Con
questa nuova automobile Toyota ritorna nel segmento delle sportive, di cui ha
scritto la storia. La nuova GT86 è stata progettata su una piattaforma completamente nuova
che la rende la 4 posti sportiva più compatta al mondo.
Questo eccezionale layout unisce un entusiasmante motore boxer 2.0L da 200 CV, un peso molto contenuto, un’inerzia ridotta e un baricentro estremamente basso, per garantire il miglior rapporto possibile tra peso e potenza. Queste caratteristiche regalano alla GT86 prestazioni esaltanti per il massimo piacere di guida.
La vettura verrà commercializzata in Italia alla fine di giugno 2012.
Questo eccezionale layout unisce un entusiasmante motore boxer 2.0L da 200 CV, un peso molto contenuto, un’inerzia ridotta e un baricentro estremamente basso, per garantire il miglior rapporto possibile tra peso e potenza. Queste caratteristiche regalano alla GT86 prestazioni esaltanti per il massimo piacere di guida.
La vettura verrà commercializzata in Italia alla fine di giugno 2012.
L’attesissima
GT86, la nuova compatta sportiva Toyota, è un’automobile sviluppata
interamente
attorno al guidatore. La GT86 è stata realizzata per dare forma alla gioia
intrinseca che
nasce dal mettersi alla guida, grazie a una reattività istantanea, anche al
minimo input
dell’acceleratore o dello sterzo, e destinata a tutti coloro che vedono la
guida non come
una necessità ma come una passione.
Grazie alla sua
carrozzeria leggera ed altamente aerodinamica, costruita attorno ad
untelaio
estremamente rigido, la nuova GT86 è stata progettata su una piattaforma
completamente
nuova che la rende la 4 posti sportiva più compatta al mondo.
Dopo migliaia
di ore di lavoro passate a risolvere le centinaia di sfide ingegneristiche,
l’Ingegnere Capo
Tetsuya Tada e il suo omologo per Subaru, Toshio Masuda, hanno
voluto mantenere
tre elementi chiave del nuovo veicolo: lo schema a motore anteriore
e trazione
posteriore, l’assenza del turbocompressore e l’equipaggiamento con
pneumatici
standard.
Con una
trasmissione le cui componenti presentano dimensioni decisamente contenute
e garantiscono il
massimo delle prestazioni, la GT86 rievoca le radici sportive della
tradizione
Toyota, con la prima automobile al mondo equipaggiata con un compatto
motore ‘boxer’
anteriore, a cilindri contrapposti, e trazione posteriore.
Questo
eccezionale layout unisce il design più compatto al mondo per una 4 posti, un
peso molto
contenuto, un’inerzia ridotta e l’abbassamento del baricentro, per garantire
il miglior
rapporto possibile tra peso e potenza. Queste caratteristiche regalano alla GT86
prestazioni
entusiasmanti e potenzialità di guida altamente coinvolgenti, con la
minima
interferenza elettronica e il massimo piacere di guida.
Concepita
prendendo in considerazione le caratteristiche chiave della guida sportiva
tradizionale,
studiata da un team di ingegneri con la passione dell’automobilismo,
perfezionata attraverso
la competizione e messa a punto per soddisfare le richieste
dei più esigenti,
la GT86 incarna lo spirito delle precedenti vetture sportive Toyota, per
regalare agli
automobilisti il più puro coinvolgimento.
Il design
avanzato della GT86 presenta elementi che consentono molteplici funzioni
di regolazione e
personalizzazione, per adattarsi totalmente alle preferenze
dell’automobilista.
Per esempio, questo è stato reso possibile con la minimizzazione dei
dispositivi di
controllo elettronici che consentiranno ai clienti di impostare il veicolo a
proprio
piacimento con estrema facilità.
Si è inoltre
deciso di rinunciare agli pneumatici ad alte prestazioni proprio per favorire
l’obiettivo di
sviluppo principale della GT86: il divertimento alla guida.
