… Serena Bonomi è
la vincitrice della seconda edizione del progetto ideato da BMW Italia e da BMW DesignworksUSA studio
di Monaco realizzata in partnership con Napapijri
Il progetto “Link Collection” di Serena Bonomi con la sua
interpretazione del tema “Apparel design
for smart mobility” vince la seconda edizione di BMW Creative Lab.
La vincitrice, Serena Bonomi, è stata designata da una giuria tecnica composta da: Sonja Schiefer (Director Munich studio
BMW DesignworksUSA), Andrea Cannelloni
(Presidente Napapijri), Michele Capuani
(Architetto), Moreno Ferrari
(Fashion Designer), Aldo Colonetti (Filosofo),
Roberto Olivi (Corporate
Communications BMW Group Italia). Serena riceverà in premio uno stage di 12
mesi presso le due aziende (6 mesi in BMW DesignworksUSA, Munich Studio e 6
mesi presso Napapijri, VF International).
Il progetto di Serena
Bonomi, LINK COLLECTION, è un’analisi delle diverse attività che possono
entrare in gioco durante un viaggio, andando oltre la sola dimensione estetica.
Un’affermazione di stile che evoca lo
spirito dei viaggiatori attraverso una collezione di giacche realizzate con una
combinazione di elementi e pannelli atti a differenziare il carattere di ogni
singolo capo. “Link”, collegamenti iconici affinché ogni creazione possa
accompagnare in armonia il viaggiatore nel suo percorso.
BMW Creative Lab è
l’iniziativa di BMW Group Italia nata nel 2012 in cooperazione con BMW
DesignworksUSA (studio di Monaco), la società di consulenza creativa del
BMW Group. Un laboratorio finalizzato all’individuazione di giovani talenti
internazionali che studiano e operano in Italia, un progetto che, promuovendo
il valore del design per il BMW Group, si propone di aiutare i designer che
stanno per entrare a far parte del mondo del lavoro, nell’acquisizione di know-
how non soltanto dal punto di vista
industriale ma anche da quello culturale.
Dopo il successo ottenuto durante la prima edizione,
quest’anno all’interno del BMW Creative Lab in collaborazione con
Napapijri, è stato proposto il tema “Apparel design for smart
mobility”. L’idea è stata quella di
sfidare i designer a trovare soluzioni per l’abbigliamento che potessero
interfacciarsi con l’intermodalità della mobilità sostenibile di oggi.
Progettare e creare capi d’abbigliamento
che consentano di muoversi in modo
multifunzionale passando dall’automobile ai mezzi pubblici, dalla
bicicletta ai trasferimenti a piedi, in perfetto comfort termico e stilistico.
Designer, fasi e
processi del progetto
I sei talenti selezionati che hanno partecipato all’edizione 2014 del BMW
Creative Lab sono: Serena Bonomi
(Italia), proveniente dallo IED di Milano, Alfredo Carreno (Messico) della
Domus Academy, Emmanuel Zonta (Uganda-Italia), Francesca
Pievani (Italia), Uros Krstic (Serbia), Alice Alfaroli (Italia) tutti e
quattro provenienti dal Politecnico di
Milano. Dopo oltre 7 mesi di incontri, presentazioni e discussioni, i progetti
si sono concretizzati con la
realizzazione di capi spalla innovativi e funzionali.
Il progetto partiva dal presupposto che ogni automobile ha
un suo microclima, nel quale si trovano qualità sia tangibili (materiali,
rivestimenti, colori, forme) sia intangibili (temperatura, silenzio, musica,
profumo, ecc.), insieme queste determinano il livello
di comfort che ogni singola persona sperimenta all’interno
della vettura.
Molto prima dell’esistenza delle automobili, tale funzione
veniva svolta dall’abbigliamento, che, oltre alla sua funzione formale,
permetteva anche di ridurre l’impatto delle condizioni meteo e del clima sui
nostri corpi.
Partendo da questa interpretazione della complementarità tra
auto e abbigliamento prodotti volti ad offrire alla singola persona condizioni
ideali durante gli spostamenti,
è stato ideato e
sviluppato il concept “Apparel design for smart mobility” che celebra
l’incontro tra design per la mobilità e fashion design.
