venerdì 30 ottobre 2020

Volkswagen: il digitale e l'evoluzione del lavoro dei designer

In Volkswagen il lavoro digitale, con il supporto della realtà virtuale, è una pratica consolidata, ancor di più dopo l'inizio della pandemia, che ha accelerato i processi già in atto. In questo modo si risparmia CO2 e la progettazione delle nuove auto diventa sempre più sostenibile.

Le decisioni importanti? Meglio prenderle dopo aver discusso di persona: di questo era convinto - prima del Coronavirus - anche Marco Pavone, Responsabile del Design degli esterni Volkswagen, e per questo era sempre in viaggio. "Il design si basa sul confronto che avviene guardando le forme dalla stessa prospettiva e apprezzando i cambiamenti" spiega Pavone, che poi racconta come la pandemia e il passaggio al digitale abbiano cambiato il suo lavoro. "All'inizio è stato uno shock, ma poi è passato“ ammette Pavone. “I progettisti hanno imparato a sostituire gran parte dei viaggi con le riunioni online". Questo trend, già iniziato prima dell'emergenza Covid-19, ha visto migliorare ulteriormente la tecnologia esistente, dimostrando come Volkswagen stia diventando un'azienda sempre più digitale e sostenibile.

Il videowall gigante. Al Wolfsburg Design Center c'è una sala molto ampia che normalmente viene usata per le presentazioni; al suo interno si trova uno schermo a LED lungo 18 metri. Durante una riunione tipo, Pavone utilizza lo schermo per collegarsi, ad esempio, con partecipanti dalla Cina e dal Brasile, che possono visualizzare il modello virtuale di un nuovo veicolo e discuterne le caratteristiche.

Ogni dettaglio può essere mostrato molto chiaramente e nitidamente sul videowall, quasi come su una vera automobile. "Sappiamo di poterci fidare della tecnologia" sottolinea Pavone.

Ridurre le emissioni di CO2. Le riunioni digitali sono anche positive per l'ambiente, perché si riducono i viaggi in aereo. Qualche numero? Pavone effettuava per lavoro circa una dozzina di voli a lungo raggio all’anno, che equivalgono a circa 50 tonnellate di CO2 emessa, così risparmiate. Ovviamente le conferenze online fanno consumare elettricità, ma il bilancio ecologico rispetto ai lunghi trasferimenti aerei è evidentemente molto migliore.

Digitalizzare il lavoro. Già prima della pandemia i progettisti avevano digitalizzato molte fasi del lavoro. Con gli smart glass, per esempio, designer, ingegneri e altri specialisti possono lavorare insieme all'interno della realtà virtuale. Grazie a questa tecnologia, negli ultimi anni è sensibilmente diminuito l'utilizzo di modelli in clay e ciò ha permesso di prendere decisioni più rapidamente, risparmiando milioni di Euro. La prossima sfida a cui sono chiamati i designer è disegnare per la prima volta una show car utilizzando esclusivamente mezzi virtuali. Vuol dire che gli ingegneri costruiranno l'auto direttamente da progetti digitali, senza il passaggio intermedio con il modello in argilla.

La creatività al di sopra di tutto. Per la maggior parte dei dipendenti, le possibilità di collaborazione digitale sono una risorsa preziosa. Come i colleghi di molti altri reparti, anche i designer attualmente lavorano prevalentemente da casa e si incontrano fisicamente solo per occasioni speciali.

“Alcuni colleghi ora portano i figli a scuola e poi si siedono davanti al computer. Non ho alcun problema, le idee creative non arrivano a comando, schiacciando un pulsante" riprende Pavone. Molti, inoltre, vorrebbero continuare con questa forma di lavoro digitale anche dopo la pandemia. Tornare indietro? Non è pensabile: i risparmi in termini di tempo, costi ed emissioni sono troppo evidenti.

Il mondo reale. "Credo che nel prossimo futuro avremo molte riunioni virtuali, ma rimarrà anche la necessità di incontrarsi faccia a faccia; non ci dobbiamo mai scordare che siamo persone. Inoltre, per quanto buone siano le possibilità digitali, resta comunque il rischio di ignorare gli errori. Il design perfetto nasce solo quando vediamo il modello all'esterno alla luce del sole, nel mondo reale. Dopotutto, l'auto viaggerà su strade reali e non sullo schermo" conclude Pavone.

Fonte: Volkswagen 


 

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