenta elementi che consentono molteplici funzioni
di regolazione e personalizzazione, per adattarsi totalmente alle preferenze
dell’automobilista. Per esempio, questo è stato reso possibile con la minimizzazione dei
dispositivi di controllo elettronici che consentiranno ai clienti di impostare il veicolo a
proprio piacimento con estrema facilità.
Si è inoltre deciso di rinunciare agli pneumatici ad alte prestazioni proprio per favorire
l’obiettivo di sviluppo principale della GT86: il divertimento alla guida.
Il numero 86
Oltre a rendere omaggio alla straordinaria maneggevolezza della Corolla Levin AE86
e alla sua eccezionale relazione con chi la possiede, con gli appassionati e con i tecnici
della messa a punto, il numero 86 ha recitato un ruolo importante durante lo sviluppo di
questa nuova sportiva firmata Toyota. Il destino è apparso favorevole anche con il codice
di sviluppo interno assegnato al veicolo, e cioè 086A. Con un alesaggio per corsa pari a 86 mm x 86 mm, la nuova unità boxer garantisce la massima fedeltà alla lunga tradizione sportiva di Toyota. Il leggendario motore 3M della 2000GT e l’unità 1G-G della Supra erano entrambi motori con configurazione sei cilindri in linea con alesaggio e corsa pari entrambi a 75 mm,
mentre il rapporto dell’unità con quattro cilindri in linea presente sulla Celica e sulla
MR2 era pari a 86 per 86.
Anche il diametro dell’apertura degli scarichi cromati della GT86 misura esattamente
86 mm.

Un veicolo ispirato da 50 anni di tradizione in fatto di sportive con
motore anteriore e trazione posteriore
Toyota possiede una storia lunga 50 anni in fatto di straordinarie auto sportive con
motore anteriore e trazione posteriore, sports car la cui popolarità è cresciuta in
maniera proporzionale ai successi in pista.
La nuova GT86 coglie in pieno i migliori elementi di tre modelli chiave provenienti da
questa eredità sportiva: la Toyota Sports 800, la Toyota 2000GT e la AE86.
Nonostante la GT86 venga presentata come l’unico pacchetto al mondo con motore
anteriore a cilindri orizzontali contrapposti e trazione posteriore, certo non si può dire che
si tratti del primo modello con tale impostazione. Tale onore va riservato alla Sports 800,
la sportiva con motore boxer due cilindri, che Toyota ha iniziato a sviluppare nel 1962.
Con la sua scocca compatta e la straordinaria efficienza dei consumi, la Sports 800
ha ottenuto un enorme successo nelle gare endurance. Il baricentro basso dell’unità
boxer e il layout con motore anteriore e trazione posteriore veniva considerato l’ideale
per garantire al veicolo il massimo coinvolgimento nella guida. Per questa ragione si è
deciso di adottare sulla GT86 questo layout classico per la prima volta dalla realizzazione
della Toyota Sports 800.
La meravigliosa 2000GT, la coupé con motore 2.0 e sei cilindri in linea di cui vennero
costruiti soltanto 337 esemplari e presentata per la prima volta in occasione del Motor
Show di Tokyo del 1965, ha gettato le basi della reputazione mondiale di Toyota come
costruttore di auto sportive.
Ancora oggi, l’eleganza di questo veicolo appare sofisticata e moderna. Durante lo
sviluppo della GT86, un’unità 2000GT è rimasta parcheggiata accanto al nuovo modello
in costruzione. Senza che ricevessero alcun tipo di indicazione, i designer hanno
proseguito nel loro lavoro, lanciando di tanto in tanto un’occhiata alla 2000GT. Alla
fine, il loro lavoro è riuscito ad infondere alla GT86 lo spirito della 2000GT, senza però
limitarsi a renderne una semplice imitazione.
La GT86 eredita dalla AE86 non la forma, bensì lo spirito. La AE86 non era una sports
car estrema. Aveva un prezzo contenuto ed era equipaggiata con un motore prodotto in
serie e un layout con un compatto motore anteriore e trazione posteriore.
La Collaborazione con Subaru
Proseguendo nell’alleanza con Subaru nata nel 2005, i due marchi hanno iniziato a
discutere della possibilità di creare qualcosa che potesse rappresentare il simbolo che
suggellasse questa alleanza. È stata così ventilata l’ipotesi di realizzare una sports car pura.
Alla fine si è deciso che un progetto di sviluppo congiunto tra Toyota e Subaru non
potesse portare ad altro se non alla creazione di un layout con motore anteriore a
cilindri contrapposti e trazione posteriore. Si è capito subito che fosse il format adatto
per garantire al veicolo un impatto grandioso.