Il numero 86
Oltre a rendere
omaggio alla straordinaria maneggevolezza della Corolla Levin AE86
e alla sua
eccezionale relazione con chi la possiede, con gli appassionati e con i tecnici
della messa a
punto, il numero 86 ha recitato un ruolo importante durante lo sviluppo di
questa nuova
sportiva firmata Toyota. Il destino è apparso favorevole anche con il codice
di sviluppo
interno assegnato al veicolo, e cioè 086A. Con un alesaggio per corsa pari a 86
mm x 86 mm, la nuova unità boxer garantisce la massima fedeltà alla lunga
tradizione sportiva di Toyota. Il leggendario motore 3M della 2000GT e l’unità
1G-G della Supra erano entrambi motori con configurazione sei cilindri in linea con alesaggio e corsa
pari entrambi a 75 mm,
mentre il
rapporto dell’unità con quattro cilindri in linea presente sulla Celica e sulla
MR2 era pari a 86
per 86.
Anche il diametro
dell’apertura degli scarichi cromati della GT86 misura esattamente
86 mm.
Un veicolo
ispirato da 50 anni di tradizione in fatto di sportive con
motore anteriore
e trazione posteriore
Toyota possiede
una storia lunga 50 anni in fatto di straordinarie auto sportive con
motore anteriore
e trazione posteriore, sports car la cui popolarità è cresciuta in
maniera proporzionale
ai successi in pista.
La nuova GT86
coglie in pieno i migliori elementi di tre modelli chiave provenienti da
questa eredità
sportiva: la Toyota Sports 800, la Toyota 2000GT e la AE86.
Nonostante la
GT86 venga presentata come l’unico pacchetto al mondo con motore
anteriore a
cilindri orizzontali contrapposti e trazione posteriore, certo non si può dire
che
si tratti del
primo modello con tale impostazione. Tale onore va riservato alla Sports 800,
la sportiva con
motore boxer due cilindri, che Toyota ha iniziato a sviluppare nel 1962.
Con la sua
scocca compatta e la straordinaria efficienza dei consumi, la Sports 800
ha ottenuto un
enorme successo nelle gare endurance. Il baricentro basso dell’unità
boxer e il layout
con motore anteriore e trazione posteriore veniva considerato l’ideale
per garantire al
veicolo il massimo coinvolgimento nella guida. Per questa ragione si è
deciso di
adottare sulla GT86 questo layout classico per la prima volta dalla realizzazione
della Toyota
Sports 800.
La meravigliosa
2000GT, la coupé con motore 2.0 e sei cilindri in linea di cui vennero
costruiti
soltanto 337 esemplari e presentata per la prima volta in occasione del Motor
Show di Tokyo del
1965, ha gettato le basi della reputazione mondiale di Toyota come
costruttore di
auto sportive.
Ancora oggi,
l’eleganza di questo veicolo appare sofisticata e moderna. Durante lo
sviluppo della
GT86, un’unità 2000GT è rimasta parcheggiata accanto al nuovo modello
in costruzione.
Senza che ricevessero alcun tipo di indicazione, i designer hanno
proseguito nel
loro lavoro, lanciando di tanto in tanto un’occhiata alla 2000GT. Alla
fine, il loro
lavoro è riuscito ad infondere alla GT86 lo spirito della 2000GT, senza però
limitarsi a renderne
una semplice imitazione.
La GT86 eredita
dalla AE86 non la forma, bensì lo spirito. La AE86 non era una sports
car estrema.
Aveva un prezzo contenuto ed era equipaggiata con un motore prodotto in
serie e un layout
con un compatto motore anteriore e trazione posteriore.
La Collaborazione
con Subaru
Proseguendo
nell’alleanza con Subaru nata nel 2005, i due marchi hanno iniziato a
discutere della
possibilità di creare qualcosa che potesse rappresentare il simbolo che
suggellasse
questa alleanza. È stata così ventilata l’ipotesi di realizzare una sports car
pura.
Alla fine si è
deciso che un progetto di sviluppo congiunto tra Toyota e Subaru non
potesse portare
ad altro se non alla creazione di un layout con motore anteriore a
cilindri
contrapposti e trazione posteriore. Si è capito subito che fosse il format
adatto
per garantire al
veicolo un impatto grandioso.
Lo studio di
fattibilità del progetto GT86 è nato nel 2006, con Toyota che assunse un
ruolo principale
sia nella fase di Product Planning che in quella di Design. Collaborando
all’interno di
quello che venne chiamato ‘Team 86’, Toyota e Subaru decisero di
condividere le
responsabilità del programma di sviluppo.
Subaru si occupò
in prima persona della fase di Engineering Design, implementando
tecnologie e
know-how di stampo Toyota in componenti fondamentali del veicolo quali
il motore, la
trasmissione e il sistema di sospensioni. Toyota e Subaru hanno poi lavorato
insieme sulla
fase di valutazione, portando avanti prove su circuito e su strada con
l’obiettivo di
perfezionare le prestazioni e le potenzialità dinamiche del veicolo.
