Il sensore dell’attuatore del freno di stazionamento è montato male: rischio concreto per la sicurezza. L’allerta arriva dal sistema europeo Rapex. Un altro scivolone per l’industria automobilistica: stavolta tocca a Dacia. Il marchio low cost del gruppo Renault è finito nel mirino delle autorità europee per un problema potenzialmente pericoloso legato al freno di stazionamento su alcuni modelli Duster.
La segnalazione non arriva da un blog specializzato o da qualche forum di utenti delusi, ma direttamente da Rapex – il sistema di allerta rapida dell’Unione Europea per i prodotti pericolosi.
Il richiamo interessa le Dacia Duster prodotte tra il 13 marzo 2024 e il 26 febbraio 2025, identificate dai numeri di serie compresi tra e192007/460026*22 e e192007/460026*26. Si tratta, quindi, di una fetta recente di produzione, e non di modelli datati o già fuori mercato. Il problema è serio, tanto da spingere le autorità a un’allerta formale.
Il difetto tecnico: un sensore montato male, un rischio sottovalutato
Secondo la documentazione ufficiale, il sensore di posizione dell’attuatore del freno di stazionamento (il cosiddetto “freno a mano”) è stato installato in modo scorretto. Questa disattenzione apparentemente banale si traduce, però, in un’anomalia critica nel comportamento del freno: il perno di bloccaggio può posizionarsi in modo errato quando si preme il pulsante “P” sul selettore del cambio, soprattutto in situazioni in cui l’auto dovrebbe garantire la massima sicurezza passiva, come quando il motore è spento, la cintura slacciata o la portiera aperta.
In altre parole: il freno potrebbe attivarsi o disattivarsi in modo inaspettato, aumentando il rischio di movimenti involontari del veicolo – una situazione che potrebbe facilmente portare a incidenti o infortuni.
È bene chiarire che il freno elettrico (APB) resta comunque funzionante, e può ancora immobilizzare il veicolo. Ma il problema resta: la gestione automatica del freno non è affidabile, e questo, su un’auto venduta come sicura ed economica, è un paradosso difficile da ignorare.
Un errore di progettazione o un difetto di controllo qualità?
La domanda che sorge spontanea è una: com’è possibile che un difetto del genere sia sfuggito al controllo qualità? Se si tratta di un errore sistemico, siamo davanti a un caso di progettazione fallace. Se invece il problema riguarda solo alcune unità, allora è il processo produttivo – e i suoi controlli – a dover essere messi sotto accusa.
In entrambi i casi, la credibilità di Dacia e del gruppo Renault ne esce indebolita. Il brand romeno è spesso scelto per la sua affidabilità essenziale, senza fronzoli. Ma proprio per questo, i consumatori si aspettano che almeno i dispositivi fondamentali – come un freno a mano – siano assolutamente sicuri.
Il richiamo: cosa fare
Dacia ha invitato tutti i proprietari dei veicoli coinvolti a contattare il proprio rivenditore di fiducia per un controllo gratuito. Non è ancora chiaro se verrà sostituito il sensore o se basterà una semplice riprogrammazione, ma nel frattempo è consigliabile non sottovalutare il rischio e far verificare il veicolo al più presto.




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