Lo studio di fattibilità del progetto GT86 è nato nel 2006, con Toyota che assunse un
ruolo principale sia nella fase di Product Planning che in quella di Design. Collaborando
all’interno di quello che venne chiamato ‘Team 86’, Toyota e Subaru decisero di
condividere le responsabilità del programma di sviluppo.
Subaru si occupò in prima persona della fase di Engineering Design, implementando
tecnologie e know-how di stampo Toyota in componenti fondamentali del veicolo quali
il motore, la trasmissione e il sistema di sospensioni. Toyota e Subaru hanno poi lavorato
insieme sulla fase di valutazione, portando avanti prove su circuito e su strada con
l’obiettivo di perfezionare le prestazioni e le potenzialità dinamiche del veicolo.
I due marchi hanno infine lavorato in maniera indipendente nella finalizzazione dei
rispettivi veicoli. I piloti Toyota in particolare hanno portato avanti un minuzioso lavoro
di messa a punto che si è concluso con gli straordinari livelli di reattività, controllo e
stabilità per cui la nuova sportiva di Toyota è già famosa nel mondo.


Motore sportivo ad aspirazione naturale capace di sviluppare 100 CV per litro

— Il primo motore ‘boxer’ a cilindri orizzontali contrapposti con tecnologia D-4S
— Trasmissione manuale Toyota a 6 rapporti e cambiata estremamente rapida, per il massimo piacere di guida
— Nuova trasmissione automatica a 6 rapporti con convertitore di coppia e comandi al volante, con tempi di cambiate pari a soli
0,2 secondi
   Motore rombante in piena accelerazione grazie al ‘Sound generator’

Durante lo sviluppo della GT86, l’Ingegnere Capo Tetsuya Tada è riuscito a realizzare
una straordinaria combinazione tra le diverse caratteristiche che compongono la
trasmissione del veicolo. Tali caratteristiche si basano sull’abbassamento del baricentro
del veicolo e su un motore ad aspirazione naturale e giri liberi capace di sviluppare
100 CV per litro.
La soluzione a queste necessità strutturali risiede nella combinazione tra il nuovo
motore boxer firmato Subaru e l’ultima generazione del sistema di iniezione diretta
realizzato da Toyota , che insieme hanno consentito la creazione del primo motore a
cilindri orizzontali contrapposti al fianco di una tecnologia D-4S (motore benzina
4 tempi a iniezione diretta).
Nonostante questo, il rifiuto da parte di Tada all’inserimento di un turbocompressore
continuava a presentare una considerevole sfida ingegneristica, dal momento che
prima della GT86 era impensabile un motore aspirato ad iniezione diretta capace di
raggiungere un regime di 7.400 rpm.
Il primo motore a cilindri orizzontali contrapposti con tecnologia D-4S
Al nuovo motore boxer Subaru quattro cilindri da 1,998 cc, Toyota ha affiancato per la
prima volta l’ultima generazione della sua tecnologia D-4S. Con doppi iniettori separati
che rendono possibile un’iniezione sia diretta che indiretta,
la trasmissione D-4S consente, a seconda dei regimi del motore, sia l’alta pressione
dell’iniezione diretta all’interno del cilindro che la classica iniezione indiretta, ma
anche unicamente l’iniezione diretta. Di conseguenza, l’aspirazione di aria e carburante
risulta bilanciata con qualsiasi velocità del motore, incrementando così le reattività
della farfalla, la potenza e i livelli di coppia senza sacrificare l’efficienza dei consumi o le
prestazioni ambientali.
Con un alesaggio per corsa pari a 86 mm x 86 mm, una ‘quadratura’ che riesce ad unire
l’economia dei consumi al bilanciamento della rotazione, il blocco motore e la testata
DOHC 16 valvole della GT86 sono stati sviluppati per incrementare la velocità del
motore e ottenere un elevato rapporto di compressione, pari a 12,5:1.
La massa del pistone è stata minimizzata e la sua lunghezza ottimizzata a favore della
velocità del motore. La forma del cielo del pistone è stata ottimizzata per facilitare
l’iniezione diretta e consentire un elevato rapporto di compressione. Un perno di
manovella del diametro di 50 mm è stato adottato per incrementare l’affidabilità ai
regimi più sostenuti, mentre la forma della biella è stata ottimizzata per consentire le
velocità del motore necessarie. L’unità boxer della GT86 impiega un layout con aspirazione
anteriore per abbassare la posizione del motore ed un basso collettore di aspirazione che
consente di abbassare ulteriormente il baricentro. La decisione di abbassare il più possibile la posizione del motore ha determinato la completa modifica sia del sistema di scarico che del design della coppa dell’olio.