I due marchi
hanno infine lavorato in maniera indipendente nella finalizzazione dei
rispettivi
veicoli. I piloti Toyota in particolare hanno portato avanti un minuzioso
lavoro
di messa a punto
che si è concluso con gli straordinari livelli di reattività, controllo e
stabilità per cui
la nuova sportiva di Toyota è già famosa nel mondo.
Motore sportivo
ad aspirazione naturale capace di sviluppare 100 CV per litro
— Il primo
motore ‘boxer’ a cilindri orizzontali contrapposti con tecnologia D-4S
— Trasmissione
manuale Toyota a 6 rapporti e cambiata estremamente rapida, per il massimo
piacere di guida
— Nuova
trasmissione automatica a 6 rapporti con convertitore di coppia e comandi al
volante, con tempi di cambiate pari a soli
0,2 secondi
— Motore rombante in piena accelerazione grazie
al ‘Sound generator’
Durante lo sviluppo
della GT86, l’Ingegnere Capo Tetsuya Tada è riuscito a realizzare
una straordinaria
combinazione tra le diverse caratteristiche che compongono la
trasmissione del
veicolo. Tali caratteristiche si basano sull’abbassamento del baricentro
del veicolo e su
un motore ad aspirazione naturale e giri liberi capace di sviluppare
100 CV per litro.
La soluzione a
queste necessità strutturali risiede nella combinazione tra il nuovo
motore boxer
firmato Subaru e l’ultima generazione del sistema di iniezione diretta
realizzato da
Toyota , che insieme hanno consentito la creazione del primo motore a
cilindri
orizzontali contrapposti al fianco di una tecnologia D-4S (motore benzina
4 tempi a
iniezione diretta).
Nonostante
questo, il rifiuto da parte di Tada all’inserimento di un turbocompressore
continuava a
presentare una considerevole sfida ingegneristica, dal momento che
prima della GT86
era impensabile un motore aspirato ad iniezione diretta capace di
raggiungere un
regime di 7.400 rpm.
Il primo motore
a cilindri orizzontali contrapposti con tecnologia D-4S
Al nuovo motore
boxer Subaru quattro cilindri da 1,998 cc, Toyota ha affiancato per la
prima volta
l’ultima generazione della sua tecnologia D-4S. Con doppi iniettori separati
che rendono
possibile un’iniezione sia diretta che indiretta,
la trasmissione
D-4S consente, a seconda dei regimi del motore, sia l’alta pressione
dell’iniezione
diretta all’interno del cilindro che la classica iniezione indiretta, ma
anche unicamente
l’iniezione diretta. Di conseguenza, l’aspirazione di aria e carburante
risulta
bilanciata con qualsiasi velocità del motore, incrementando così le reattività
della farfalla,
la potenza e i livelli di coppia senza sacrificare l’efficienza dei consumi o
le
prestazioni
ambientali.
Con un alesaggio
per corsa pari a 86 mm x 86 mm, una ‘quadratura’ che riesce ad unire
l’economia dei
consumi al bilanciamento della rotazione, il blocco motore e la testata
DOHC 16 valvole
della GT86 sono stati sviluppati per incrementare la velocità del
motore e ottenere
un elevato rapporto di compressione, pari a 12,5:1.
La massa del
pistone è stata minimizzata e la sua lunghezza ottimizzata a favore della
velocità del
motore. La forma del cielo del pistone è stata ottimizzata per facilitare
l’iniezione
diretta e consentire un elevato rapporto di compressione. Un perno di
manovella del
diametro di 50 mm è stato adottato per incrementare l’affidabilità ai
regimi più
sostenuti, mentre la forma della biella è stata ottimizzata per consentire le
velocità del
motore necessarie. L’unità boxer della GT86 impiega un layout con aspirazione
anteriore per
abbassare la posizione del motore ed un basso collettore di aspirazione che
consente di
abbassare ulteriormente il baricentro. La decisione di abbassare il più
possibile la posizione del motore ha determinato la completa modifica sia del sistema di
scarico che del design della coppa dell’olio.
Le misure
verticali del sistema di scarico sono state minimizzate per consentire
l’abbassamento
della posizione del motore, mentre il layout del tubo intermedio è stato
ottimizzato per
consentire la massima riduzione dell’altezza del veicolo nel suo insieme.