Le auto e
l’abbigliamento possono quindi essere considerati prodotti complementari volti
ad offrire, alla singola persona condizioni ideali durante gli spostamenti.
I progetti - premessa
I designer hanno
ideato interpretazioni alternative sulla continuità tra l’abbigliamento
e l’interno della vettura entrambi
intesi come elementi del comfort della singola persona, questo il focus
principale del concept “Apparel design for smart mobility” al fine di
creare un design che permette
un’esperienza di spostamento/viaggio premium, sicura, confortevole e senza
intoppi. I partecipanti sono stati
incoraggiati a lasciarsi guidare da alcune domande nello sviluppo dei propri
concetti di design.
Criteri di selezione
I progetti sottoposti
a valutazione sono stati giudicati dalla
commissione scientifica secondo quattro
principali criteri specifici. Innovazione: è stata valutata la presenza di un apporto
migliorativo significativo rispetto allo
standard oggi disponibile sul mercato. Iconicità: sono state premiate le forme riconoscibili ed
attraenti, attribuibili alla loro funzione, facili da usare. Fattibilità: è stata esaminata la realizzabilità con
tecnologie/materiali conosciuti in ambito fashion e/o automobilistico disponibili
ad un costo ragionevole del progetto. Costo: sono stati considerati i costi di investimento
e di produzione per
stimare un prezzo al cliente finale che potesse essere in linea con il prodotto
e i brand rappresentati.
Gli studenti sono
stati seguiti durante tutto il percorso da un tutor, il Professor
Michele Capuani, e dal management di BMW Italia, di BMW DesignworksUSA e di
Napapijri. I sei progetti realizzati si sono
dimostrati altamente funzionali e innovativi.
Gli altri progetti
Francesca Pievani:
Con_Tact nasce con l'intento di agevolare il commuter nella fruizione e nella
sua percezione dei mezzi di trasporto, agendo su tre macro aree: il comfort,
l'igiene e la percezione umana. Tessuti
specifici ed accorgimenti strutturali, per un capo che diviene estensione del
corpo e delle sue necessità, dettagli studiati per trasformare il viaggio in un
momento positivo della vita del cittadino, avvolgendolo in una piacevole sensazione di protezione e
comodità. Contact rappresenta uno strumento facile ed immediato che vuole
migliorare la qualità di ogni spostamento.
Emmanuel Zonta:
Edi & EtaBeta, Un prodotto che comunica già attraverso la ricerca dei
materiali per enfatizzare il valore emozionale di viaggi in posti unici e
difficili da raggiungere. Il viaggio interpretato dal punto di vista del nomadismo, un progetto modulato
sulle esigenze del commuter, bisogni funzionali ed emozionali studiati
attraverso elementi di sostenibilità, visibilità e portabilità degli oggetti.
Un prodotto che comunica già attraverso la ricerca dei materiali per
enfatizzare il valore emozionale di viaggi in posti unici e difficili da
raggiungere.
Alice Alfaroli:
Flash Jacket “How to Wear Urban”, uno studio che parte dalla luce all’interno
dei contesti metropolitani interpretata come corpo e sostanza e che rappresenta
l’ispirazione principale del progetto. Materiali luminescenti che rimandano
alle luci delle città per dare vita a un concept che comunichi un vero e
proprio lifestyle urbano attraverso una
combinazione tra influenze urbane e attitudine fashion non convenzionale.
Uros Krstic:
Monarch System, un progetto che fa della portabilità dell’oggetto il suo focus
principale, per realizzare una soluzione completa che soddisfi pienamente le
esigenze dei viaggiatori attraverso la creazione di un capo estremamente
versatile, che non sia solo facilmente indossabile ma anche trasportabile. Un
sistema unico studiato per garantire una mobilità totale dei movimenti per
sposare completamente lo spirito dei viaggiatori.
Alfredo Carreno:
Kokoon un concept la cui analisi principale si basa sull’idea del vivere la città al massimo e al
meglio attraverso l’adozione di abitudini sostenibili e la scelta di prodotti
green. Un progetto studiato appositamente per i bambini, un prodotto che si
propone come il perfetto compagno di viaggio per godersi la città, grazie ad un
sistema capace di ridurre gli effetti nocivi dovuti ai forti tassi di smog e a una bassa qualità dell’aria.
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