Le misure verticali del sistema di scarico sono state minimizzate per consentire
l’abbassamento della posizione del motore, mentre il layout del tubo intermedio è stato
ottimizzato per consentire la massima riduzione dell’altezza del veicolo nel suo insieme.
Il sistema impiega una doppia impostazione con tubo e silenziatore per massimizzarne
l’efficienza, con un collettore e un tubo di ampio diametro studiati per ridurre le perdite
di pressione. Il sistema presenta inoltre un catalizzatore anteriore a celle esagonali e un
catalizzatore posteriore a bassa pressione, capaci di migliorare ulteriormente il livello
di emissioni.
Gli ingegneri Toyota hanno studiato la coppa dell’olio per renderla compatta quanto
un carter secco. Il design definitivo ha reso possibile l’abbassamento del baricentro
del motore grazie al semplice assottigliamento della coppa dell’olio. L’esclusiva forma
dell’aletta interna è stata sviluppata per garantire la massima efficienza della coppa, per
raccogliere l’olio e garantire la massima lubrificazione.
Questa unità 4 cilindri riesce a raggiungere i 7.400 rpm, e una volta raggiunta questa
soglia un indicatore luminoso va ad accendersi nel pannello strumenti del guidatore.
Se l’unità dovesse raggiungere il limite del fuori giri, un limitatore di regime andrebbe
delicatamente a limitarne l’utilizzo piuttosto che causare un improvviso spegnimento
del motore. Il bilanciamento del timing di aspirazione e scarico, ha consentito la realizzazione di un motore dal suono estremamente gradevole. Nonostante questo, gli ingegneri Toyota
erano consapevoli della severità delle regolamentazioni sull’inquinamento acustico
in alcuni paesi, e hanno affrontato la difficoltà di dover realizzare il suono adatto agli
appassionati della guida sportiva tenendo in considerazione tali limitazioni.
Per ovviare a tali impedimenti, gli ingegneri hanno deciso di veicolare il suono
direttamente all’interno dell’abitacolo: si tratta della prima applicazione di questo
genere su un modello Toyota. Quando gli impulsi di aspirazione raggiungono il
generatore acustico, uno smorzatore inizia a risuonare a determinate frequenze
per ottimizzare il rumore dell’aspirazione. Una volta ottimizzato, il suono viene poi
incanalato direttamente all’interno dell’abitacolo attraverso un manicotto di gomma.
In caso di lieve accelerazione il suono risulta estremamente tenue, mentre la completa
apertura della farfalla determina un rombo degno di un’auto puramente sportiva.
Trasmissione manuale o automatica, a 6 rapporti
Trattandosi della parte del veicolo, insieme allo sterzo, collegata in maniera più diretta
al guidatore, la precisa messa a punto della trasmissione è stata di fondamentale
importanza per il successo della GT86. Il motore quattro cilindri può essere affiancato sia
da trasmissione manuale a 6 rapporti che da cambio automatico, sempre a 6 rapporti.
Molti ingegneri provenienti da Toyota, Subaru ed Aisin hanno lavorato insieme ad un
ricercatore specializzato in trasmissioni per migliorare la già esistente trasmissione
manuale a sei rapporti.
Durante lo sviluppo, una delle certezze preliminari era che in un veicolo studiato per i
puristi della trasmissione, il cambio dovesse garantire rapporti molto corti.
Quindi la trasmissione definitiva aveva bisogno della creazione di cinque prototipi differenti e
l’utilizzo di circa l’85% di nuove componenti.
Questa trasmissione offre un cambio molto rapido e preciso grazie alla proporzione tra
i vari rapporti ottenuta mediante l’utilizzo di una leva molto ergonomica. Un triplo cono
del sincronizzatore è stato adottato per la 1a, per la 2a e per la 3a, mentre una costruzione
fluttuante ed estremamente rigida garantisce un funzionamento omogeneo e stabile
allo stesso tempo, evitando però gli spiacevoli eccessi di rigidità a marcia inserita, sia
durante la guida che a veicolo parcheggiato.
La nuova trasmissione automatica Toyota a sei rapporti unisce una straordinaria linearità
e comandi posizionati sul volante al miglior convertitore automatico del mondo, con una
velocità di cambio pari a soli 0,2 secondi.