Il sistema
impiega una doppia impostazione con tubo e silenziatore per massimizzarne
l’efficienza,
con un collettore e un tubo di ampio diametro studiati per ridurre le perdite
di pressione. Il
sistema presenta inoltre un catalizzatore anteriore a celle esagonali e un
catalizzatore
posteriore a bassa pressione, capaci di migliorare ulteriormente il livello
di emissioni.
Gli ingegneri
Toyota hanno studiato la coppa dell’olio per renderla compatta quanto
un carter
secco. Il design definitivo ha reso possibile l’abbassamento del baricentro
del motore grazie
al semplice assottigliamento della coppa dell’olio. L’esclusiva forma
dell’aletta
interna è stata sviluppata per garantire la massima efficienza della coppa, per
raccogliere
l’olio e garantire la massima lubrificazione.
Questa unità 4
cilindri riesce a raggiungere i 7.400 rpm, e una volta raggiunta questa
soglia un
indicatore luminoso va ad accendersi nel pannello strumenti del guidatore.
Se l’unità
dovesse raggiungere il limite del fuori giri, un limitatore di regime andrebbe
delicatamente a
limitarne l’utilizzo piuttosto che causare un improvviso spegnimento
del motore. Il
bilanciamento del timing di aspirazione e scarico, ha consentito la
realizzazione di un motore dal suono estremamente gradevole. Nonostante questo,
gli ingegneri Toyota
erano consapevoli
della severità delle regolamentazioni sull’inquinamento acustico
in alcuni
paesi, e hanno affrontato la difficoltà di dover realizzare il suono adatto
agli
appassionati
della guida sportiva tenendo in considerazione tali limitazioni.
Per ovviare a
tali impedimenti, gli ingegneri hanno deciso di veicolare il suono
direttamente
all’interno dell’abitacolo: si tratta della prima applicazione di questo
genere su un
modello Toyota. Quando gli impulsi di aspirazione raggiungono il
generatore
acustico, uno smorzatore inizia a risuonare a determinate frequenze
per ottimizzare
il rumore dell’aspirazione. Una volta ottimizzato, il suono viene poi
incanalato
direttamente all’interno dell’abitacolo attraverso un manicotto di gomma.
In caso di lieve
accelerazione il suono risulta estremamente tenue, mentre la completa
apertura della
farfalla determina un rombo degno di un’auto puramente sportiva.
Trasmissione
manuale o automatica, a 6 rapporti
Trattandosi della
parte del veicolo, insieme allo sterzo, collegata in maniera più diretta
al guidatore, la
precisa messa a punto della trasmissione è stata di fondamentale
importanza
per il successo della GT86. Il motore quattro cilindri può essere affiancato
sia
da trasmissione
manuale a 6 rapporti che da cambio automatico, sempre a 6 rapporti.
Molti ingegneri
provenienti da Toyota, Subaru ed Aisin hanno lavorato insieme ad un
ricercatore
specializzato in trasmissioni per migliorare la già esistente trasmissione
manuale a sei
rapporti.
Durante lo
sviluppo, una delle certezze preliminari era che in un veicolo studiato per i
puristi della
trasmissione, il cambio dovesse garantire rapporti molto corti.
Quindi la trasmissione definitiva aveva bisogno della
creazione di cinque prototipi differenti e
l’utilizzo di
circa l’85% di nuove componenti.
Questa
trasmissione offre un cambio molto rapido e preciso grazie alla proporzione tra
i vari rapporti
ottenuta mediante l’utilizzo di una leva molto ergonomica. Un triplo cono
del
sincronizzatore è stato adottato per la 1a, per la 2a e per la 3a, mentre una
costruzione
fluttuante ed
estremamente rigida garantisce un funzionamento omogeneo e stabile
allo stesso
tempo, evitando però gli spiacevoli eccessi di rigidità a marcia inserita, sia
durante la guida
che a veicolo parcheggiato.
La nuova
trasmissione automatica Toyota a sei rapporti unisce una straordinaria linearità
e comandi
posizionati sul volante al miglior convertitore automatico del mondo, con una
velocità di
cambio pari a soli 0,2 secondi.
La trasmissione
automatica dispone di un controllo di cambio rapporto estremamente
reattivo, il cui
funzionamento sostiene la guida sportiva del veicolo in modalità M
(manuale) e in
modalità Sport, garantendo la massima reattività all’inserimento di
rapporti più
alti. Per una guida sportiva ancora più affascinante, il sistema di controllo
abbassa
automaticamente i giri del motore al passaggio ad un rapporto più basso,
adattandosi alla
velocità del motore e incastrandosi alla perfezione con la marcia
successiva, per
un cambio rapporto eccezionalmente rapido ed omogeneo.
Anche in
modalità di guida D (drive), la trasmissione consente il temporaneo override
manuale
utilizzando i comandi al volante. La modalità Sport offre tempi di reazione
più veloci,
attivando un controllo per il blocco con le velocità più basse ed offrendo
una sensazione
più diretta. La modalità Snow regola invece in maniera automatica la
reattività della
farfalla, per il controllo dei livelli di coppia sulla neve e su altre
superfici
scivolose,
massimizzando l’aderenza e la trazione del veicolo. La potenza viene distribuita alle ruote
posteriori attraverso
un differenziale Torsen
autobloccante,
con una rapporto al ponte di 4,1 ottimizzando la trazione e l’aderenza del
veicolo in
qualsiasi condizione di guida.
Servosterzo
elettrico
La GT86 è
equipaggiata con un servosterzo elettrico di tipo coassiale capace di
offrire una
sensazione di sterzata molto rapida, diretta ed accurata. L’inclinazione
del volante è
regolabile su un raggio di 15 mm, oltre ai 20 mm di raggio disponibili
per
l’avvicinamento al sedile. L’angolo di inclinazione particolarmente basso, di
soli
16 gradi, è
essenziale per la compatibilità con l’altezza del punto dell’anca.
Questo
servosterzo è stato studiato per assicurare la massima rigidità a partire dal
piantone fino
alla scatola, oltre a possedere un rapporto estremamente
veloce, 13:1.
Controllo della
frenata e della stabilità
I dischi
ventilati, anteriori da 294 mm e posteriori da 290 mm, offrono una
sensazione di
frenata diversa rispetto a qualsiasi altro veicolo Toyota. La reattività
dei freni agli
input provenienti dal pedale è stata messa a punto appositamente per
garantire il
massimo livello di modulazione, aiutando chi guida a trovare la massima
sensibilità di
controllo grazie all’ottimale trasferimento del peso durante la frenata.
La GT86 è
equipaggiata di serie con i sistemi di Frenata Antibloccaggio (ABS),
Distribuzione
Elettronica della Forza Frenante (EBD), Controllo della Trazione (TRC)
e Controllo della
Stabilità del Veicolo (VSC) selezionabile in tre modalità.
Tra i sistemi di
sicurezza, l’ABS e il nuovo VSC con cinque modalità possiedono una
messa a punto
specifica studiata per unire la minima interferenza elettronica e la stabilità
dinamica anche
al raggiungimento dei limiti delle prestazioni, offrendo
così
un’esperienza di guida assolutamente gratificante.
Il sistema VSC
dispone di una modalità VSC SPORT di nuova generazione. Una volta
selezionata
attraverso un comando montato sul tunnel del cambio, la modalità
VSC SPORT
riesce ad estendere il limite di sicurezza di accelerazione laterale e
di movimento
del corpo vettura prima dell’intervento del sistema, consentendo
al guidatore di
sfruttare al massimo i limiti dinamici del veicolo senza scendere a
compromessi in
quanto a stabilità.
Premendo
l’apposito comando VSC per più di tre secondi, i sistemi TRC e VSC
consentono
inoltre la possibilità di disattivazione completa.
Cerchi e
Pneumatici studiati per superare i Limiti Dinamici
In omaggio ai
leggendari Black Racing della AE86, i cerchi in lega da 17” della
GT86 presentano
un esclusivo design del centro ruota, il cui diametro tradizionale
è di 60 mm,
mentre nella GT86 questo è stato ridotto fino a 49 mm per ridurne il
peso ed evitare
la perdita di rigidità, offrendo la sensazione di razze di maggiore
lunghezza e di
pneumatici più larghi.
Gli ingegneri
Toyota hanno stabilito che il potenziale dinamico della GT86 non
dovesse fare
affidamento su pneumatici ad alte prestazioni, ed è per questo che
questa nuova
sportiva è equipaggiata con pneumatici 215/45 R17, gli stessi
della Prius.
Grazie alle loro proprietà, questi pneumatici consentono a chi guida di
sfruttare il
massimo potenziale del telaio e delle sospensioni.
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