La trasmissione automatica dispone di un controllo di cambio rapporto estremamente
reattivo, il cui funzionamento sostiene la guida sportiva del veicolo in modalità M
(manuale) e in modalità Sport, garantendo la massima reattività all’inserimento di
rapporti più alti. Per una guida sportiva ancora più affascinante, il sistema di controllo
abbassa automaticamente i giri del motore al passaggio ad un rapporto più basso,
adattandosi alla velocità del motore e incastrandosi alla perfezione con la marcia
successiva, per un cambio rapporto eccezionalmente rapido ed omogeneo.
Anche in modalità di guida D (drive), la trasmissione consente il temporaneo override
manuale utilizzando i comandi al volante. La modalità Sport offre tempi di reazione
più veloci, attivando un controllo per il blocco con le velocità più basse ed offrendo
una sensazione più diretta. La modalità Snow regola invece in maniera automatica la
reattività della farfalla, per il controllo dei livelli di coppia sulla neve e su altre superfici
scivolose, massimizzando l’aderenza e la trazione del veicolo. La potenza viene distribuita alle ruote
posteriori attraverso un differenziale Torsen
autobloccante, con una rapporto al ponte di 4,1 ottimizzando la trazione e l’aderenza del
veicolo in qualsiasi condizione di guida.
Servosterzo elettrico
La GT86 è equipaggiata con un servosterzo elettrico di tipo coassiale capace di
offrire una sensazione di sterzata molto rapida, diretta ed accurata. L’inclinazione
del volante è regolabile su un raggio di 15 mm, oltre ai 20 mm di raggio disponibili
per l’avvicinamento al sedile. L’angolo di inclinazione particolarmente basso, di soli
16 gradi, è essenziale per la compatibilità con l’altezza del punto dell’anca.
Questo servosterzo è stato studiato per assicurare la massima rigidità a partire dal
piantone fino alla scatola, oltre a possedere un rapporto estremamente
veloce, 13:1.
Controllo della frenata e della stabilità
I dischi ventilati, anteriori da 294 mm e posteriori da 290 mm, offrono una
sensazione di frenata diversa rispetto a qualsiasi altro veicolo Toyota. La reattività
dei freni agli input provenienti dal pedale è stata messa a punto appositamente per
garantire il massimo livello di modulazione, aiutando chi guida a trovare la massima
sensibilità di controllo grazie all’ottimale trasferimento del peso durante la frenata.
La GT86 è equipaggiata di serie con i sistemi di Frenata Antibloccaggio (ABS),
Distribuzione Elettronica della Forza Frenante (EBD), Controllo della Trazione (TRC)
e Controllo della Stabilità del Veicolo (VSC) selezionabile in tre modalità.
Tra i sistemi di sicurezza, l’ABS e il nuovo VSC con cinque modalità possiedono una
messa a punto specifica studiata per unire la minima interferenza elettronica e la stabilità
dinamica anche al raggiungimento dei limiti delle prestazioni, offrendo
così un’esperienza di guida assolutamente gratificante.
Il sistema VSC dispone di una modalità VSC SPORT di nuova generazione. Una volta
selezionata attraverso un comando montato sul tunnel del cambio, la modalità
VSC SPORT riesce ad estendere il limite di sicurezza di accelerazione laterale e
di movimento del corpo vettura prima dell’intervento del sistema, consentendo
al guidatore di sfruttare al massimo i limiti dinamici del veicolo senza scendere a
compromessi in quanto a stabilità.
Premendo l’apposito comando VSC per più di tre secondi, i sistemi TRC e VSC
consentono inoltre la possibilità di disattivazione completa.
Cerchi e Pneumatici studiati per superare i Limiti Dinamici
In omaggio ai leggendari Black Racing della AE86, i cerchi in lega da 17” della
GT86 presentano un esclusivo design del centro ruota, il cui diametro tradizionale
è di 60 mm, mentre nella GT86 questo è stato ridotto fino a 49 mm per ridurne il
peso ed evitare la perdita di rigidità, offrendo la sensazione di razze di maggiore
lunghezza e di pneumatici più larghi.
Gli ingegneri Toyota hanno stabilito che il potenziale dinamico della GT86 non
dovesse fare affidamento su pneumatici ad alte prestazioni, ed è per questo che
questa nuova sportiva è equipaggiata con pneumatici 215/45 R17, gli stessi
della Prius. Grazie alle loro proprietà, questi pneumatici consentono a chi guida di
sfruttare il massimo potenziale del telaio e delle sospensioni.

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